Colombia

Alcol e festa di una settimana dietro le sbarre

Telefoni, decoder tv e liquori: dalle perquisizioni spunta di tutto. E il ministro della Giustizia tuona: ‘Le carceri non sono circoli ricreativi’

È qui la festa?
(Keystone)
9 ottobre 2022
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L’amministrazione colombiana ha aperto un’indagine dopo una festa di una settimana, con musicisti e alcol, nel carcere di La Picota a Bogotá. "Questo tipo di festa, questo tipo di comportamento, l’ingresso di alcolici, dispositivi elettronici, sono ripetitivi", ha detto un procuratore. "È proprio per questo che abbiamo iniziato un’ispezione disciplinare nella struttura di Picota", ha aggiunto a una radio locale. Secondo lui, i detenuti hanno festeggiato dal 19 al 26 settembre negli alloggi riservati ai futuri estradati.

Nei video pubblicati dalla stampa colombiana, si vedono due famosi cantanti di vallenato (un genere musicale locale) cantare al microfono e detenuti che sorseggiano birre e liquori nella palestra di un carcere. Queste feste sono state apparentemente organizzate con il consenso dell’amministrazione. Ma i musicisti che si sono esibiti dovranno spiegare "sotto giuramento, chi li ha ingaggiati, quanto sono stati pagati, i termini del contratto, se c’era", ha detto il procuratore.

‘Nessun circolo ricreativo’

Le carceri colombiane "non sono circoli ricreativi", ha reagito anche il Ministero della giustizia. "Saranno attuati cambiamenti nelle carceri in cui l’Inpec non riesce a mantenere il controllo", ha continuato, annunciando il pensionamento obbligatorio dell’attuale direttore de La Picota e la nomina di un sostituto.

Una perquisizione a sorpresa nella prigione ha portato alla luce 122 telefoni cellulari, 30 modem internet, cinque tablet, tre proiettori, quattro orologi intelligenti, 19 altoparlanti, 11 decoder Tv, 184 bottiglie di liquori, whisky, tequila e champagne.
Nelle aree in cui non erano ammessi sono stati trovati anche 9 televisori a grande schermo, 17 congelatori, 5 frigoriferi, 25 fornelli elettrici, 9 frullatori...

Da maggio, alla guida della Picota si sono succeduti quattro direttori. "Purtroppo vediamo che le persone vengono cambiate, licenziate, sospese, ma questo circolo di corruzione nelle carceri è ciclico", ha lamentato il procuratore.

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