Estero

Condanne definitive per il sistema criminale che gestiva Roma

Convalidati i 10 anni ai vertici dell’associazione a delinquere che dirigeva in modo illecito gli appalti dei pubblici servizi della capitale italiana

(Keystone)
30 settembre 2022
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Cala il sipario giudiziario della Cassazione italiana su quasi tutto il processo ‘Mondo di mezzo’, il sistema criminale che ha condizionato gli appalti dei servizi di pubblica utilità dell’amministrazione di Roma Capitale – dall’assistenza ai migranti alle potature del verde – sotto la ‘direzione’ dell’ex terrorista Massimo Carminati e del ras delle cooperative Salvatore Buzzi, anche lui con un passato in carcere prima di entrare nel nuovo giro.

I supremi giudici della Seconda sezione penale della Suprema Corte hanno infatti convalidato in via definitiva le condanne a dieci anni per Carminati e a 12 anni e dieci mesi per Buzzi, come deciso dalla Corte di Appello di Roma il 9 marzo del 2021 nel secondo processo di Appello. Nel 2019 la Cassazione aveva infatti cancellato le accuse di associazione mafiosa, derubricando l’intera vicenda ad associazione a delinquere semplice, pur riconoscendo la gravità dei fatti e i tentacoli che avvinghiavano ogni appalto. Così si è celebrato l’Appello bis, con riduzione delle pene di primo grado – emesse nel settembre 2018 – che erano state pari a 14 anni e mezzo per l’ex Nar, e a 18 anni e 4 mesi per Buzzi. Ora per Carminati – che è venuto in Cassazione ad assistere all’udienza – potrebbe aprirsi la possibilità di usufruire delle misure alternative, mentre per Buzzi – arrestato nella notte a Lamezia Terme – potrebbero riaprirsi le porte del carcere, per la parte residua di pena da scontare dopo la lunga carcerazione al 41bis.

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