Libia

Tripoli, dopo gli scontri torna la calma

Sono almeno 32 morti e 159 feriti, sullo sfondo di una crisi politica che si trascina da anni e con due governi rivali

28 agosto 2022
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Domenica di relativa calma a Tripoli dopo gli scontri tra gruppi armati rivali nella capitale libica che hanno provocato almeno 32 morti e 159 feriti, sullo sfondo di una crisi politica che si trascina da anni e con due governi rivali.

Secondo un corrispondente dell’Afp, la maggior parte delle attività sono riprese, come anche i voli all’aeroporto di Mitiga che erano stati sospesi il giorno prima. Domani anche le scuole dovrebbero riprendere lo svolgimento regolare, in particolare gli esami di maturità inizialmente previsti per oggi.

I danni dei sanguinosi combattimenti avvenuti da venerdì a sabato sera sono ingenti e visibili in tutta Tripoli, con molti edifici crivellati di proiettili e decine di auto date alle fiamme. Sei ospedali sono stati colpiti dai raid.

Da marzo scorso due governi si contendono il potere in Libia: uno con sede a Tripoli, riconosciuto internazionalmente, guidato da Abdelhamid Dbeibah dal 2021, e un altro da Fathi Bashagha e sostenuto dal campo del maresciallo Khalifa Haftar, l’uomo forte dell’est del paese.

Gli scontri si sono conclusi con la sconfitta dei gruppi armati pro-Bashagha, secondo i media e gli esperti locali.

Le Nazioni Unite hanno esortato oggi "le parti libiche a impegnarsi in un vero dialogo per risolvere l’attuale impasse politica e a non ricorrere alla forza per risolvere le loro divergenze".

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