la guerra in ucraina

Putin alle madri russe: ‘I vostri figli sono eroi’

Secondo il presidente in rete circolano “false notizie, inganni e menzogne”, utilizzate come “armi da combattimento”

Vladimir Putin (Keystone)
25 novembre 2022
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"Condivido il dolore" delle donne che hanno perso i figli in Ucraina e "capisco l’ansia e le preoccupazioni" delle madri di quelli impegnati nei combattimenti. Con una mossa volta a placare le inquietudini delle famiglie russe che hanno visto i loro cari mobilitati per l’operazione militare, Vladimir Putin si è rivolto così a una delegazione di madri di soldati, chiedendo loro di non credere a tutto quello che si racconta in Internet sui problemi, le inefficienze e gli errori che hanno contrassegnato la campagna, alimentando le proteste di molti. In rete circolano "false notizie, inganni e menzogne", utilizzate come "armi di combattimento", ha affermato.

In Ucraina, comunque, la Russia "raggiungerà i suoi obiettivi", ha tenuto a sottolineare Putin, che poi ha riunito il Consiglio di sicurezza nazionale - oltre a incontrare il comandante ceceno Ramzan Kadyrov - per discutere, tra l’altro, i risultati di un recente incontro ad Ankara tra il capo dei servizi segreti per l’estero, Serghei Naryshkin, e quello della Cia William Burns. Una scintilla di dialogo, che però ancora non porta risultati. Anzi, mentre le operazioni belliche ristagnano nel gelo e nel fango delle pianure ucraine, le parti si scambiano bordate su un tema centrale dei possibili negoziati. Una soluzione diplomatica non ci potrà essere fino a quando i russi non si ritireranno da tutta l’Ucraina, ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky, dicendosi pronto ad accettare anche "un modo non militare per liberare la Crimea". Non se ne parla nemmeno, ha risposto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, per il quale "sarebbe un’alienazione di una parte del territorio russo".

La battaglia sul campo

L’Ucraina continua intanto a fare i conti con i tagli all’elettricità e all’acqua provocati dai bombardamenti russi. "Non c’è giorno in cui non vi sia vicino e non vi porti nel mio cuore e nella mia preghiera, il vostro dolore è il mio dolore", ha scritto Papa Francesco in una lettera indirizzata al popolo ucraino. Un "orrendo inizio d’inverno", l’ha definito il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, promettendo dunque aiuti umanitari ma anche nuovo sostegno militare all’Ucraina, con la prospettiva di una "integrazione nell’area euroatlantica". Sul terreno non si muove molto, ma in compenso continuano a cadere le bombe. Su Kherson arrivano quelle dei russi, che l’11 novembre si sono ritirati da questa città nel sud dell’Ucraina. Sono 15 le persone rimaste uccise nelle ultime 24 ore, secondo le autorità locali ucraine, che oggi hanno disposto l’evacuazione di un ospedale.


Una madre abbraccia un soldato filorusso dopo uno scambio di prigionieri (Keystone)

Sull’altra sponda del fiume Dnepr - quella sinistra - dove le forze di Mosca si sono ridispiegate, arrivano i colpi dei mortai ucraini, che secondo l’amministrazione filorussa hanno ucciso sei persone. Per questo è stata disposta l’evacuazione di tutto il territorio fino a 15 chilometri dalla sponda del fiume. Ma è al delicato fronte interno che si è dedicato Putin, ricevendo le madri dei soldati nella sua residenza di Novo-Ogaryovo, poco fuori Mosca. Le foto distribuite dal Cremlino lo mostrano seduto a un tavolo con le sue ospiti. A fianco a lui una donna con il capo coperto, evidentemente di famiglia musulmana, quasi a voler sottolineare l’unità delle etnie e delle religioni della Russia nella difficile prova. "Siamo un popolo multinazionale ma unito, con gli stessi valori", ha sottolineato il presidente.

L’incontro, organizzato in occasione della festa della mamma che in Russia si celebra domenica, è il primo del genere dall’inizio dell’operazione militare. E soprattutto dalla mobilitazione parziale di settembre, accompagnata sui social da denunce di arruolamenti arbitrari e notizie su un insufficiente addestramento dei reclutati prima di essere inviati al fronte. Il presidente, che ha definito "eroi" i soldati in Ucraina, ha assicurato di voler far tesoro di tutte le segnalazioni delle madri. Così ha preso nota di una serie di problemi, dai pasti caldi per i combattenti all’assistenza economica alle loro famiglie. E poi ha assicurato che non vi saranno altre chiamate alle armi nell’ambito della mobilitazione dichiarata due mesi fa.

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