Erdogan a Putin, pronti a fare da osservatori in caso di accordo

Il presidente turco ha avuto una telefonata con l’omologo russo offrendo la Turchia come sede di un incontri Kiev-Mosca-Onu. Segui il live de laRegione

Il presidente turvo Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che oggi intende telefonare a Putin e a Zelensky per invitarli a "utilizzare tutti i canali del dialogo e della diplomazia" per fermare la guerra. La Russia non crede che le porte per la ripresa del dialogo con l’Occidente siano chiuse, afferma Lavrov.

Il presidente ucraino intanto visita le truppe al fronte a Kharkiv e ammette che "le condizioni nel Donbass sono indescrivibilmente difficili".

Gli ambasciatori dei Paesi Ue si riuniranno stamani per un ultimo tentativo di trovare l’intesa sull’embargo al petrolio russo, prima dell’avvio nel pomeriggio dei lavori del Consiglio europeo straordinario. Ieri nuova fumata nera per il no di Orban, nonostante l’esenzione per l’oleodotto che porta greggio all’Ungheria. L’unità europea "ha iniziato a sgretolarsi", commenta la Germania.

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23:57

Accordo al vertice europeo sull'embargo al petrolio russo

Il vertice europeo ha raggiunto un accordo sull'embargo al petrolio russo che è parte del sesto pacchetto di sanzioni. 

L'accordo, scrive il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, permette un embargo per "oltre i 2/3 dell'import del petrolio dalla Russia, tagliando così una grande risorsa" con la quale "Mosca finanzia la sua macchina da guerra. Massima pressione perché la Russia ponga fine alla guerra".

21:46

Zelensky incalza l'Ue, "i bimbi muoiono, più sanzioni"

Dieci minuti di videocollegamento. Per descrivere una guerra che dura ormai da 95 giorni. Per chiedere all'Europa di mostrare più forza e unità. E per fare appello a inviare più armi. Nella cornice di un vertice europeo straordinario incandescente, con contrasti più o meno forti su tutti i fronti – dal petrolio e l'energia fino alla mediazione con Putin –, Volodymyr Zelensky è tornato a incalzare i leader Ue.

Prima con parole di apprezzamento per la solidarietà e gli aiuti inviati fin qui. Poi sferzandoli sulle "dispute interne" che "incoraggiano solo la Russia a fare più pressione" sulla stessa Europa. Il riferimento, affatto velato, è al sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca che, quattro settimane dopo la sua stesura e la sua presentazione pubblica da parte della presidente Ursula von der Leyen, ancora non ha trovato l'avallo politico delle capitali necessario per entrare in vigore. Nel frattempo, ha scandito Zelensky rivolgendosi a tutti i 27, l'Ucraina ha subito "molti danni", molti dei suoi cittadini "sono stati uccisi" e "molti bimbi sono morti".

 

20:58

Biden blocca la fornitura di missili a Kiev capaci di colpire Russia

Doccia fredda per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e per la resistenza ucraina all'invasione russa. Joe Biden infatti frena, anzi blocca le forniture di missili a lungo raggio a Kiev, spegnendo le sue speranze di respingere la lenta ma progressiva avanzata russa nel Donbass.

"Non manderemo all'Ucraina sistemi missilistici che possano colpire in territorio russo", ha tagliato corto il commander in chief dopo una domanda sulle indiscrezioni relative all'imminente invio di razzi a lungo raggio. La mossa è stata subito ben accolta da Mosca, che nei giorni scorsi aveva ammonito a non superare la linea rossa con quei missili. "Una decisione ragionevole", ha osservato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ricordando che in caso di attacchi alle sue città la Russia colpirebbe i centri "decisionali criminali", alcuni dei quali sono "ben lontani da Kiev".

Nei giorni scorsi la Cnn aveva riportato che la Casa Bianca stava preparando un nuovo pacchetto di aiuti militari che avrebbe incluso anche sistemi di missili a lungo raggio, chiesti insistentemente da Zelensky e ritenuti da più parti il punto di svolta per spezzare l'accerchiamento russo a est. Si tratta del Multiple Launch Rocket System (Mlrs) e dell'High Mobility Artillery Rocket System, noto anche come Himars, una versione più leggera del primo ma capace di sparare lo stesso tipo di munizioni. Entrambi i sistemi possono lanciare da veicoli mobili raffiche di razzi sino a 300 chilometri contro bersagli terrestri. Ben oltre quindi gli obici Howitzers forniti finora, che hanno una gittata massima di 25 chilometri, e dei missili anti-tank Javelin o di quelli antiaereo Stinger.

Finora Biden si era opposto all'invio di armi più potenti, nel timore che le forze potessero usarle per lanciare attacchi dentro il territorio russo, col rischio di una escalation e di un allargamento del conflitto. Attacchi che peraltro Kiev avrebbe già condotto, anche se non ha mai né confermato né smentito. E Mosca ha già ammonito diverse volte che ogni minaccia al suo territorio rappresenterebbe una rilevante escalation e che chi fornisce armi all'Ucraina diventa un legittimo bersaglio dell'esercito russo.

Ha prevalso la prudenza

Per questo in precedenza il Commander in chief aveva bloccato l'idea delle triangolazioni con Varsavia per far avere Mig polacchi di epoca sovietica a Kiev. Nei giorni scorsi sembrava che Biden avesse rotto gli indugi sui missili a lungo raggio ma alla fine è prevalsa la prudenza, prendendo atto anche degli sforzi di importanti alleati europei di arrivare a un cessate il fuoco e a un negoziato. Fornire razzi più potenti non aiuterebbe il dialogo (una delle condizioni poste dal Cremlino è lo stop alle forniture di armi a Kiev) e forse aumenterebbe le crepe che si cominciano a intravedere nell'Alleanza Atlantica, divisa in varie anime: i Baltici e la maggioranza dei Paesi dell'est che (spalleggiati da Londra) premono per piegare il regime di Putin, la Turchia che punta a un ruolo di mediazione in una partita tutta sua, con tanto di veto all'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, e poi Italia-Francia-Germania-Spagna che sembrano spingere per chiuderla il prima possibile. In questo scenario la Casa Bianca non vuole mettere a rischio la faticosamente ritrovata unità euro-atlantica e quindi non si mette di traverso all'ipotesi di una tregua.

Nel frattempo cerca di imporre la sua leadership in Asia e di allacciare un dialogo con Pechino: secondo il Wall Street Journal, Usa e Cina stanno lavorando per mettere a punto quello che sarebbe il primo faccia a faccia tra i capi della Difesa dei due Paesi, Lloyd Austin e Wei Fenghe, a margine di un incontro sulla sicurezza a Singapore dal 10 al 12 giugno. Un incontro che assumerebbe un significato ancora più importante dopo che Biden ha minacciato un intervento militare a difesa di Taiwan in caso di attacco cinese.

20:15

Putin firma decreto su cittadinanza russa per orfani ucraini

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sull'acquisizione semplificata della cittadinanza russa per minori ucraini rimasti orfani o lasciati senza cure genitoriali, in particolare nei territori occupati. Lo riferisce Ukrainska Pravda, citando un documento pubblicato dall'agenzia russa Ria Novosti.

Ad avviare la procedura potranno essere tutori dei bambini ucraini che siano cittadini della Federazione Russa, dell'Ucraina o residenti nelle regioni di Donetsk e Luhansk. In alternativa, la cittadinanza per il minore potrà essere richiesta dal capo dell'Organizzazione per orfani e bambini lasciati senza cure parentali nei territori occupati, a Zaporizhzhia o nella regione di Kherson, se il bambino è posto sotto supervisione in tale organizzazione, oppure dal capo dell'autorità di tutela che agisce come tutore o custode del bambino.

19:39

Arcivescovo Kiev, pesanti combattimenti lungo tutto fronte

"Pesanti combattimenti si stanno svolgendo lungo tutta la linea del fronte. Battaglie più importanti sono in corso nei pressi di Severodonetsk, importante centro amministrativo e industriale della regione di Luhansk". Lo fa sapere l'arcivescovo di Kiev nel suo videomessaggio quotidiano.

"Le nostre truppe - dice Sviatoslav Shevchuk nel 96esimo giorno di guerra in Ucraina- stanno difendendo coraggiosamente la propria terra, ma i russi hanno schierato l'aviazione, l'artiglieria e altri tipi di armi letali che l'uomo abbia mai inventato. La situazione è difficile anche in altre parti del fronte, a Donetsk, ma siamo semplicemente stupiti per il coraggio e la resistenza delle nostre forze ucraine. I russi stanno prendendo di mira altre regioni dell'Ucraina, in particolare Mykolaiv e Odesa. I bombardamenti persistono nel territorio al confine con la Russia, nella parte nord del paese. Il nemico sta bombardando la città di Charkiv e la sua regione, la regione di Sumy e la regione di Chernihiv".

18:27

Procuratrice di Kiev, primo caso di stupro guerra in tribunale

Il primo caso di stupro nelle guerra in Ucraina è stato portato in tribunale. Lo ha annunciato la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, su Twitter, aggiungendo che l'imputato è "Mikhail Romanov, un militare del 239° Reggimento della 90° Divisione corazzata della Guardia Vitebsk-Novgorod delle Forze armate russe". L'uomo "sarà processato per il presunto omicidio del marito e per violenza sessuale di gruppo contro sua moglie", ha spiegato Venediktova.

18:19

Ue a Zelensky, aiuti per la difesa e la ricostruzione

Pieno sostegno dei leader Ue al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto pochi minuti fa in videocollegamento al vertice straordinario a Bruxelles. "Ho ringraziato il presidente Zelensky per il suo discorso sincero ai membri del Consiglio europeo. Aumenteremo la tua liquidità e ti aiuteremo a ricostruire l'Ucraina. Continueremo a rafforzare la tua capacità di difendere il tuo popolo e il tuo Paese", ha scritto in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

16:38

Erdogan a Putin, pronti a fare da osservatori in caso di accordo

 La Turchia è pronta a partecipare a un potenziale meccanismo di osservazione in Ucraina se Mosca e Kiev raggiungono un accordo su questo. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che oggi ha avuto una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, come riporta la Tass

16:37

Erdogan a Putin, pronti a ospitare un incontro Kiev-Mosca-Onu

Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan hanno avuto un colloquio telefonico per discutere della situazione in Ucraina. Lo rende noto l'ufficio del presidente turco, come riporta la Tass. La Turchia è pronta a organizzare un incontro tra la Russia, l'Ucraina e l'Onu a Istanbul, ha detto Erdogan a Putin.

16:26

Mosca, niente missili a medio raggio, bene decisione Usa

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev giudica "ragionevole" la decisione del presidente Usa Joe Biden di non fornire all'Ucraina missili a medio raggio in grado di raggiungere la Russia. Lo riporta la Tass. In caso di attacchi alle sue città, la Russia, aggiunge Medvedev, colpirebbe i centri "decisionali criminali", alcuni dei quali sono "ben lontani da Kiev". (ANSA).

16:24

Biden, Usa non invieranno missili a medio raggio

Gli Usa non invieranno a Kiev sistemi missilistici (a medio raggio) che possano raggiungere il territorio russo: lo ha detto il presidente Joe Biden.

16:23

Le mogli dell'Azovstal fondano il Consiglio donne d'Acciaio

Da più di dieci giorni non hanno notizie dei loro cari. Le mogli e le sorelle dei combattenti ucraini arrestati dalle truppe russe nelle acciaierie Azovstal di Mariupol hanno fondato il Consiglio delle Donne d'acciaio. L'iniziativa, presentata al Media Center di Kiev, mira ad accendere i riflettori sulle sorti dei propri uomini.

"Il principale ruolo del Consiglio è quello di identificare e riportare a casa tutti gli uomini scomparsi o arrestati", spiega a margine Olena Chornobay, 34 anni, moglie di un soldato del distaccamento della frontiera di Donetsk. "E vogliamo che venga applicata la Convenzione di Ginevra".

Attualmente non sanno in che condizioni sono i propri mariti e fratelli. "Vogliamo che i rappresentanti della Croce Rossa siano presenti in ogni sito in cui i prigionieri sono stati portati", aggiunge Olena. Accanto a lei c'è Nataliia Zarytska, 36 anni. "Mio marito ne ha 31 ma sembra che ne abbia 100. Ha perso più di 20 kg, ho le foto che lo provano", racconta mostrando le immagini dal proprio cellulare.

14:55

Sindaco Mariupol, il numero dei morti supererà 22'000

Il bilancio degli attacchi russi di Mariupol, giunto finora a 22'000 vittime, potrebbe aumentare in modo significativo: lo afferma il sindaco della cittadina, Vadym Boychenko, sul canale Telegram del Consiglio Comunale, precisando che stanno emergendo nuove sepolture di massa.

"Da metà aprile, gli occupanti hanno seppellito almeno 16'000 residenti di Mariupol in fosse comuni vicino ai villaggi di Stary Krym, Mangush e Vynohradne - ricorda - e altre 5000 persone e più sono state sepolte dai servizi di pubblica utilità entro la metà di marzo". È invece di questo mese di maggio la scoperta di nuove fosse comuni.

14:42

Giornalista francese ucciso a Severodonetsk

Un giornalista francese è stato ucciso dopo che un'auto è stata colpita vicino a Severodonetsk. Lo ha dichiarato il governatore regionale di Lugansk, Serhiy Gaidai, come riporta il Guardian. "Oggi il nostro veicolo blindato di evacuazione - ha detto Gaidai - stava andando a prelevare 10 persone dalla zona ed è finito sotto il fuoco nemico. Le schegge delle granate hanno perforato la corazza dell'auto, una ferita mortale al collo è stata ricevuta da un giornalista francese accreditato che stava realizzando un servizio sull'evacuazione, un poliziotto di pattuglia è stato salvato da un elmetto"

14:28

La Danimarca contro Gazprom: non pagheremo il gas in rubli 

La società energetica danese Orsted annuncia che rifiuterà di pagare il gas russo in rubli e si prepara all'interruzione del flusso dalla Russia.

"Gazprom Export continua a chiedere che Orsted paghi le forniture di gas in rubli. Non abbiamo alcun obbligo legale ai sensi del contratto e abbiamo ripetutamente informato Gazprom che non lo faremo. Il termine del pagamento è il 31 maggio e Orsted continuerà a pagare in euro", scrive la compagnia in una nota.

"Esiste il rischio che Gazprom smetta di fornire gas a Orsted", ma la società - si precisa nella lettera - "si sta preparando a questo scenario" insieme alle autorità danesi.

14:27

Fonti Ue, verso l'embargo al petrolio russo via mare

In merito al sesto pacchetto di sanzioni il Consiglio europeo oggi punterà "a raggiungere un'intesa politica sull'embargo al petrolio". E' quanto spiegano fonti europee sottolineando come l'embargo andrà a colpire oltre i 2/3 del greggio esportato dalla Russia, ovvero tutto quello in arrivo in Ue via mare. Alcune "eccezioni temporanee saranno garantite" ad alcune stati membri e il Consiglio Ue tornerà a discutere di queste eccezioni "il prima possibile", spiegano le stesse fonti riferendosi alle importazioni via oleodotti.

13:52

Kiev, la Russia ha rubato quasi mezzo milione di tonnellate di grano

La Russia ha rubato all'Ucraina, esportandolo poi illegalmente per conto proprio, quasi mezzo milione di tonnellate di grano. Lo ha annunciato il viceministro per le politiche agrarie e l'alimentazione Taras Vysotskyi, come riferisce un corrispondente di Ukrinform.

"Ci sono prove da tutte le regioni temporaneamente occupate: Cherson, Zaporizhia, Luhansk, Donetsk e Kharkiv. Il carico viene portato in Russia, principalmente da Kharkiv, Donetsk, Lugansk o attraverso la Crimea", ha detto Vysotskyi. Gli invasori inizialmente hanno cercato di vendere grano rubato in Egitto e Libano, che però non hanno accettato di acquistare.
 
 

13:34

 Kiev, bombardamenti russi senza sosta nel Donetsk

"I bombardamenti russi lungo la linea del fronte a Donetsk non si fermano", secondo l'aggiornamento dell'amministrazione militare regionale riportato dalla Cnn.

Tre civili sono stati uccisi e molti altri sono stati feriti durante i duri combattimenti di ieri nella regione orientale: le forze russe hanno bombardato le aree a nord della città di Donetsk con armi leggere, carri armati, artiglieria, mortai e razzi MLRS Grad. Sono stati danneggiati circa 24 edifici, tra cui 20 palazzi residenziali, una stazione elettrica e un centro commerciale.

Questa mattina i bombardamenti hanno colpito le aree a sud-ovest della città. La fornitura di acqua ed elettricità è stata parzialmente ripristinata nella regione, ma al momento non c'è fornitura di gas, ha aggiunto il comunicato.

"La situazione è tesa. I bombardamenti lungo la linea del fronte non si fermano", ha spiegato in un aggiornamento separato il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. "I punti più caldi sono Avdiivka, Toretsk e Lyman. Lì continuano le ostilità attive. Il nemico bombarda costantemente Bakhmut e Soledar".

Kyrylenko ha detto che il percorso chiave da Bakhmut a Lysychansk è ancora sotto il controllo ucraino, ma i russi lo stanno "bombardando costantemente". "È la via principale per la fornitura di beni umanitari ed è importante per le evacuazioni", ha aggiunto.

13:33

Filorussi, 5 civili uccisi in attacchi ucraini a Donetsk

"A seguito dei bombardamenti delle Forze armate ucraine a Donetsk cinque persone sono state uccise e 16 ferite. Tra i morti c'è un ragazzo di 13 anni", scrive su Telegram il quartier generale della difesa territoriale filorussa della Repubblica popolare di Donetsk, riportato da Ria Novosti.

Secondo il sindaco della città, Aleksey Kulemzin, le forze armate ucraine hanno sparato tra l'altro contro due scuole e una palestra.

Kulemzin ha aggiunto che "a seguito del bombardamento del distretto di Budyonnovsky lungo Dinamicnaya Street, due ragazze di 14 anni sono rimaste ferite", una di loro è morta, la seconda è stata portata in ospedale.

13:17

Forte esplosione nel centro di Melitopol

Una forte esplosione è stata sentita questa mattina nel centro della città ucraina orientale di Melitopol, controllata dai russi. La deflagrazione è stata causata da un'autobomba, secondo quanto afferma Mosca, che accusa l'Ucraina.

"E' stato un cinico atto di terrorismo del regime di Kiev: un atto destinato a terrorizzare gli abitanti della nostra città. Un atto diretto contro i civili", accusa la sindaca di Melitopol, Galina Danilthenko, dell'amministrazione filorussa instaurata dalle forze di Mosca, che ha detto che i feriti nell'attentato sono dei "giovani volontari che portavano aiuto umanitario".

Secondo Daniltchenko, "il regime ucraino non si arrende all'idea che gli abitanti di Melitopol non vogliono avere più niente a che fare con il potere di Kiev, che vogliono vivere una nuova vita, una vita pacifica".

12:40

Bloccato sito del centro per diritti umani Memorial

Roskomnadzor, l'agenzia statale russa che controlla le telecomunicazioni, ha bloccato l'accesso al sito web del centro per la difesa dei diritti umani Memorial: lo riporta l'agenzia Interfax, secondo cui i dati di Roskomnadzor indicano che l'accesso al sito internet memohrc.org in Russia risulta bloccato per un ordine della procura generale russa del 28 maggio.

Le autorità russe stanno inasprendo la repressione contro ogni forma di dissenso. Lo scorso dicembre, la Corte suprema della Russia ha ordinato lo scioglimento di Memorial. L'ong fu fondata negli anni della perestrojka dal Nobel per la Pace Andrei Sakharov e da altri dissidenti sovietici e da più di trent'anni si occupa di difesa dei diritti umani e dei diritti civili e di ricerche sulla repressione stalinista, anche ricordando le tantissime vittime del regime sovietico.

12:09

 Kiev, controffensiva a Kherson, sfondata linea difesa russa

Nella città portuale del Sud del Paese, Kherson, l'esercito ucraino afferma di aver lanciato una controffensiva nel tentativo di recuperare le terre conquistate dalla Russia, forse preannunciando una nuova fase dei combattimenti.

"Kherson resiste, siamo vicini", ha twittato lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, citato dalla Bbc. Kherson è stata la prima grande area a cadere dopo l'invasione delle forze russe a febbraio. Il quartier generale militare ucraino ha affermato in un comunicato che le sue forze hanno sfondato una linea di difesa russa spingendola in un terreno meno favorevole e minacciano le vie di rifornimento della Russia sui ponti sul fiume Dnipro.

12:06

Mosca, più truppe e armi a Kursk, al confine con l'Ucraina

Il Ministero della Difesa russo ha inviato più unità e armamenti nella Regione di Kursk, al confine con l'Ucraina, per rafforzare la sicurezza, ha dichiarato il governatore regionale Roman Starovoit citato dalla Tass.

"Considerando la situazione che si sta verificando nelle zone di confine della Regione di Kursk, il ministero della Difesa, su indicazione del ministro della Difesa, ha preso misure supplementari e ha inviato un gran numero di militari nella regione. Sono arrivati e continuano ad arrivare nella regione ulteriori armamenti rappresentati da cannoni di artiglieria e lanciarazzi. Tutte queste misure hanno lo scopo di rendere sicuro il lavoro pacifico e creativo dei residenti della Regione di Kursk e di garantire la loro sicurezza di vita e di salute", ha detto il governatore.

12:06

'La Russia non rischia il default'

"Non ci sono ragioni oggettive per un default della Russia in questa situazione. Ci sono i soldi e c'è la disponibilità a pagare, sia in rubli che in un modo più conveniente per i detentori di obbligazioni", ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia russa Interfax.

I giornalisti hanno chiesto a Peskov se i detentori occidentali di eurobond russi accetteranno il nuovo sistema di pagamento, che assomiglia a quello del gas, o se preferiranno dichiarare un default alla scadenza: il ministero delle Finanze russo manterrà i rispettivi contatti - ha dichiarato Peskov - tutto dipenderà da questi contatti.

11:08

Dopo due mesi 'parte la prima nave cargo da Mariupol'

La prima nave da carico lascerà oggi il porto di Mariupol dopo due mesi di blocco. Lo riferisce il canale televisivo Rossiya-24 citato dall'agenzia russa Interfax.

"Oggi, finalmente, partirà la prima nave da carico dopo due mesi. Le autorità sono in difficoltà, poiché i combattenti dei battaglioni nazionalisti in ritirata hanno praticamente raso al suolo l'infrastruttura con il fuoco dei lanciagranate", ha detto un corrispondente del canale. "Il ripristino di tutte le infrastrutture portuali è l'obiettivo primario per ora", ha aggiunto.

10:39

Borrell: ‘Previsto per oggi l’accordo sull’embargo del petrolio’

L’Alto rappresentante Ue per la politica estera non pensa che ci sarà un veto dell’Ungheria

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09:54

'Nuova unità del battaglione Azov costituita a Kharkiv'

Una nuova unità del battaglione Azov è stata costituita nella città ucraina orientale di Kharkiv. Lo ha annunciato su Telegram il comandante Kraken Konstantin Nemichev, riportato da Unian.

"Oggi, l'unità Azov Sso Kharkiv è stata ufficialmente costituita nella città. Questa è un'altra delle nostre unità di combattimento che opererà nella regione di Kharkiv e libererà la nostra terra dagli occupanti", ha scritto Nemichev indicando che il comandante della nuova unità è Anatoliy Sydorenko.

09:43

Forte esplosione nel centro di Melitopol

Una forte esplosione è stata sentita questa mattina nel centro della città ucraina orientale di Melitopol, il fumo nero si è diffuso nella zona. Lo ha riferito Vladimir Rogov, membro del consiglio principale dell'amministrazione militare-civile della regione di Zaporizhzhia, citato dall'agenzia russa Ria Novosti.

Rogov ha sostenuto che dietro l'esplosione c'è un gruppo ucraino di sabotaggio. A sua volta, una fonte dell'amministrazione di Melitopol ha detto che un'auto è esplosa, parcheggiata vicino a uno degli edifici del municipio. Ha aggiunto che due persone sono in ospedale.

09:33

'Esportato in Russia grano proveniente dalla regione di Kherson'

La regione di Kherson ha iniziato a esportare in Russia il grano dell'ultimo raccolto, ha detto alla Tass Kirill Stremousov, vice capo dell'amministrazione militare-civile della regione ucraina attualmente amministrata dalla Russia.

"Qui c'è molto grano e spazio per nuovi raccolti, - ha detto -. Ne hanno esportato una parte dopo un accordo con gli acquirenti dalla Russia".

Sarebbero in corso anche trattative sulle consegne di semi di girasole per la produzione di olio negli stabilimenti locali e russi, ha aggiunto Stremousov. Ha anche affermato che la regione sta già programmando i raccolti invernali e che "i lavori dovrebbero iniziare il 20 giugno".

09:28

Lavrov smentisce: 'Putin non è malato'

Ieri il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha smentito le voci che affermano che il presidente Vladimir Putin sia malato. Ha assicurato che non presenta alcun sintomo.

La salute del Presidente Putin e la sua vita privata sono argomenti tabù in Russia, quasi mai menzionati in pubblico, ma in risposta a una domanda del canale televisivo francese Tf1, Lavrov ha dichiarato: "Non credo che chiunque sia sano di mente possa vedere in questa persona (Putin) alcun segno di malattia o di malessere".

Lavrov ha sottolineato che Vladimir Putin, che compirà 70 anni a ottobre, appare in pubblico "ogni giorno". "Potete vederlo sullo schermo, leggere o ascoltare i suoi discorsi", ha aggiunto. "Lascio che coloro che diffondono queste voci se la sbrighino con la loro coscienza, nonostante le occasioni quotidiane che hanno per verificare come stanno le cose.

09:16

'Forze russe avanzano nel centro di Severodonetsk'

Le forze russe sono avanzate verso il centro della città dell'Ucraina orientale di Severodonetsk: "I russi stanno avanzando verso il centro della città. I combattimenti continuano, la situazione è molto difficile". Lo rende noto su Telegram Sergei Gaidai, capo della regione di Lugansk.

Gaidai aggiunge che i "soldati russi uccisi non vengono portati via, l'odore di decomposizione ha riempito la zona".

08:49
07:55

Lavrov: 'La priorità assoluta è liberare Donetsk e Lugansk dall'esercito ucraino'

"La nostra priorità assoluta è la liberazione delle regioni di Donetsk e Lugansk, che ora sono riconosciute dalla Federazione Russa come Stati indipendenti. Il nostro obiettivo è ovviamente spingere l'esercito e i battaglioni ucraini fuori da queste regioni", ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un'intervista all'emittente francese Tfi, citato dalla Cnn. Alla domanda se la Russia intende annettere i territori del Donbass, Lavrov ha risposto: "Non si tratta di annessione. Si tratta di un'operazione militare richiesta dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk".

07:51

Russia: 'Le porte per il dialogo non sono chiuse'

La Russia non crede che le porte per la ripresa del dialogo con l'Occidente siano chiuse. Lo dice il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov in un'intervista con la tv francese Tf1 citato dalla Tass. Il presidente Vladimir Putin, aggiunge Lavrov, non rifiuta mai contatti con colleghi stranieri.

Secondo Lavrov l'Occidente aveva pianificato da tempo le sanzioni contro la Russia. Sulle espulsioni di diplomatici, "noi non abbiamo espulso nessuno - spiega Lavrov - Queste sanzioni, che sono più che altro un'isteria, direi un'agonia, sono partite dall'Occidente. La velocità cui sono state imposte e il loro obiettivo provano che non sono state inventate dall'oggi al domani. Erano pianificate da parecchio tempo ed è improbabile che verranno cancellate".

A suo dire la Nato non consentirà all'Unione europea di decidere dove e come utilizzare le sue forze armate: "hanno inventato una 'bussola strategica' per dare una dimensione militare all'Unione europea", afferma il ministro. "È improbabile che risulti utile perché in ogni caso l'Unione europea militarizzata è già considerata dall'Alleanza Atlantica come un supplemento della Nato più che un'entità indipendente che decida da sé quando e come utilizzare le sue forze armate. Sono convinto che all'Unione europea non verrà consentito di farlo".

Nell'intervista Lavrov sostiene poi che "il futuro dei territori dell'Ucraina dove la Russia sta conducendo la sua operazione militare speciale dovrebbe essere deciso dai loro cittadini". "Non credo che saranno felici di essere di nuovo governati dal regime neonazista che ha rivelato la sua natura totalmente russofoba. Tocca ai cittadini stessi decidere", aggiunge.

07:39
07:31

Zelensky a Kharkiv, "orgoglioso di chi ci sta difendendo"

"Provo un orgoglio sconfinato per i nostri difensori. Ogni giorno, rischiando la vita, combattono per la libertà per l'Ucraina. Grazie a ciascuno di voi per il vostro servizio!". Lo ha postato su Facebook il presidente ucraino Vlodymir Zelensky da Kharkiv, dove ha visitato le forze di difesa del paese.

È la prima volta dall'inizio dell'invasione russa che il presidente ucraino si reca nell'est.

Zelensky a Kharkiv, “orgoglioso di chi ci sta difendendo”

È la prima volta dall’inizio dell’invasione russa che il presidente ucraino si reca nell’est. Segui il live de LaRegione

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