Estero

Nancy Pelosi arriva a Taipei. Ira della Cina: tradimento

La speaker del Congresso Usa è atterrata sull’isola che Pechino considera una provincia ribelle. Dura la reazione cinese.

(Keystone)

La speaker della Camera Usa Nancy Pelosi (Democratici) è scesa dalla scaletta del Boeing C-40C della Us Air Force appena atterrato al Taipei Songshan Airport accolta dal ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu.

Pelosi è la prima speaker a visitare l’isola dopo quella del del 1997 di Newt Gingrich (Repubblicani). In prossimità dell’arrivo del suo aereo, l’iconico grattacielo della capitale, il Taipei 101, ha lanciato i banner luminosi: "Benvenuta a Taiwan, grazie speaker Pelosi, Taiwan ama gli Usa".

La visita "della nostra delegazione a Taiwan onora l’incrollabile impegno dell’America nel sostenere la vivace democrazia taiwanese. Le nostre discussioni con la leadership di Taiwan riaffermano il nostro sostegno al nostro partner e promuovono i nostri interessi condivisi, incluso il progresso di una regione indo-pacifica libera e aperta", ha scritto su Twitter Nancy Pelosi appena atterrata a Taipei. "La nostra visita è una delle numerose delegazioni del Congresso a Taiwan e non contraddice in alcun modo la politica di lunga data degli Stati Uniti", ha aggiunto, ma non ci devono essere cambiamenti dello "status quo".

La Cina, che considera l’isola parte integrante del proprio territorio, non ha gradito questa visita e ha accusato Usa di "tradimento" sulla questione di Taiwan, nonché di essere "il più grande distruttore della pace odierna". Il ministro degli Esteri Wang Yi, in una nota, ha detto che il principio della Unica Cina "è il consenso universale, la base politica per gli scambi della Cina con altri Paesi, il nucleo di interessi fondamentali e una linea rossa e di fondo insormontabili". Alcuni politici "si preoccupano solo dei propri interessi, giocano apertamente con il fuoco su Taiwan e diventano nemici di 1,4 miliardi di cinesi che non finiranno mai bene".

La visita della presidente della Camera americana Nancy Pelosi "a Taiwan è un’escalation della collusione tra Taiwan e Stati Uniti, che è di natura pessima e che ha conseguenze molto gravi". Si tratta, ha scritto in una nota l’Ufficio per gli affari di Taiwan del Comitato centrale del Partito comunista cinese, "di una grave violazione della sovranità e dell’integrità territoriale della Cina, una grave violazione del principio della Unica Cina". La riunificazione "della madrepatria e il grande ringiovanimento della nazione sono entrati in un processo storico irreversibile. La madrepatria deve essere unificata e lo sarà".

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