Estero

Si aggrava il bilancio della rivolta nel carcere di Cuenca

Salgono a venti le vittime degli incidenti scoppiati domenica in Ecuador. Ma a poco a poco le forze di sicurezza stanno prendendo il controllo

La tensione resta alta
(Keystone)
4 aprile 2022
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Il ministro dell’Interno dell’Ecuador, Patricio Carrillo, ha reso noto che il nuovo bilancio provvisorio della rivolta avvenuta ieri nel carcere di Turi nella provincia di Cuenca è di 20 morti e dieci feriti. Lo riferisce il portale di notizie Primicias.

In una conferenza stampa, Carrillo ha negato che gli incidenti siano stati provocati dal sovraffollamento della prigione, avanzando invece l’ipotesi dell’esistenza di un gruppo dedito al narcotraffico, identificato come Los Lobos, che sta cercando di assumere il controllo di tutto il centro di reclusione a scapito di gruppi più piccoli.

A poco a poco, ha ancora detto, le forze di sicurezza – 800 uomini fra agenti di polizia e soldati – stanno prendendo il controllo della prigione, per cui è possibile che nella zona di massima sicurezza in cui gli agenti stanno entrando, possano esservi altre vittime degli scontri.

A questo proposito Carrillo ha rivelato che grazie all’impiego di droni è stato possibile confermare che alcuni reclusi disponevano di armi da guerra di grosso calibro.

Secondo il Servizio nazionale delle carceri, nel 2021 in diversi incidenti avvenuti in Ecuador sono morti almeno 331 detenuti.

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