Italia

Si dimette Letizia Moratti: ‘Manca la fiducia con Fontana’

Rimesse le deleghe di vicepresidente e di assessore al Welfare di Regione Lombardia

(Keystone)
2 novembre 2022
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"Di fronte al venir meno del rapporto di fiducia con il Presidente Attilio Fontana, annuncio la decisione di rimettere le deleghe di vicepresidente e di assessore al Welfare di Regione Lombardia". Lo annuncia Letizia Moratti in una nota. "Per rispetto dei cittadini – spiega – con senso di responsabilità e in considerazione del delicato momento socio-economico del Paese, ho atteso l’esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo Governo per rendere nota la mia posizione".

Per Moratti, si tratta di "un forte segnale rispetto alle lentezze e alle difficoltà nell’azione di questa Amministrazione, che a mio avviso non risponde più all’interesse dei cittadini lombardi". Una scelta "di chiarezza di cui mi faccio pienamente carico, anche in considerazione dei provvedimenti contraddittori assunti in materia di lotta alla pandemia".

L’impegno dei mesi scorsi (sul Covid) "ha portato la Lombardia a essere tra le prime aree al mondo per adesione e copertura: un successo di cui essere fieri e che ora viene messo in discussione da provvedimenti che non condivido", ha aggiunto Moratti.

Regione Lombardia, tira aria di crisi

La notizia delle dimissioni della vicepresidente Moratti però non è vista come un fulmine a ciel sereno negli ambienti politici e amministrativi lombardi. Insomma, le dimissioni di Letizia Moratti non rappresentano una sorpresa. E le parole con cui ha annunciato il suo passo indietro fanno emergere con forte chiarezza l’attrito con il presidente Attilio Fontana.

Le elezioni nella regionale in Lombardia sono previste fra febbraio e marzo del prossimo anno. Già sono iniziate le prime schermaglie, anche perché Letizia Moratti, ex sindaco di Milano, ex ministro della sanità, ex presidente della Rai e tanto altro ancora, ha fatto sapere che sarà in campo con un sua lista, alla quale guarda anche il Terzo Polo di Calenda e Renzi. Nel frattempo anche a Como è sbarcata ‘Lombardia Migliore’, l’associazione politica che in vista delle prossime elezioni regionali guarda a Letizia Moratti. A spiegarlo è la referente provinciale dell’associazione, Maria Grazia Sassi, storica esponente di Forza Italia e berlusconiana della prima ora. Sassi in una ampia nota sottolinea che Lombardia Migliore "non è un partito", ma che è chiaro che si tratti di una proposta indipendente in vista della competizione elettorale regionale.

Sempre Sassi assicura che questo progetto non sarà un "tentativo solitario", ma l’associazione lavora al contrario per comporre una "compagine ampia". "Vogliamo ridare smalto alla politica buona – spiega Sassi, che è consigliera provinciale – alla politica del servizio, vicina alle persone e pronta ad ascoltare. Dobbiamo tornare a intercettare i bisogni reali, senza inventare facili promesse".

Una proposta "moderata" portata avanti in tutte le province lombarde da persone esperte e navigate e ora ufficialmente lanciata anche a Como. Moratti in questi giorni sta incontrando molti politici, imprenditori ed esponenti del terzo settore. Risale alla scorsa estate lo strappo nella giunta che guida il Pirellone tra Letizia Moratti, disponibile a essere la candidata del centrodestra, e Attilio Fontana, deciso a ripresentarsi davanti agli elettori, forte del sostegno della Lega. Una proposta non condivisa da Fratelli l’Italia e da Forza Italia. Il Pd sembra intenzionato a candidare Carlo Cottarelli, oggi senatore e prima commissario straordinario alla spending review. I democratici vorrebbero costruire una coalizione ampia con il M5s e Azione, sperando che il fronte del centrodestra arrivi alle urne diviso.

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