Il Consiglio d’Europa chiede ai governi di correre ai ripari: ‘Servono leggi per fermare la crescente esposizione di minori alla pornografia’
È di soli undici anni l’età in media in cui un minore entra per la prima volta in contatto con la pornografia. A suonare l’allarme, in un rapporto votato all’unanimità, è l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa che chiede ai governi di introdurre per legge misure per fermare "la crescente l’esposizione dei minori alla pornografia", che crea enormi problemi psicologici e anche fisici.
"Questo tema è urgente ed estremamente attuale – afferma Marta Grande (Movimento 5 Stelle) –. L’esposizione dei minori ai contenuti pornografici avrà effetti devastanti sul futuro delle nostre società, perché si creano messaggi stereotipati e devianti sulle relazioni interpersonali e sentimentali".
Tra le misure che l’assemblea chiede ai Paesi di adottare c’è l’obbligo per i siti di avere sistemi per la verifica dell’età dell’utente, che quindi impediscano ai minori di accedere a determinati contenuti.
Strasburgo specifica che questi sistemi di verifica dell’età devono essere forniti da società terze che devono essere "certificate", anche per garantire il rispetto alla privacy e la protezione dei dati dei minori.