Italia

Dopo caro-benzina e caro-elettricità, ecco il caro-panettone

Natale (e Capodanno) più caro per gli italiani (e non solo loro). Che complessivamente dovrebbero spendere 340 milioni di euro in più rispetto al 2021

Forse non meno dolce, ma più salato sì
(Ti-Press)
3 dicembre 2022
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Imbandire le tavole in occasione del Natale costerà quest’anno agli italiani, a parità di consumi, 340 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno. Ma già 3 famiglie su 10 sono pronte a tagliare la spesa legata alle feste per far fronte agli abnormi incrementi dei prezzi al dettaglio. Lo afferma l’organizzazione consumeristica Assoutenti, che ha realizzato uno studio per capire quanto costerà nel 2022 il tradizionale pranzo di Natale.

Rispetto allo scorso Natale si spende oggi l’11% in più per la carne, il 10% in più per il pesce, il 22% in più per le uova, il 42% in più per il burro, il 52% in più per l’olio di semi, afferma l’associazione. Lo zucchero sale del 49%, la verdura del 15%, l’acqua minerale del 16%. Costerà di più anche brindare per il nuovo anno: il vino sale del 6%, i liquori del 5%, la birra del 10%. Forti aumenti anche per il latte (quello conservato costa il 33% in più, quello fresco parzialmente scremato il 20% in più), i formaggi (+17%), il riso (+36%), farina e cereali (+23%), il pane (+16%) e la pasta (+21%).

Rincari dei prezzi che, a parità di consumi rispetto allo scorso anno, secondo Assoutenti, faranno salire di circa 340 milioni di euro la spesa degli italiani per pranzo e cenone di Natale, portando il costo complessivo degli acquisti alimentari legati al Natale a superare quota 2,8 miliardi di euro".

Secondo l’associazione, tuttavia, per contenere la spesa per le feste ben 3 famiglie su 10 sono pronte a tagliare i consumi natalizi. "L’emergenza prezzi si abbatte anche sul Natale e rischia di portare a una sensibile riduzione dei consumi da parte dei cittadini – avvisa il presidente Furio Truzzi –. Le recenti scelte del Governo non sembrano andare nella direzione di difendere il potere d’acquisto delle famiglie, considerando che l’aumento delle accise scattato il scorso 1° dicembre provocherà un ulteriore rialzo dei prezzi al dettaglio e inciderà sulle tasche dei cittadini che si sposteranno in auto durante le prossime festività".

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