Stati Uniti

Assalto al Capitol, 4,7 anni a un membro dei Proud Boys

L’uomo, militante del gruppo di estrema destra, arrivò quasi faccia a faccia con il leader dei senatori democratici Chuck Schumer

Gennaio 2021, momenti di tensione
(Keystone)
30 agosto 2022
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Il militante del gruppo di estrema destra Proud Boys che arrivò quasi faccia a faccia col leader dei senatori democratici Chuck Schumer il giorno dell’assalto dei fan di Donald Trump al Capitol, è stato condannato a quattro anni e sette mesi per il suo ruolo nell’ostruzione della certificazione del voto del collegio elettorale, che sanciva la vittoria di Joe Biden.

"Era in prima linea tra quella folla che ha spezzato la nostra tradizione sino allora ininterrotta di una transizione pacifica del potere", ha commentato il giudice Timothy Kelly.

"I vostri piani non erano limitati a combattere Antifa (il movimento antifascista, ndr)", ha proseguito il giudice, spiegando che il gruppo aveva anticipato che voleva andare al Congresso per bloccare la certificazione del voto e affrontare gli agenti che si fossero messi sulla sua strada.

L’uomo si era dichiarato colpevole in giugno. Al momento dell’attacco al Capitol era una recluta in attesa di essere inserita nell’organizzazione. "Per unirsi ai Proud Boys, l’imputato avrebbe fatto qualsiasi cosa", ha osservato uno dei procuratori. Durante l’assalto fu uno dei primi a entrare nel Capitol. E quando la scorta di Schumer lo vide nell’edificio, a 4-5 secondi dal leader democratico, cambiò piano di evacuazione e anziché scappare tramite un ascensore scese una rampa di scale e chiuse una porta doppia. Dopo l’arresto, l’uomo prestò giuramento per entrare nei Proud Boys il giorno dell’insediamento di Biden.

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