Keystone

Mosca annuncia la presa di Mariupol

Il ministero della Difesa russo ha annunciato che il porto marittimo ‘è stato liberato dai militari nazisti’. Segui il live de laRegione

Joe Biden accusa di "genocidio" Vladimir Putin, e poco ore dopo aver parlato in Iowa di "un dittatore che dichiara guerra e commette un genocidio" dall’altra parte del mondo", sottolinea che il riferimento al presidente russo era del tutto voluto. "Lasceremo agli avvocati decidere come qualificarlo a livello internazionale - ha detto il presidente americano - ma di sicuro è quello che sembra a me". Immediato il plauso di Zelensky: "Parole vere da un vero leader".

Intanto, secondo la Cnn, gli Stati Uniti si apprestano ad annunciare altre centinaia di milioni di dollari in assistenza militare all’Ucraina: circa 700, che porterebbero a 3 miliardi i fondi stanziati per Kiev dall’elezione di Biden.

Il presidente ucraino interviene anche sulla cattura dell’oligarca Viktor Medvedchuk avvenuta da parte degli 007 ucraini. Il fedelissimo di Putin potrebbe essere riconsegnato alla Russia - propone Zelensky - in cambio del rilascio degli uomini e delle donne ucraini detenuti dai russi.

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22:32

Gli Stati Uniti valutano nuove sanzioni contro Putin e altri

“Continuiamo a considerare nuove sanzioni contro Putin e altri personaggi in Russia”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa. Di eventuali nuove misure hanno parlato in un colloquio telefonico il presidente Joe Biden e quello ucraino Volodymyr Zelensky.

21:58

Trattative per liberare 169 soldati catturati a Chernobyl

“Sono in corso trattative” per un possibile scambio di prigionieri con la Russia per liberare i 169 militari della Guardia nazionale ucraina che sono stati catturati quando le forze russe avevano preso il controllo della centrale nucleare di Chernobyl, poi abbandonata. Lo ha riferito il ministro dell'Interno di Kiev, Denys Monastyrsky, citato dall'Ukrainska Pravda.

“Oggi, secondo le nostre informazioni, alcuni di loro si trovano nella Repubblica di Bielorussia, altri in Russia”, ha aggiunto il ministro ucraino, spiegando tuttavia che questo scambio non appare imminente ma bisognerà probabilmente attendere una de-escalation militare.

20:54

Biden annuncia 800 milioni di nuove armi a Kiev

Il presidente Joe Biden ha annunciato in una telefonata al presidente Volodymyr Zelensky l'invio di altri 800 milioni di dollari di nuove armi. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota.

Questo nuovo pacchetto di armi, ha precisato Biden, “conterrà molti dei sistemi altamente efficaci che abbiamo già fornito e altri nuovi studiati per rispondere al più ampio attacco che la Russia lancerà nell'Ucraina orientale. Questi nuovi sistemi includono artiglieria e mezzi corazzati per il trasporto di soldati”. Il presidente ha annunciato anche l'invio d nuovi elicotteri.

Inoltre gli Stati Uniti continuano a facilitare il trasferimento di armi significative dai nostri alleati e partner in tutto il mondo. “La fornitura costante di armi che gli Stati Uniti, i loro alleati e partner hanno fornito all'Ucraina è stata fondamentale per sostenere la sua lotta contro l'invasione russa. Ha contribuito a garantire che Putin abbia fallito nel suo obiettivo di conquistare e controllare l'Ucraina”, ha detto il presidente.

“Non possiamo mollare ora. Come ho assicurato al presidente Zelensky, il popolo americano continuerà a stare a fianco del coraggioso popolo ucraino nella sua lotta per la libertà”, ha sottolineato Biden.

20:30
KeystoneIl porto marittimo di Mariupol
20:28

Mosca, ‘liberato il porto di Mariupol’

Mosca ha annunciato di aver preso il controllo del porto di Mariupol. "Il porto marittimo commerciale è stato completamente liberato dai militanti nazisti del reggimento Azov", ha comunicato il portavoce del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov, secondo quanto riporta la Tass.

Aggiungendo che "tutti gli ostaggi a bordo di navi sono stati rilasciati" e che "le restanti truppe ucraine e i combattenti di Azov in città sono circondati". Già nei giorni scorsi i separatisti filo-russi avevano annunciato la conquista del porto della città costiera, ma Kiev aveva smentito.

20:27

Biden annuncia 800 milioni di nuove armi a Kiev

Il presidente Joe Biden ha annunciato in una telefonata al presidente Volodymyr Zelensky l'invio di altri 800 milioni di dollari di nuove armi. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota.

20:20

Putin, aumenteremo le forniture di gas ad altri Paesi

Vladimir Putin ostenta sicurezza di fronte al progressivo stop dell'Occidente all'importazione di energia russa: "Possiamo vendere petrolio, gas e carbone in altre parti del mondo", assicura il leader del Cremlino, che ha in mente soprattutto i giganteschi mercati di India e Cina. E in questa guerra contro Mosca a colpi di sanzioni, secondo lo zar, la principale vittima è l'Ue, così dipendente dal suo gas: "Il rifiuto di cooperare – è la sua tesi – ha già colpito milioni di europei".

La stretta sull'acquisto dei combustibili fossili russi, da cui dipende circa il 20% dell'economia nazionale è lo strumento più aggressivo (oltre alla fornitura di armi a Kiev) fin qui utilizzato per ostacolare l'invasione dell'Ucraina. Stati Uniti e Gran Bretagna hanno bandito gas e petrolio russi, mentre l'Ue rinuncerà al carbone e, forse, anche al greggio. Putin tuttavia non ha battuto ciglio, perché non è disposto a rinunciare al primo obiettivo della sua campagna militare: il Donbass. E per compensare la perdita di entrate dall'energia, "abbiamo tutte le risorse e le opportunità per trovare rapidamente soluzioni alternative", ha assicurato il leader del Cremlino in una riunione del governo. La sua ricetta è "aumentare il consumo di petrolio, gas e carbone sul mercato interno e aumentare le forniture in altre parti del mondo".

Il principale interlocutore – e alleato – di Putin è la Cina, che non ha adottato sanzioni e non si è schierata contro Mosca all'Onu. Con la seconda potenza economica mondiale i russi hanno firmato una dichiarazione congiunta su una partnership strategica "senza limiti", dopo un 2021 che, sotto il profilo commerciale, ha visto l'interscambio salire ai massimi di sempre. Mentre adesso i russi, per sfuggire all'isolamento a causa della guerra in Ucraina, hanno offerto ai partner cinesi gas e petrolio a basso costo. Abbastanza da creare allarme a Washington, dove il segretario al Tesoro americano Janet Yellen ha messo in guardia Pechino: la posizione sulla Russia potrebbe nuocere alla sua "volontà di abbracciare un'ulteriore integrazione economica" con il resto del mondo.

Al di là delle tensioni tra Usa e Cina, comunque, il tentativo di Putin di riorientare le esportazioni di energia verso Oriente non appare così semplice. C'è ad esempio un problema di infrastrutture, concentrate verso l'Europa. L'Ispi ricorda che dalla Russia al Dragone c'è solo un gasdotto, Power of Siberia, che tra l'altro opera a meno della metà della sua capacità. A indicare che la domanda non è molto elevata. Mentre il secondo impianto che dovrebbe essere realizzato (dopo un'intesa sottoscritta da Xi e Putin alle Olimpiadi invernali) garantirebbe forniture soltanto nei prossimi anni. Anche modificare le rotte del petrolio sarebbe complicato, per problemi tecnici. E l'altro gigante a cui guarda Putin, l'India, non sembra interessato al greggio russo. Di una qualità che poco si adatta alle sue raffinerie.

In questa fase, quindi, l'unica cosa su cui può scommettere Mosca è che l'Ue non sia in grado, almeno nel breve periodo, di tagliare il gas russo. Da cui dipende per oltre il 40% del fabbisogno, tanto che il piano della presidente Ursula von der Leyen prevede uno stop totale all'import non prima del 2027. Anche sulle altre fonti i 27 procedono con molta cautela. Il bando del carbone russo scatterà tra quattro mesi, mentre per il greggio (il 36% dell'import complessivo dell'Ue) non c'è ancora un accordo unanime. E se ne riparlerà al Consiglio straordinario di fine maggio.

Nel frattempo il conto della guerra e delle sanzioni diventa sempre più salato, non solo per la Russia: inflazione alle stelle, caro-bollette e caro-benzina sono gli effetti che Putin ha ben in mente quando afferma che "milioni di europei e gli Stati Uniti sono già stati colpiti dal rifiuto di una normale cooperazione con Mosca e di una parte delle sue risorse energetiche". Mentre Joe Biden, proprio per contenere l'impennata dei prezzi, ha autorizzato lo sblocco di un milione di barili di petrolio al giorno dalle riserve strategiche.

19:31
Biden accusa Putin di genocidio, Macron frena

Joe Biden non molla la presa su Vladimir Putin. E dopo averlo etichettato come un “assassino” e un “dittatore“, accusandolo di "crimini di guerra”, alza ancora il tiro fino ad evocare il “genocidio”: "Vuole cancellare l’idea di essere ucraini”, le parole del presidente americano. Parole che pesano come macigni, anche sulle speranze di una futura soluzione del conflitto. E che non solo fanno infuriare Mosca e Pechino, ma rischiano di irritare gli alleati europei, allarmati da una possibile ulteriore escalation della crisi. “Bisogna stare attenti a quel che si dice“, il secco commento di Emmanuel Macron che invia un chiaro messaggio all’inquilino della Casa Bianca, anche a costo di attirarsi le critiche di Kiev.

Perché, spiega il presidente francese, se da una parte quella scatenata dalla Russia è "un’aggressione di brutalità inaudita, una follia”, dall’altra alzare sempre di più i toni “è di dubbia utilità”: "Sto guardando i fatti e voglio cercare il più possibile di continuare a essere in grado di fermare questa guerra e ricostruire la pace, quindi non sono sicuro che l’escalation di parole servirà alla causa”, il suo pensiero, probabilmente condiviso in altre capitali del Vecchio Continente. Meno che a Londra, dove Boris Johnson appare più in sintonia con Washington nel proseguire sulla linea dura sul fronte delle sanzioni a Mosca e della fornitura di armi a Kiev. Così, nonostante le critiche, Biden incassa le lodi del presidente ucraino Voldymyr Zelensky e tira dritto per la sua strada con la strategia volta sempre più a criminalizzare il leader del Cremlino, di cui qualche settimana fa è arrivato a chiedere la cacciata. “Sì, ho parlato di genocidio perché è sempre più chiaro quello che Putin sta cercando di fare“, ha affermato il presidente americano nelle ore in cui su più fronti si sta lavorando per cercare di raccogliere le prove delle atrocità commesse dai russi, con le fosse comuni di Bucha e di tanti altri villaggi ucraini e la conferma dei forni crematori mobili utilizzati a Mariupol per bruciare i cadaveri dei civili uccisi e far sparire ogni traccia dei massacri compiuti.

Mentre il procuratore della Corte penale internazionale parla dell’Ucraina come di "una scena del crimine”. "Lasceremo agli avvocati decidere come qualificare il tutto a livello internazionale, ma di sicuro un genocidio è quello che sembra a me”, ha insistito Biden. Che non si limita all’offensiva personale contro Putin ma vara un nuovo consistente pacchetto di aiuti militari a favore di Kiev, compreso l’invio di artiglieria pesante. La denuncia di genocidio brucia a Mosca e la replica non si è fatta attendere: “E’ inaccettabile che Biden lanci simili accuse al presidente Putin“, ha risposto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, “soprattutto perché provengono dal presidente degli Stati Uniti, un Paese le cui azioni nella storia recente sono ben note. Siamo di fronte a inaccettabili tentativi di distorcere la realtà”, ha aggiunto. Mentre l’ambasciata russa a Washington ha invitato l’amministrazione Usa a "smettere di fare disinformazione” sul presunto uso di armi chimiche da parte delle forze russe: "Le abbiamo finite di distruggere nel 2017”.

E a spalleggiare Mosca scende in campo ancora una volta Pechino, che accusa la Casa Bianca di “alimentare le tensioni“, mentre "ogni sforzo internazionale dovrebbe spingere alla soluzione della crisi”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian. Ma da Washington è il segretario al Tesoro americano a fare pressing perché il Dragone usi tutta la sua influenza per fermare Mosca: "L’atteggiamento del mondo verso la Cina e la sua volontà di abbracciare un’ulteriore integrazione economica dipenderà da come Pechino risponderà alla richiesta di un’azione decisa sulla Russia”.

19:25

Mosca minaccia di colpire i centri di comando a Kiev

La Russia colpirà i centri di comando dell'Ucraina, anche a Kiev, se l'esercito ucraino continuerà nei suoi tentativi di attaccare strutture in Russia. L'avvertimento è arrivato dal ministero della Difesa di Mosca, secondo quanto riporta Interfax.
 
 

19:08
Finlandia e Svezia nella Nato, ‘non finiremo come Kiev’Finlandia e Svezia non vogliono fare la fine di Kiev e per questo il pressing per entrare nella Nato si fa sempre più forte. L’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca ha accelerato le mosse di Helsinki e Stoccolma, preoccupate per l’alta tensione con la vicina Russia. E oggi, in una conferenza stampa congiunta, le premier dei due Paesi scandinavi - partner ma non membri dell’Alleanza - hanno annunciato in maniera decisa che l’adesione è sempre più probabile. Per tutta risposta, Mosca ha inviato mezzi militari e uomini al confine con la Finlandia in una sorta di sinistro monito. Ad aumentare la tensione con la Russia sono state le dichiarazioni della premier finlandese Sanna Marin che ha annunciato che il suo Paese - che condivide un confine di quasi 1.300 chilometri con Mosca - deciderà se candidarsi all’entrata nella Nato “entro poche settimane”. “Penso che accadrà abbastanza rapidamente", ha fatto sapere la leader socialdemocratica, sottolineando di voler evitare che accada in Finlandia quanto successo in Ucraina. Mentre la collega svedese Magdalena Andersson ha sottolineato che per quanto riguarda Stoccolma "ci sono argomenti da analizzare con molta attenzione. Bisogna soppesare tutti i pro e i contro. Allo stesso tempo, non vedo alcun motivo per rinviare la decisione. Avremo le elezioni a settembre e dobbiamo anche essere in grado di concentrarci su questo”. In attesa del dibattito in Parlamento la prossima settimana, il governo di Helsinki ha pubblicato un Libro bianco commissionato dopo l’attacco all’Ucraina e dove si sottolinea che “senza l’adesione alla Nato, la Finlandia non gode di garanzie di sicurezza, nonostante sia un partner dell’Alleanza". Il rapporto insiste sul fatto che solo i membri dell’organizzazione beneficiano dell’ombrello di difesa collettiva del famoso articolo 5. L’adesione alla Nato fornirebbe quindi una deterrenza "significativamente maggiore” contro un attacco alla Finlandia, afferma il documento. “La Russia è il nostro vicino. Abbiamo un lungo confine con loro e vediamo come si comportano in Ucraina adesso. È una guerra in Europa che non volevamo accadesse, ma ora purtroppo è così. Pertanto, dobbiamo ovviamente porci la domanda su come possiamo fare in Finlandia per evitarlo”, ha proseguito la premier Marin. “La differenza tra essere un partner ed essere un membro è molto chiara. Non c’è altro modo per avere garanzie di sicurezza che nell’ambito della difesa e deterrenza comuni garantite dall’articolo 5”, ha aggiunto. Un vertice Nato è previsto per il 29 e 30 giugno a Madrid e la maggior parte degli analisti prevede l’annuncio di una candidatura finlandese in quella sede. Il sostegno all’adesione, che per decenni in Finlandia si era aggirato intorno al 20-25%, è quasi triplicato, superando il 60 o addirittura il 70%. Anche in Parlamento sta emergendo una netta maggioranza. Tra i deputati che hanno già reso nota la loro posizione, circa 100 su 200 sono favorevoli e solo 12 sono contrari, secondo i media finlandesi. Allo stesso tempo, Helsinki ha moltiplicato i contatti con la maggior parte dei 30 membri della Nato. Anche la Svezia punta ad aderire all’Alleanza e secondo alcune fonti, riferite dal quotidiano svedese Svenska Dagbladet, l’obiettivo è di entrarci proprio a giugno di quest’anno, in concomitanza con il summit di Madrid. Mosca aveva già messo in guardia Stoccolma ed Helsinki, avvertendo che l’adesione avrebbe avuto “conseguenze politiche e militari”. Oggi veicoli militari russi sono stati avvistati vicino al confine con la Finlandia: un filmato mostra lo spostamento di uomini e attrezzature militari, compresi sistemi di difesa costiera, in quello che sembra un chiaro monito del Cremlino.
16:48

Media, le nuove armi Usa a Kiev includono artiglieria pesante

Nel nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina, che l'amministrazione Biden si appresta ad annunciare, ci saranno anche sistemi di artiglieria pesante da terra come gli obici, armi che possono colpire fino a 70 km di distanza. Lo riferisce alla Reuters una fonte del Congresso americano.

15:54

Check point russo attaccato al confine nella regione di Kursk

Un check point al confine nel distretto di Korenevo, nella regione russa di Kursk, è stato attaccato dall'Ucraina con armi leggere. Lo ha detto l'amministrazione del distretto in una dichiarazione sul suo sito web citato da Interfax. "Le guardie di frontiera russe sono intervenute, non ci sono né vittime né danni da parte nostra".

15:34

Berna sanziona ancora Mosca e Minsk: stop all’import di carbone

Il Consiglio federale si adegua al quinto pacchetto dell’Ue. Interessate anche le figlie di Putin. Stop all’import anche di cemento, legno e vodka

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14:36
14:08

Immagini dai satelliti, la Russia ammassa truppe a est

La Russia sta nuovamente ammassando truppe al confine orientale ucraino: lo riferisce il "Guardian" citando le immagini satellitari del fine settimana fornite da Maxar Technologies.

Un convoglio di mezzi corazzati e camion si staglia su un'autostrada nei pressi del villaggio di Vilkhuvatka, vicino Kharkiv, mentre un altro convoglio si scorge a Bilokurakyne, nella regione di Lugansk.

Altre immagini mostrano aree di dispiegamento e attrezzature con alcuni veicoli che hanno la sigla Z nella base aerea di Kherson, nel sud

14:01

Procuratore CPI, l'Ucraina è una scena del crimine

"L'Ucraina è una scena del crimine": lo ha detto il procuratore capo della Corte penale internazionale (CPI), che oggi ha visitato la città di Bucha, teatro di centinaia di uccisioni di civili che l'Ucraina ha attribuito alle forze russe che l'hanno occupata per diverse settimane.

"L'Ucraina è una scena del crimine. Siamo qui perché abbiamo motivi ragionevoli per credere che vengano commessi crimini all'interno della giurisdizione del tribunale. Dobbiamo dissolvere la nebbia della guerra per arrivare alla verità", ha detto Karim Khan ai giornalisti.

Accuse di genocidio sono state mosse contro il presidente russo Vladimir Putin dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Né la Russia né l'Ucraina fanno parte della CPI, ma Kiev ha accettato la giurisdizione della Corte per i crimini commessi sul suo territorio dall'invasione russa della Crimea nel 2014. Il 3 marzo di quest'anno la Corte ha aperto un'indagine su sospetti crimini di guerra in Ucraina.

13:41

La Gran Bretagna estende le sanzioni, coinvolto anche Medvedchuk

Il governo britannico di Boris Johnson ha esteso le sanzioni anti-russe in risposta all'invasione dell'Ucraina ad altre 206 soggetti fra individui e imprese. Lo ha annunciato il Foreign Office all'indomani di un colloquio fra Johnson e il presidente americano Joe Biden in cui si era parlato anche di questo tema.

Nella nuova lista sono inclusi fra gli altri Viktor Medvedchuk - oppositore del presidente Volodymyr Zelensky ed esponente ucraino filo-russo catturato nelle scorse ore dalle forze di Kiev in vista d'uno scambio di prigionieri con Mosca - e l'oligarca Vagit Alekperov, boss del colosso petrolifero privato russo Lukoil.

13:37
13:17

"Oltre 100 civili uccisi a Sumy, anche bimbi e anziani"

"Più di cento civili sono morti, abbiamo trovato anche i corpi di anziani e bambini. Altre persone sono state catturate. Altre centinaia hanno invece dovuto abbandonare le loro case. I militari russi sparavano ovunque". Lo ha detto Dmytro Zhyvytskiy, responsabile militare della regione di Sumy in un briefing.

13:05

Zelensky, 500 mila ucraini portati in Russia con la forza 

Oltre 500.000 ucraini sono stati portati con la forza in Russia dalle autorità di Mosca: lo ha detto oggi il presidente Volodymyr Zelensky durante il suo discorso al Parlamento estone. Lo riporta Ukrinform. Secondo Zelensky i russi cercano di portare gli ucraini deportati nelle regioni remote del Paese, confiscano i loro documenti e oggetti personali come i telefoni cellulari e separano i bambini dai loro genitori per consentire - è il piano, dice - alle famiglie russe di adottarli illegalmente.

12:54

I russi vogliono fare la parata della vittoria a Mariupol"

I russi hanno intenzione di organizzare una parata a Mariupol il 9 maggio, se la loro campagna militare avrà successo: lo afferma Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco, su Telegram, citato da Ukrinform.

"Secondo le nostre informazioni, a Ivashchenko (l'autoproclamato sindaco filorusso di Mariupol) è stato ordinato di ripulire parte del distretto centrale della città dai detriti e dai cadaveri per permettere la sfilata del 9 maggio. Tutto indica che gli occupanti vogliano organizzare un 'carnevale della vittoria', in caso di successo", afferma.

12:17

 Mosca, certi che "caschi bianchi" operino in Ucraina

"La famigerata organizzazione 'Caschi Bianchi' è senza dubbio coinvolta in Ucraina", dichiara la portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, a Radio Sputnik, ripresa dalla Tass.

"Non ho dubbi e non ho bisogno del New York Times o di nessun altro per dirlo, che questa organizzazione pseudo-umanitaria sia attivamente coinvolta in Ucraina", dice la diplomatica secondo la quale "i Caschi Bianchi sono uno strumento occidentale per inscenare 'false flags' - operazioni in cui fingono di essere dello schieramento opposto - con armi chimiche e per sfruttare l'agenda dei diritti umani nell'interesse e a vantaggio del loro cliente. Perché sono così certa? Si tratta di una squadra che ha acquisito esperienza in Siria ed è nota ai media occidentali, ha superato il loro cosiddetto processo di 'verifica' e sono già inseriti in questo ambiente". E poi "il loro finanziamento non si è fermato", spiega la portavoce.

La Zakharova ha sottolineato che "qualsiasi falsa bandiera messa in scena dai Caschi Bianchi potrebbe essere usata per spostare l'attenzione dai 'biolab' occidentali scoperti in Ucraina". "Questa storia - insiste - deve essere coperta con qualcos'altro, soprattutto considerando che tutti gli indizi portano all'attuale amministrazione degli Stati Uniti attraverso il figlio del presidente Joe Biden, i suoi affari, le sue connessioni, i suoi soldi, gli esborsi e così via". "La cosa migliore che potrebbero inventarsi - conclude - è il loro vecchio schema di provocazioni chimiche. E hanno quelli che le organizzeranno".

12:05

Kiev insiste, "i russi hanno usato bombe al fosforo"

"Le forze russe hanno attaccato il villaggio di Novodanylivka, nella regione di Zaporizhzhia, con bombe al fosforo". Lo ha detto il portavoce dell'amministrazione militare regionale Ivan Ariefiev ripreso dal "Kyiv Independent". "L'uso di tali bombe contro i civili - si sottolinea - è vietato dalle Convenzioni di Ginevra".
 
 

11:39

Navi turche pronte a evacuare Mariupol

"La Turchia mette a disposizione navi per l'evacuazione di persone da Mariupol e resta in attesa di una risposta positiva". Lo rende noto il ministero della difesa di Ankara citato dalla Tass.

Intanto l'agenzia statale per la prevenzione di disastri ed emergenze Afad, come riporta il quotidiano Sabah, fa sapere che la Turchia ha mandato in Ucraina 67 camion con aiuti umanitari e un mezzo con una cucina mobile a partire dal 27 febbraio. Ankara ha fornito assistenza attraverso iniziative della Mezzaluna rossa turca, del Ministero della sanità e di varie associazioni non governative.
 
 

11:23

Mariupol, i marines ucraini si uniscono al battaglione Azov

A Mariupol alcune unità della 36esima brigata separata di marines intitolata al contrammiraglio Mykhailo Bilinsky sono riuscite a raggiungere ed unirsi al reggimento Azov. Lo ha annunciato su Facebook Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell'Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Ukrinform.

La 36esima brigata, secondo invece quanto ha sostenuto il Ministero della difesa russo, si sarebbe arresa nella città portuale ai soldati di Mosca.

"A Mariupol, unità della 36esima Brigata Marine, con un'azione molto rischiosa, hanno raggiunto il reggimento Azov sfuggendo alla sconfitta", ha scritto Arestovych.

09:29
(Keystone)

La liberazione di Irpin raccontata da chi l’ha fatta

Anton è arruolato nelle truppe di difesa territoriale. Ci racconta cosa ha visto, come si è mosso e cosa ha rischiato

Leggi tutto l'articolo

08:57

'Oggi impossibile aprire corridoi umanitari'

La vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, in un messaggio su Telegram, ha affermato che oggi non è stato possibile aprire alcun corridoio umanitario. E ha accusato le forze di occupazione russe di violare il cessate il fuoco e di bloccare gli autobus che evacuano i civili. Le autorità ucraine sono al lavoro per riaprire i corridoi umanitari il più presto possibile, ha aggiunto.

In precedenza Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale russo, aveva sostenuto che la Russia apre ogni giorno il proprio tratto di corridoi umanitari a Kharkov e Mariupol.

"Nel rigoroso rispetto del diritto internazionale umanitario - ha spiegato Mizintsev citato dalla Tass - la parte russa continua il suo sforzo per fornire un aiuto alla popolazione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nonché alla popolazione locale e agli stranieri nei territori liberati dell'Ucraina. Dalle 10 di ogni giorno - ha aggiunto - la parte russa apre corridoi umanitari nelle aree di Kharkov e Mariupol".

Intanto secondo i media internazionali il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko ha detto questa mattina in tv che ci sono 100mila persone che chiedono di essere evacuate dalla città assediata.

08:29

Presidenti di Polonia e Paesi baltici oggi da Zelensky

I presidenti della Polonia, Andrzej Duda, della Lituania Gitanas Nausėda, della Lettonia Egils Levits e dell'Estonia Alar Karis incontreranno oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo annuncia un post di Karis su Twitter, citato dalla Cnn.

Essi si incontreranno con Zelensky per "mostrare un forte sostegno al popolo ucraino", ha indicato Karis. Anche Nausėda ha twittato che sta andando nella capitale ucraina con "un forte messaggio di sostegno politico e di assistenza militare".

"Il nostro obiettivo è quello di sostenere il presidente Zelensky e i difensori dell'Ucraina in un momento cruciale per il Paese", ha detto pure Jakub Kumoch - citato dal "Kyiv Independent"- che dirige il Polish international policy bureau e sta accompagnando il presidente polacco.

07:33

Zelensky propone uno scambio tra l'oligarca Medvedchuk e i prigionieri ucraini

Zelensky propone alla Russia di consegnare a Mosca l'oligarca Viktor Medvedchuk, considerato vicino al presidente russo Vladimir Putin, in cambio della liberazione degli ucraini fatti prigionieri dalle forze russe.

Medvedchuk, deputato e leader dell'opposizione filorussa, è stato arrestato con un'operazione speciale dell'intelligence ucraina. Per Kiev era il traditore numero uno. Sui profili ufficiali delle autorità, la sua foto in tuta mimetica seduto e ammanettato, lo sguardo perso nel vuoto e i capelli arruffati. Putin avrebbe voluto l'oligarca ucraino di origini russe a capo di un governo fantoccio se fosse riuscito a conquistare Kiev.

07:28