Estero

Da inizio guerra ‘strano’ boom di fan di Putin su Facebook

Lo rivela un’inchiesta della Bbc. Migliaia di utenti in più, di post pubblicati e di interazioni nei gruppi, ma molti profili sono duplicati

(Keystone)
11 aprile 2022
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Nella guerra in Ucraina, che non si combatte solo sul terreno ma anche con le armi della propaganda e della disinformazione spesso online, sta crescendo uno "strano" fenomeno. Dall’inizio dell’invasione russa si è assistito a un vero e proprio boom dei "superfan" del presidente Vladimir Putin su Facebook, rappresentati da profili che diffondono su alcuni gruppi contenuti in diverse lingue, fra cui molte immagini, in cui si esalta il leader del Cremlino e lo si descrive come benevolo, sorridente e amante della pace. E’ quanto segnala la Bbc, che ha compiuto una inchiesta sul fenomeno con l’aiuto dei ricercatori dell’Institute for Strategic Dialogue (Isd).

Gli esperti hanno identificato 10 gruppi pubblici pro-Putin, che hanno nomi come "Vladimir Putin - Leader del mondo libero". Riuniscono qualcosa come 650 mila membri e ne hanno acquisiti 100 mila dall’inizio del conflitto. Sui post compaiono foto rassicuranti e messaggi di lode al presidente russo (che appare spesso insieme a bambini e animali), scritti in diverse lingue, tra cui inglese, russo, farsi e arabo. I gruppi non solo sono popolari, ma sono anche molto attivi. Nell’ultimo mese, i ricercatori hanno contato 16’500 post, capaci di ricevere oltre 3,6 milioni di interazioni.

Ma dietro questa attività c’è anche qualcosa di sospetto. Sono emersi infatti molti profili duplicati, secondo una tecnica usata appositamente per creare un largo seguito, in realtà solo virtuale. In particolare quelli di amministratori e moderatori sparsi in tutto il mondo, che operano attraverso account diversi pubblicando però gli stessi contenuti in contemporanea: questo per attrarre i "like" di migliaia di "follower" dei gruppi finiti sotto la lente degli esperti.

La Bbc si è quindi chiesta chi possa muovere le fila di questo network. La stessa emittente pubblica britannica afferma che non sono stati trovati legami evidenti con il governo di Mosca e, a differenza di altre ben note campagne di disinformazione russe, in questo caso tutto viene fatto alla luce del sole: alcune persone che gestiscono le pagine sono state contattate e non nascondono la loro intenzione, di voler sostenere il leader del Cremlino. Non si può però escludere un coinvolgimento indiretto delle autorità di Mosca o di elementi pro Putin in Russia.

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