Il Consiglio Ue adotta formalmente il sesto blocco di sanzioni

Entrerà in vigore una volta pubblicato in Gazzetta Europea: embargo al petrolio via mare, deroga per gli oleodotti. Segui il live de LaRegione

Il 20% dell’Ucraina è in mani russe. Dopo cento giorni di guerra, il bilancio del presidente Volodymyr Zelensky disegna la nuova mappa di un paese smembrato dalla potenza di fuoco riversata da Mosca. "L’esercito russo ha già distrutto quasi l’intero Donbass ucraino ed è pronto a continuare a uccidere. Il Donbass era uno dei centri industriali più potenti d’Europa. Ora è semplicemente devastato", ha detto parlando di almeno 2’603 insediamenti controllati dal nemico: "Guardiamo Mariupol: c’era mezzo milione di persone e adesso non sappiamo esattamente quanti cittadini siano stati uccisi dagli occupanti. Almeno decine di migliaia".

La linea del fronte si estende oggi per più di mille chilometri, dal Donbass alla fascia costiera, con oltre 550 missili da crociera Iskander e Kalibr sparati contro il territorio ucraino dall’inizio del conflitto.

"Dobbiamo difenderci contro quasi tutto l’esercito russo. Tutte le formazioni russe pronte al combattimento sono coinvolte in questa aggressione", ha spiegato ancora il leader di Kiev, sottolineando anche le sofferenze della popolazione nei territori presi da Mosca, accusata di aver "deportato" più di un milione e mezzo di persone, tra cui 200’000 bambini.

Un conflitto che, secondo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, durerà ancora a lungo, diventando una "guerra di usura".

Il conto delle città cadute è destinato ad aggiornarsi ancora con l’assedio sempre più feroce nella regione di Lugansk. Il primo obiettivo dell’offensiva resta la presa di Severodonetsk, che secondo il governatore Serhiy Gaidai è ormai all’80% controllata dai russi. Una presenza che si allarga ogni giorno a macchia d’olio, con tentativi di sfondamento "da tutte le direzioni".

A frenare una conquista che appare imminente potrebbero essere però ancora una volta i bunker nei sotterranei di un sito industriale, come accaduto per oltre 80 giorni con l’acciaieria Azovstal a Mariupol. Nei rifugi antiaerei della fabbrica chimica Azot, tra le più grandi d’Europa, restano nascoste 800 persone, compresi alcuni bambini. "Ci sono abitanti a cui era stato chiesto di lasciare la città, ma hanno rifiutato. Ci sono anche bambini, ma non molti", ha spiegato ancora il governatore.

La loro uscita dai tunnel appare complessa, considerato che le evacuazioni sono già bloccate da giorni per i circa 12’000 cittadini rimasti a Severodonetsk ed eventuali blitz comportano rischi per le sostanze chimiche stoccate nel sito.

I combattimenti continuano anche nei villaggi a sud e a ovest della città, mentre un nuovo assalto è stato lanciato lungo la strada principale di collegamento con Lysychansk, l’unico altro centro urbano di rilievo ancora in mani ucraine nel Lugansk.

I raid di Mosca continuano nel frattempo in tutto il paese. Una donna è morta e un uomo è rimasto ferito nei bombardamenti che hanno colpito anche una scuola a Kharkiv, la seconda città del paese nel nord-est, presa ripetutamente di mira dopo la riconquista da parte delle forze di Kiev.

Colpito anche il monastero ortodosso della Santa Dormizione a Svyatogorsk, a nord di Sloviansk. Un raid in cui, secondo il metropolita di Donetsk e Mariupol, "sono rimasti uccisi l’archimandrita Galaktion, il monaco Aristokliy, suor Varvara" e almeno altri tre monaci sono rimasti feriti.

Intanto Kiev continua a fare i conti con le tensioni politiche interne con i filorussi. La magistratura ha completato le indagini sull’oligarca Viktor Medvedchuk, catturato ad aprile dopo la fuga dagli arresti domiciliari nei primi giorni della guerra, accusato di alto tradimento a favore di Mosca. L’ex deputato ucraino d’opposizione dovrà ora affrontare un processo in cui rischia fino a 15 anni di carcere e la confisca del patrimonio, stimato lo scorso anno dall’edizione locale di "Forbes" in oltre 620 milioni di dollari.

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19:53
La Danimarca non potrà esportare i Piranha svizzeri

Armi svizzere riesportate in Ucraina? Il governo dice ‘no’

Il Consiglio federale non autorizza le richieste presentate da Germania (munizioni per i Gepard) e Danimarca (mezzi Piranha)

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17:21

L’Ue non riconoscerà i passaporti russi dati nelle zone occupate

L’Unione europea condanna il processo semplificato di concessione della cittadinanza russa ai cittadini ucraini delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia

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16:40

Ucraina concede la cittadinanza a un giornalista russo

Era scappato con la moglie dopo aver denunciato l’invasione. Il Cremlino aveva richiesto il suo arresto accusandolo di diffondere false informazioni.

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15:41

 Sindaco Kiev, 'libereremo la nostra terra dai barbari russi'

"100 giorni di barbarie della guerra russa per distruggere l'Ucraina e gli ucraini...100 è come un giorno lungo e difficile. Emozioni, duro lavoro, sanguinose battaglie, perdite e morti. Tuttavia, un tempo di coraggio e perseveranza. Restiamo in piedi e combattiamo tutti insieme. Ognuno al suo posto. Ammiriamo le nostre forze armate. Libereremo la nostra terra dai barbari russi che vi giunsero!" Lo scrive in un messaggio su Telegram il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, nel 100esimo giorno dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina.

"Sì, sarà difficile. Ma credo che ognuno di noi supererà queste prove con dignità. Perché questa è una guerra del male e del bene. E la bontà e la giustizia vincono ancora", conclude.

15:41

 Ucraina: sindaco Mariupol, è catastrofe umanitaria

"Mariupol è oltre l'orlo della catastrofe umanitaria". Queste le conseguenze dell'occupazione russa della 'città martire' ucraina secondo il sindaco Vadym Boichenko, il quale ha tenuto a Kiev la sua prima conferenza stampa.

"Secondo stime prudenti i morti sono 20.'000, il doppio dei morti durante la seconda guerra mondiale", ha riportato. Il 95% dei palazzi è stato distrutto. Le sepolture improvvisate hanno provocato la contaminazione dell'acqua. Il servizio di raccolta dei rifiuti non è più in funzione.

"Per tutta la città c'è un odore terribile", ha aggiunto. "Il principale problema in questi giorni è l'assenza di acqua potabile", ha detto il sindaco a margine.

"La temperatura sta salendo, è estate. Ed è un grosso problema che si riflette in una difficile situazione epidemica con un'ondata di malattie infettive". Per questo Boichenko ha invitato i "partner internazionali a mettere insieme le forze per salvare le vite della gente di Mariupol, in modo da stabilire dei corridoi attraverso cui i cittadini possano raggiungere i territori controllati dal governo".

Con i cittadini di Mariupol non è possibile comunicare. "I russi hanno distrutto le reti della telefonia mobile. Da allora le compagnie telefoniche ucraine non sono disponibili lì", ha spiegato. I 100 mila cittadini ancora in città non possono uscire. Per spostarsi sia all'interno che all'esterno di essa necessitano di un certificato. "Senza certificato non puoi spostarti. Se stai nella tua casa distrutta non hai bisogno di un certificato", ha riportato il primo cittadino. Il sindaco è sicuro di poter tornare presto nella sua città. "Entro la fine di quest'anno, insieme con i soldati ucraini, quando ci riprenderemo la città, tornerò di certo", ha detto.

15:09

Nuove sanzioni Ue colpiscono anche la fidanzata di Putin

Sono 65 le personalità e 18 le entità russe colpite dal sesto pacchetto di sanzioni anti-russe. Tra le personalità figurano Alina Kabaeva, compagna del presidente russo Vladimir Putin, il generale Mikhail Mizintsev, noto come 'il macellaio di Mariupol' e il colonnello Azatbek Omurbekov, noto come 'il macellaio di Bucha'.

Tra le persone sanzionate anche coloro che hanno partecipato alla creazione del cosiddetto Comitato di Salvezza per la Pace e l'Ordine nel marzo 2022, organo per la collaborazione con l'occupazione russa nell'Oblast di Kherson.

Infine, l'Ue sta imponendo sanzioni a politici, propagandisti, importanti uomini d'affari e familiari di individui già sanzionati. Tra i nuovi ingressi nella black list, ad esempio, c'è anche il miliardario Arkadij Voloz, fondatore di Yandex, il più grande motore di ricerca russo.


 

14:20

Kiev, da inizio invasione Mosca ha distrutto 370 siti culturali

Dall'inizio dell'invasione in Ucraina, 100 giorni fa, Mosca ha distrutto 370 siti culturali. Lo afferma il ministro della Cultura e dell'Informazione, Oleksandr Tkachenko, durante un punto stampa, secondo quanto riferisce l'agenzia Ukrinform.

"Teniamo un registro dei monumenti culturali che sono stati danneggiati o distrutti durante la guerra e verifichiamo questi dati sul sito web del ministero. Allo stesso modo, stiamo ora calcolando le perdite finanziarie derivanti dalla distruzione dei siti: quasi la metà dei 370 dei monumenti culturali sono chiese di varie denominazioni. Quando le truppe russe distruggono questi siti, a loro non interessa se appartengono a loro o meno, li distruggono e basta", ha detto Tkachenko.

Quindi ha citato il caso del 7 maggio scorso quando le truppe russe hanno sparato un razzo sul Museo nazionale commemorativo di Hryhorii Skovoroda a Skovorodynivka. A questo proposito, l'amministrazione statale regionale ha aperto una raccolta fondi per il restauro del museo.
 
 

14:02

 Mariupol, russi incarcerano e sparano a chi non collabora

Nel distretto di Mariupol i russi stanno imprigionando e sparando a volontari e funzionari ucraini che si sono rifiutati di collaborare con le autorità di occupazione. Lo fa sapere Mariupol City Council, citando il sindaco Vadym Boychenko, secondo Interfax-Ucraina.

"Il 'falso tribunale della DPR' ha condannato - denuncia il sindaco - a 10 anni di carcere il capo di uno dei villaggi dell'area. Almeno un dipendente pubblico è stato giustiziato a colpi di arma da fuoco. Decine di volontari che tra marzo e aprile hanno aiutato a evacuare i residenti di Mariupol sono detenuti nella prigione di Olenivka. Ci sono notizie di torture".

13:43

Mosca, ora senza senso discutere di incontro Putin-Zelensky

"Sinceramente, non vedo alcun senso nel discutere di questa questione, neanche in teoria": lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ripresa dall'agenzia russa Ria Novosti, parlando di un eventuale incontro tra i presidenti russo e ucraino, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.

"Ora, semplicemente non mi metterei a fare dei ragionamenti senza disporre di fatti", ha detto Zakharova, dicendo che Mosca è grata a coloro che si offrono come mediatori. L'esercito russo ha invaso l'Ucraina lo scorso 24 febbraio scatenando una guerra in cui hanno perso la vita moltissime persone, tra cui tantissimi civili.

13:16

Kiev, bombe su Lysychansk, morta una donna

Una donna è morta durante i bombardamenti russi sulla città di Lysychansk, nell'Ucraina orientale: lo ha detto il capo dell'amministrazione militare-civile della città, Oleksandr Zaika, sottolineando che il 60% di tutte le infrastrutture e degli edifici residenziali cittadini è stato distrutto. Zaika ha precisato che 20.000 persone sono rimaste a Lysychansk, rispetto a una popolazione di 97.000 abitanti prima dell'invasione russa. Lysychansk è una delle uniche due città dell'Ucraina orientale ancora sotto il controllo almeno parziale di Kiev

12:33

Mosca, l'operazione va avanti fino agli obiettivi dichiarati

"L'operazione militare speciale continuerà fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dichiarati dall'amministrazione russa, tra cui la denazificazione e la smilitarizzazione dell'Ucraina". Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, come riporta Interfax.

"Molto è stato fatto in quest'area: i militanti della formazione nazionalista Azov si sono arresi a Mariupol e la liberazione del Donbass è stata portata avanti in modo coerente", ha dichiarato.

11:42

Kiev, la centrale di Zaporizhzhya in situazione critica

I russi hanno causato una situazione critica nel funzionamento della centrale nucleare di Zaporizhzhya per mancanza di pezzi di ricambio dopo che hanno lasciato la centrale al termine dell'occupazione. Lo sostiene, secondo Ukrinform, la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino su Telegram.

Secondo l'intelligence, un proiettile sparato dai russi durante l'occupazione della centrale è esploso vicino a una delle unità di potenza provocando una perdita d'olio. Il danno è stato riparato, ma il personale è stato costretto a riempire il circuito con olio usato.

10:49

Sanzioni Ue, stop a petrolio via mare non raffinato in 6 mesi

Con il sesto pacchetto di sanzioni l'Ue ha deciso di vietare l'acquisto, l'importazione o il trasferimento di petrolio greggio e determinati prodotti petroliferi dalla Russia. L'eliminazione graduale del petrolio russo richiederà 6 mesi per il petrolio non raffinato e 8 mesi per altri prodotti petroliferi raffinati.

È prevista un'eccezione temporanea per le importazioni di greggio tramite oleodotto in quegli Stati membri dell'Ue che, a causa della loro situazione geografica, soffrono di una specifica dipendenza dalle forniture russe e non hanno alternative valide. Anche la Bulgaria e la Croazia beneficeranno di deroghe temporanee riguardanti rispettivamente l'importazione di petrolio greggio via mare e di gasolio sotto vuoto.
Nota:

10:39
08:06

Kiev, truppe russe a Popasna perdono il 50% della capacità

Le truppe russe che combattono nell'area di Popasna (est) hanno perso almeno il 50% della loro capacità, tra uomini, armi ed equipaggiamenti: lo ha reso noto su Facebook lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev, secondo quanto riporta l'agenzia Ukrinform.

I vertici militari hanno precisato che nella zona sono schierate unità della 150esima divisione di fanteria meccanizzata russa.
 
 

07:33