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‘Cadette violentate nell’accademia militare’

Un’associazione britannica denuncia almeno 170 casi di abusi a Sandhurst. Gli abusi coprirebbero un periodo di oltre 20 anni

Cadetti dell’accademia militare di Sandhurst (Keystone)
28 dicembre 2022
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È bufera su uno dei simboli della tradizione militare britannica, la Royal Military Academy di Sandhurst, frequentata in passato anche dai principi William ed Harry. Decine di abusi sessuali contro donne, anche stupri, sarebbero stati compiuti nell’arco di 20 anni fra le sue mura secondo le testimonianze raccolte dall’associazione Salute Her UK. Lo scandalo ha trovato ampio risalto sulla prima pagina del quotidiano filo-conservatore Daily Telegraph ed è stato denunciato dal gruppo a difesa del personale femminile nelle forze armate di Sua Maestà, con tanto di appello rivolto direttamente al ministero della Difesa perché intervenga al più presto per fermare il "comportamento predatorio" di troppi militari nei confronti delle cadette.

Più di 170 donne si sono rivolte all’associazione raccontando molestie e violenze, inclusi stupri, subite durante il loro addestramento come aspiranti ufficiali dell’esercito. Paula Edwards, responsabile di Salute Her, ha dichiarato che delle 3’170 militari registrate nel database del suo gruppo, più della metà è stata violentata mentre era nelle forze armate nell’arco di oltre due decenni. E ha aggiunto: "Riceviamo dieci segnalazioni a settimana di donne che sono state stuprate in passato o violentate di recente e nessuno sta facendo nulla", sottolineando che la mancanza di interventi disciplinari dall’alto ha portato a una "cultura tossica" a Sandhurst e nell’esercito in generale.


Il principe Harry cadetto dell’accademia davanti alla Regina Elisabetta (Keystone)

I casi denunciati coprono più di 20 anni e rivelano spesso situazioni di paura e impunità che hanno consentito ai predatori sessuali di operare presso l’accademia nel Berkshire, aperta alle donne nel 1984, e altrove. Un portavoce della Difesa ha affermato che "le forze armate hanno un approccio di tolleranza zero nei confronti delle aggressioni sessuali e qualsiasi accusa segnalata sarà indagata, con azione immediata". Inoltre il ministro Ben Wallace si è impegnato per un inasprimento del codice militare al fine di evitare le relazioni sessuali con le reclute.

Ai casi denunciati si aggiungono i risultati di una inchiesta conclusasi di recente sulla morte della 21enne cadetta Olivia Perks, che si era tolta la vita nel 2018. E’ emerso che l’accademia non le fornì un adeguato supporto per i suoi problemi psichiatrici aggravati da una relazione con un istruttore. Questa non è l’unica macchia per le forze armate di Sua Maestà, ancora alle prese con le memorie di abusi e crimini di guerra solo in parte indagati relativi sia alle repressioni della sanguinosa stagione dei Troubles in Irlanda del Nord, sia delle invasioni di Afghanistan e Iraq; nonché con altre denunce di violenze di genere emerse di recente contro donne militari, in particolare in un rapporto riguardante i ranghi della Royal Navy.

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