Estero

Confermati i 25 anni di carcere allo ‘Schindler africano’

Niente commutazione della pena in ergastolo per Paul Rusesabagina, le cui gesta durante il genocidio erano state rievocate in ‘Hotel Ruanda’

Paul Rusesabagina
(Keystone)
4 aprile 2022
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La Corte d‘appello del Ruanda ha confermato oggi la condanna a 25 anni di carcere per Paul Rusesabagina, le cui gesta durante il genocidio del 1994 sono state rese note in ambito internazionale dal film hollywoodiano ’Hotel Ruanda’. Il 67enne è accusato di terrorismo e la magistratura ha respinto la richiesta dell’accusa di tramutare in ergastolo la condanna ricevuta in primo grado.

Forte oppositore del presidente ruandese, Paul Kagame, Rusesabagina è stato in carcere per quasi 600 giorni prima della condanna ricevuta l‘anno scorso dopo un processo accusato di irregolarità dai suoi familiari e sostenitori. Lo ’Schindler africano’, che ha salvato oltre 1’200 persone durante il genocidio ruandese tra Tutsi e Hutu del 1994, è stato condannato per aver supportato gruppi ribelli armati accusati di attacchi mortali in Ruanda nel 2018 e nel 2019.

Rusesabagina ha boicottato quasi tutte le fasi del processo, e non era presente in aula nemmeno oggi per la sentenza della Corte d’appello.

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