Italia

Frana a Ischia: dispersi ed evacuati

Lo smottamento, provocato dalle intense piogge, ha invaso diverse case e travolto alcune auto in sosta, trascinandole fino al mare

Una frana sull’isola
(Keystone)
26 novembre 2022
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Sabato, intorno alle 5, a Casamicciola Terme, sull’isola d’Ischia, una frana originatasi nella parte alta del villaggio ha raggiunto il lungomare, seppellendo diverse case e auto nel fango. Vi sarebbero un morto e diversi dispersi. La frana, provocata dalle intense piogge, ha invaso diverse case e travolto alcune auto in sosta, trascinandole fino al mare.

A detta del sindaco di Casamicciola il numero dei dispersi è ancora incerto, fra questi ci sarebbero anche due famiglie con bambini piccoli e due immigrati. Attualmente nella zona di via Celario, a Casamicciola, dove si è originata la frana, si stima che siano almeno 30 le famiglie intrappolate nelle proprie case, senza acqua e senza luce. Si tratta in totale di circa 100 persone che devono essere ancora raggiunte.

La strada che porta alle loro abitazioni è attualmente impraticabile per il fango, i massi e i detriti che la ostruiscono e si sta provando a liberarla con diverse macchine movimento terra e idrovore. I sindaci dei sei comuni dell’isola hanno pregato gli abitanti di non uscire di casa per non intralciare le operazioni di soccorso.

I precedenti

Frane, terremoti e morti. Negli ultimi 16 anni l’isola d’Ischia è stata teatro, oltre a quello di sabato, di almeno altri tre eventi tragici causati anche dall’aggressione al territorio e in particolare dal fenomeno dell’abusivismo edilizio che ha reso ulteriormente "fragile" la struttura idrogeologica.

Il 30 aprile del 2006 una frana di fango e detriti colpì il monte Vezzi. Un’intera abitazione venne spazzata via e a perdere la vita furono quattro persone: Luigi Buono, che faceva il cuoco sull’isola, e le sue tre figlie Anna, 18 anni, Maria, che ne aveva quasi 17 e Giulia, di 13. Dalla tragedia si salvarono la madre delle tre ragazze, Orsola Migliaccio, e una bimba piccola. Duecentocinquanta le persone che furono evacuate.

A distanza di soli tre anni, il 10 novembre del 2009, ad essere colpita fu proprio Casamicciola, la porzione dell’Isola Verde compresa tra Porto e Lacco Ameno. A causa della violenti piogge, dal monte Epomeo si staccò un costone che provocò uno smottamento che trascinò a mare decine di auto e detriti. A perdere la vita fu Anna De Felice, una ragazzina di appena 15 anni. La tragedia si consumò intorno alle 8.30 del mattino. Il fiume di fango investì la strada tra Forio e Ischia Porto, isolando completamente la frazione di Casamicciola che per ore fu raggiungibile solo via mare. Le auto coinvolte furono una cinquantina, molte delle quali però erano ferme in un parcheggio e vuote. Diverse vetture finirono in mare e molte quelle rimaste sepolte dalla massa di fango. In una di queste viaggiava la 15enne: nei suoi polmoni i medici trovarono acqua e sabbia. La frana provocò una decina di feriti, tra cui una bambina.

Nel 2017 altro evento drammatico. La sera del 21 agosto Casamicciola e Lacco Ameno vennero scosse da un terremoto di magnitudo 4.0 che causò la morte di due persone e il crollo di diverse abitazioni. Sull’isola gli edifici sono in alcuni casi spesso realizzati con materiali non adatti a prevenire danni sismici, malgrado la zona sia classificata ad alto rischio.

Dall’analisi storica dei terremoti avvenuti nel territorio di Ischia messa a punto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sono stati 15 i fenomeni tellurici avvenuti sull’isola tra il 1228 al 1883. Di questi, nove sono avvenuti nell’800 e ben 12 proprio Casamicciola. Costruita su un terreno franoso, capace di amplificare terremoti di intensità modesta, la frazione venne distrutta nell’estate 1883 da un sisma di magnitudo stimata in 4,3 e classificato per gli effetti nel decimo grado della scala Mercalli che provocò più di 2’000 morti.

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