Estero

Ecco cosa sappiamo dell’attacco alla base di Makiivka

Mosca rivede al rialzo il bilancio (89 morti) e incolpa i suoi soldati per ‘l’uso massiccio di telefoni cellulari’. Le risposte alle principali domande.

La strage ha provocato uno shock in Russia
(Keystone)

Kiev – La Russia ha riconosciuto le sue più pesanti perdite militari in un singolo attacco in Ucraina, con la morte di almeno 89 soldati in un attacco a Makiivka, nell’Est del Paese. Ecco cosa sappiamo dell’attacco, di cui l’esercito ucraino ha rivendicato la paternità.

Cos’è successo a Makiivka?

Il Ministero della Difesa russo ha ammesso – fatto estremamente raro – che 89 dei suoi soldati sono stati uccisi in un attacco perpetrato con un sistema missilistico Himars, un’arma fornita dagli Stati Uniti all’Ucraina che permette di bombardare molto dietro le linee nemiche. In un primo tempo, le autorità russe avevano parlato di 63 morti.
L’attacco è avvenuto un minuto dopo l’inizio del nuovo anno in un edificio della città di Makiivka, situata nel territorio controllato dal 2014 dai separatisti filorussi in guerra con le forze di Kiev. Secondo il generale russo Sergei Sevrioukov, l’edificio è stato colpito da quattro missili Himars con «testate a frammentazione altamente esplosive». La detonazione ha causato il crollo dell’edificio.
L’ammissione da parte russa è insolita: non solo si tratta del più alto numero di morti in un singolo attacco riconosciuto da Mosca dall’inizio dell’invasione lo scorso 24 febbraio, ma rappresenta anche la prima comunicazione riguardante vittime militari da settembre. Allora il ministro della Difesa Sergei Shoigu aveva riferito di 5’937 morti tra i militari russi dall’inizio del conflitto.

Cosa dicono gli ucraini?

L’Ucraina, che ha riconosciuto di aver sferrato l’attacco, ha da parte sua fornito informazioni contraddittorie sulle perdite dell’esercito russo a Makiivka. Il dipartimento delle comunicazioni strategiche dell’esercito ha evocato su Telegram, in un linguaggio particolarmente fiorito, un bilancio di 400 morti e 300 feriti. In una dichiarazione più sobria, lo Stato Maggiore ha dichiarato di non avere informazioni definitive sul numero di vittime russe e ha indicato che il numero di veicoli militari "di ogni tipo" distrutti nel bombardamento è "fino a dieci". In un post su Facebook, lunedì ha aggiunto che il numero di vittime sta per essere determinato.

Perché così tanti morti?

Secondo il generale Sergei Sevrioukov, la causa principale dell’attacco è stato "l’uso massiccio di telefoni cellulari da parte del personale", nonostante il divieto di farlo. Questo ha permesso alle forze ucraine di geolocalizzare questa concentrazione di soldati russi.
Domenica, media russi e ucraini hanno iniziato a riferire dell’attacco, sostenendo che l’edificio colpito ospitava soldati russi mobilitati, dunque non professionisti.
Secondo l’ex comandante separatista Igor Strelkov, che conosce bene la situazione sul terreno, l’edificio che ospitava i coscritti russi è stato completamente distrutto dall’attacco, poiché vi erano conservate delle munizioni. Un’affermazione fatta anche dal Ministero della Difesa britannico, secondo il quale "c’è la possibilità realistica che le munizioni fossero immagazzinate nelle vicinanze degli alloggi delle truppe".
Secondo il canale Telegram ‘Rybar’, una delle principali fonti filorusse sulla guerra in Ucraina, l’edificio ospitava 600 persone.
Le forze ucraine hanno semplicemente menzionato una "zona di concentrazione" di soldati a Makiivka.

Quali sono le reazioni in Russia?

L’annuncio delle perdite è stato uno shock in Russia, ma ha anche portato a critiche nei confronti del comando militare russo, già nell’imbarazzo dopo una serie di umilianti sconfitte subite negli ultimi mesi.
Margarita Simonian, responsabile del canale Rt, che guida la propaganda internazionale del Cremlino, ha chiesto che vengano resi pubblici i nomi degli ufficiali russi e "l’entità delle loro responsabilità".
"Nonostante diversi mesi di guerra, non sono ancora state tratte alcune conclusioni", ha dichiarato il blogger Boris Rozhin, vicino agli ambienti separatisti ucraini filorussi, che ha criticato l’"incompetenza" dei vertici dell’esercito russo.
"Perché continuiamo a mettere (i mobilitati) in alberghi, ostelli e scuole professionali...", si chiede il corrispondente di guerra russo Alexander Kots.
Igor Strelkov avverte che un simile attacco mortale potrebbe ripetersi "in qualsiasi momento", deplorando che i generali russi siano "incapaci di imparare".
Fatto insolito in Russia, dove le autorità mantengono il riserbo sulle perdite militari in Ucraina, in diverse città si sono tenuti piccoli tributi pubblici alle vittime, con l’approvazione delle autorità.

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