Estero

Bambini armati nel video della convention Nra

A Houston in Texas parla fra le proteste il ceo della potente lobby, che replica a Biden sull’ipotesi di abolire il secondo emendamento

27 maggio 2022
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Famiglie sorridenti in un negozio di armi, ragazzi e bambini che imbracciano fucili semiautomatici, mitragliatrici e pistole sugli scaffali come fossero frutta e verdure. Sono le immagini mostrate nel video d’apertura della convention a Houston, in Texas, della National Rifle Association of America (Nra), la maggiore organizzazione attiva negli Usa a favore dei detentori di armi da fuoco. E questo a soli tre giorni dalla strage consumatasi nella scuola elementare di Uvalde, a sole quatto ore d’auto da Houston, dove sono morte 21 persone. Nel video, presumibilmente girato prima della strage, parla il ceo della potente lobby delle armi, Wayne LaPierre, che ripercorre la storia della Nra, fondata nel 1871, e invita tutti a partecipare all’evento per vedere "migliaia di armi".

Ma non tutti la pensano come la Nra e LaPierre. Manifestanti che protestano contro la violenza armata continuano infatti ad arrivare fuori dalla convention dov’è atteso l’intervento dell’ex presidente Donald Trump. Tanti i familiari di persone che sono state uccise dalle armi, tra le quali molte madri che hanno dovuto seppellire i loro figli. Alla protesta c’è anche il candidato democratico al posto di governatore in Texas, Beto O’Rourke, che ha fatto un breve intervento ricordando le vittime delle stragi di Uvalde, Sandy Hook e Parkland.

Il diritto di difendersi secondo LaPierre

Dal canto suo LaPierre, nel tentativo di calmare le acque, aprendo la convention e ricordando la strage di Uvalde ha detto che "tutti i membri della Nra piangono i morti di un mostro criminale che ha causato un dolore inimmaginabile". I molti presenti hanno quindi osservato un minuto di silenzio per le vittime della strage. Poi però l’affondo: "Abolire il secondo emendamento non è la risposta, le proposte di Biden sul controllo delle armi limitano il diritto umano fondamentale degli americani di autodifendersi". Il presidente Usa durante il dibattito scatenatosi negli ultimi giorni aveva detto che il "secondo emendamento non è assoluto". LaPierre non la pensa così: "Eliminare il diritto all’autodifesa non è la risposta. Il governo federale non può legiferare contro il male.

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