Per motivi di salute, la ragazza, paziente oncologica, voleva consumare il suo pasto al caldo; inflessibili gli inservienti. E scoppia il caso
Da una parte le regole, dall’altra l’umanità e, perché no, anche un pizzico di buon senso, che pare ieri sia decisamente mancato all’Università di Pavia, dove una ragazza disabile al 100% – riporta ‘Il Giorno’ – è stata cacciata da un’aula mentre tentava di consumare il suo pasto.
La ragazza, paziente oncologica che per ovvi motivi di salute non potrebbe mangiare al freddo, è stata addirittura minacciata dal personale, che le ha detto che sarebbero stati chiamati i Carabinieri se non si fosse immediatamente allontanata.
La ragazza era seduta in un’aula del polo San Tommaso e avrebbe voluto mangiare il pranzo che si era portata da casa, quando è stata avvicinata dal personale di portineria, che le ha intimato di lasciare l’aula, nonostante il suo stato di salute non le permettesse assolutamente di stare all’esterno. Niente da fare: il personale è stato inflessibile, dichiarando successivamente di aver semplicemente applicato le regole.
L’episodio è stato segnalato dal Coordinamento per il diritto allo studio ed è intervenuto anche il Servizio assistenza ed integrazione studenti disabili dell’ateneo. Oggi è prevista una protesta sotto il rettorato.