Estero

Mascherine e green pass, da oggi in Italia si cambia

Primo maggio anche all’insegna di novità nella lotta alla pandemia nella vicina Penisola. Eccole nel dettaglio

Novità a Torino e altrove
(Keystone)
1 maggio 2022
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Primo maggio quest’anno in Italia non fa rima solo con Festa del lavoro. È infatti la data in cui vengono a cadere parte delle restrizioni residue legate alla pandemia di coronavirus.

Ecco, nel dettaglio cosa cambia (e cosa non cambia) da oggi nella Penisola

  • Lavoro – Nei luoghi di lavoro, pubblici e privati, non è stato prorogato l’obbligo di utilizzo delle mascherine: sono solo raccomandate. Tuttavia i datori di lavoro, nel settore privato, se ritenuto opportuno, potranno decidere di mantenere i protocolli vigenti che prevedono l’obbligatorietà di questi dispositivi di protezione. Per quanto riguarda gli uffici pubblici, l’uso delle mascherine Ffp2 è raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con persone ‘fragili’", negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti.
  • Teatri, cinema, locali intrattenimento – Nessun allentamento. A chiunque voglia recarsi in uno di questi luoghi, sarà richiesta la Ffp2. L’ordinanza specifica che l’obbligo vale anche per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale da concerto, locali di musica dal vivo e altri luoghi assimilati.
  • Sport – In questo caso, si distingue tra eventi che si svolgono al chiuso o all’aperto. Il nuovo provvedimento prevede l’obbligo di indossare la mascherina (Ffp2) solo nel primo caso, ma il dispositivo di protezione resta raccomandato nel secondo, soprattutto in caso di assembramenti.
  • Bar e ristoranti, negozi e centri commerciali, parrucchieri – Qui la mascherina da oggi non è più obbligatoria. Così come dal barbiere, dal parrucchiere, dall’estetista e in uffici pubblici, banche, poste, musei, discoteche. Ma trattandosi di luoghi al chiuso ‘pubblici’ o ‘aperti al pubblico’ l’utilizzo è raccomandato.
  • Scuola – Qui l’obbligo resta sino alla fine dell’anno scolastico.
  • Chiesa – La presidenza della Conferenza episcopale italiana in una lettera ai Vescovi italiani, da oggi fino al 15 giugno, raccomanda comunque ai fedeli di continuare a utilizzare la mascherina a messa. "L’andamento dei contagi – rimarca la Cei – risulta costante da qualche settimana e tale dato porta a confermare le indicazioni della presidenza contenute nella comunicazione dello scorso 25 marzo facendo tuttavia presente che l’uso delle mascherine resta, a rigore, raccomandato in tutte le attività che prevedono la partecipazione di persone in spazi al chiuso come le celebrazioni e le catechesi, mentre resta obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per gli eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali". A partire da oggi, inoltre, non è più necessario il green pass per le attività organizzate dalle Parrocchie. Allo stesso tempo, non è necessario il green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro dei lavoratori e dei volontari che collaborano.
  • Strutture sanitarie – In questo caso l’obbligo vale per tutti – lavoratori, utenti e visitatori –, ma si parla genericamente di dispositivi di protezione. La misura non riguarda solo gli ospedali ma anche le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese quelle di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (Rsa), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.

Green pass

Il decreto Covid del 17 marzo stabilisce inoltre da oggi, 1º maggio, l’eliminazione del green pass per l’accesso al luogo di lavoro. Eliminazione del green pass da oggi anche per bar e ristoranti anche al chiuso, mense e catering continuativo, accesso degli spettatori a spettacoli al chiuso (cinema, teatri) e a eventi sportivi, studenti universitari, centri benessere, attività sportive al chiuso e spogliatoi, convegni e congressi, corsi di formazione, centri culturali, sociali e ricreativi al chiuso, concorsi pubblici, sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari, feste al chiuso e discoteche, mezzi di trasporto.

Fino al 31 dicembre resta però l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle Rsa; fino alla stessa data rimane obbligatorio il green pass per visitatori in Rsa, hospice e reparti di degenza degli ospedali. Per le forze dell’ordine, le forze armate, il personale della scuola e delle università, ma anche gli over 50 l’obbligo vaccinale resta in vigore fino al 15 giugno.

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