A Mariupol situazione umanitaria ‘sempre più disperata’

Molte persone in questa situazione ‘si aggrediscono a vicenda per il cibo’, riferisce il Cicr. Segui il live de laRegione

La guerra iniziata dalla Russia contro l’Ucraina prosegue senza sosta su due fronti. Sul terreno, con nuovi bombardamenti ancora stamani che hanno colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. Un attacco ha centrato il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese, ferita una bambina di 5 anni, ma si scava tra le macerie per estrarre altri corpi. Oggi è prevista l’apertura di altri tre corridoi umanitari, si vedrà se la tregua sarà effettiva. Nella notte l’aggressione russa non si è fermata.

|
18:42
18:38

Macron: 'Ospedale di Mariupol, atto di guerra indegno'

"Siamo tutti sconvolti dalle immagini, in pieno centro città è stata bombardata una maternità. Donne e bambini sono stati di nuovo vittime, armi profondamente letali sono state usate senza discernimento. La Francia condanna con la massima fermezza questo atto di guerra indegno e illegale": lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, entrando nella reggia di Versailles per il vertice con i leader Ue dedicato alla guerra in Ucraina.

"La Francia si è sempre battuta contro l'impunità - ha aggiunto Macron - lo faremo davanti a tutte le autorità internazionali dove dovranno essere portate avanti tutte le procedure. Niente giustifica quanto successo. Non ho mai smesso di parlare con Putin, l'ho fatto fino a qualche ora prima che lanciasse la guerra con una decisione unilaterale. Niente giustifica una guerra contro un popolo fratello, niente giustifica quello che abbiamo visto a Mariupol. Nessun discorso di giustificazione è udibile oggi".

"Una messinscena provocatoria", ha replicato dal canto suo il ministero della Difesa russo ha definito l'attacco alla clinica ostetrica di Mariupol denunciato dall'Ucraina. Lo riferisce Interfax. "All'aviazione russa - insiste il ministero della Difesa - non era stata affidata alcuna missione per attaccare obiettivi a terra nell'area di Mariupol".

Lo stesso dicastero riafferma comunque che l'ospedale in questione era stato "riorganizzato come una roccaforte del battaglione Azov", originariamente formato da volontari in gran parte di estrema destra e poi inquadrato nella Guardia nazionale ucraina.

18:11

Twitter lancia una versione protetta contro censura russa

Per bypassare la sorveglianza e la censura in Russia, Twitter - limitato dalle autorità di quel Paese - ha lanciato una versione con la protezione della privacy, conosciuta anche come servizio "onion" (parola che costituisce il suffisso al posto di .com).

Gli utenti possono accedere alla versione protetta se scaricano il browser Tor, che consente di entrare in quello che è definito il "dark web". Una rete che include siti illegali e/o criminali ma spesso usata dalle persone per restare anonime per motivi di sicurezza o per accedere a siti censurati dai governi.

Mosca ha bloccato l'accesso a Facebook e limitato Twitter per ridurre il flusso di informazioni sulla guerra in Ucraina.

Entrambe le società hanno annunciato che stanno lavorando per ripristinare l'accesso agli utenti dentro la Russia, dopo aver già bloccato i media statali russi.
 
 

17:22

Il ripristino di energia a Chernobyl definita fake news

Energoatom, l'azienda di Stato ucraina che gestisce le quattro centrali nucleari nel Paese, ha definito "fake news" la notizia annunciata da Mosca secondo la quale esperti bielorussi avrebbero ripristinato la fornitura di elettricità a Chernobyl.

16:34

La fornitura di energia a Chernobyl sarebbe stata ripristinata

Il ministero dell'Energia russo ha annunciato che gli esperti bielorussi hanno ripristinato la fornitura di elettricità a Chernobyl. Lo riporta il Guardian.

La centrale nucleare rischiava di rimanere senza l'energia necessaria ad attivare i sistemi di raffreddamento dell'impianto di stoccaggio del materiale radioattivo.

15:51
15:32
Già fuggita metà della popolazione di Kiev

La metà della popolazione di Kiev è fuggita dalla capitale ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha detto il sindaco della città.

“Dalle informazioni che abbiamo, a Kiev un residente su due ha lasciato la città”, ha detto il sindaco della capitale Vitali Klitschko alla televisione ucraina. “Un po’ meno di due milioni di persone se n’è già andato. Tuttavia Kiev è stata trasformata in una fortezza. Ogni strada, ogni edificio, ogni checkpoint è stato fortificato”, ha detto.

L’area più estesa della città di Kiev aveva lo scorso anno una popolazione di 3,5 milioni di persone, secondo il sito citypopulation.de. Le forze russe, secondo quanto ha potuto constatare l’agenzia di stampa Afp, hanno dispiegato i loro veicoli armati fino all’estremità nord-orientale della città.

I soldati ucraini hanno riferito di una notte di pesanti scontri per il controllo della principale autostrada che entra a Kiev.

14:22

Sono 71 i bambini uccisi dall'inizio della guerra

Sono finora 71 i bambini uccisi in Ucraina dall'inizio della guerra. Lo ha annunciato Liudmyla Denisova, incaricata dei diritti umani al parlamento di Kiev.

"Dall'inizio dell'invasione russa a oggi 71 bambini sono stati uccisi e oltre 100 feriti", ha indicato in un comunicato postato su Telegram.

12:52

Per Kiev non si sono fatti passi avanti nei colloqui

Gli occhi del mondo restano puntati - con il fiato sospeso - su Antalya, la città turca teatro del vertice trilaterale tra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, l'omologo ucraino Dmytro Kuleba e il capo della diplomazia di Ankara Mevlut Cavusoglu. Uno snodo considerato cruciale nell'evoluzione del conflitto in corso tra Russia e Ucraina che non sembra avere portato ad un concreto avvicinamento tra le parti, mentre sul terreno si continua a morire. Al momento il futuro del conflitto resta ancora più che nebuloso.

"Vogliamo che l'Ucraina sia neutrale - ha detto Lavrov al termine del faccia a faccia - non abbiamo attaccato in Ucraina. In Ucraina si è creata una situazione che ha creato una minaccia a Mosca, abbiamo fatto vari appelli ma nessuno ci ha ascoltato". Ad ogni modo, ha chiarito, la Russia vuole continuare il dialogo e "il presidente Putin non ha mai negato contatti", ma il governo ucraino "continua a sostituire il vero problema con effetti speciali".

"Ci sono tante iniziative del governo ucraino - ha detto ancora Lavrov - ma sono effetti speciali. Putin non rifiuta un incontro tra presidenti ma bisogna fare prima tutto un lavoro preparatorio. L'Ucraina ci ha detto che ci darà risposte concrete, noi attendiamo". E, in attesa, il responsabile della diplomazia di Mosca ha "confermato che l'iniziativa di aprire dei corridoi umanitari quotidiani in Ucraina resta sempre valida".

Parole, quelle di Lavrov - che ha anche affermato che l'operazione speciale in Ucraina sta andando secondo i piani - cui l'omologo ucraino Kuleba ha replicato senza fare sconti. Il suo Paese, ha spiegato, "non si arrenderà" alle forze russe. "Sul cessate il fuoco di 24 ore non abbiamo fatto progressi - ha aggiunto - sembra che ci siano altre persone che decidono su questo in Russia" e anche sull'apertura dei corridoi umanitari da e per Mariupol, "sfortunatamente Lavrov non è stato in condizione di impegnarsi".

Corridoi umanitari - dieci sono quelli individuati da Kiev per evacuare i civili ucraini assediati - fondamentali per aiutare la popolazione in fuga dal Paese: secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite sono oltre 2,3 milioni le persone fuggite dall'Ucraina verso i Paesi confinanti da quando è iniziata l'invasione russa: tra questi, 112mila sono di Paesi terzi, persone che "hanno bisogno di supporto umanitario vitale e di protezione".

Proprio su questo versante la presidenza ucraina ha lanciato un appello affinché donne e bambini a Kharkiv, Donetsk e Luhansk lascino le loro regioni, diventate ormai troppo pericolose. "Per coloro che hanno bambini o donne, in particolare nelle regioni di Kharkiv, Donetsk, Luhansk, è meglio andarsene - ha osservato Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell'ufficio del presidente - queste sono città di aspre battaglie militari e non c'è niente da fare per i civili",

Mentre le sirene antiaereo sono tornate a suonare a Kiev con il municipio che sul suo canale Telegram, invita i cittadini a nascondersi nei rifugi.

12:40
Le foto da satellite mostrano i danni a Mariupol. Colpiti molti obiettivi civili

Nuove foto scattate da satellite mostrano gli effetti degli ultimi attacchi russi in Ucraina, in particolare nella città di Mariupol, dove nella giornata di mercoledì 9 marzo è stato colpito anche un ospedale pediatrico. Si vedono chiaramente gli ingenti danni alle infrastrutture civili dentro e intorno alla città, comprese aree residenziali, grattacieli, negozi di alimentari e centri commerciali. Le immagini sono state scattate dal satellite commerciale ad altissima risoluzione WorldView-3, lanciato nel 2014 dall'azienda americana Maxar Technologies.

Il 9 marzo un altro satellite americano, il WorldView-2 dell'azienda DigitalGlobe, ha catturato un'immagine dell'ospedale pediatrico prima che fosse distrutto: un'immagine del 'prima' che può essere paragonata a quella del 'dopo', con l'edificio praticamente distrutto. I satelliti stanno monitorando l'invasione anche in altre parti dell'Ucraina: ad esempio, martedì 8 marzo, sono state scattate nuove immagini intorno a Kiev, la capitale. Un convoglio di mezzi militari russi, lungo 64 chilometri, è fermo alla periferia di Kiev da più di una settimana. Purtroppo il tempo nuvoloso ha impedito ai satelliti che operano con la luce ottica, come WorldView-3, di ottenere una buona visuale del convoglio, ma "si possono vedere veicoli blindati e altri mezzi manovrare a nord-est e sud-ovest dell'aeroporto di Antonov (vicino Hostomel, un sobborgo della capitale)", ha dichiarato l'azienda. Le foto ritraggono anche il fiume Irpin, vicino al ponte danneggiato, che le persone stanno tentando di attraversare per fuggire dal conflitto: sono visibili numerosi crateri di bombe nei campi e nell'area circostante.

12:20

Lavrov accusa: gli Usa sviluppano armi biologiche in Ucraina

Il Pentagono sta usando il territorio ucraino per sviluppare agenti patogeni che potrebbero essere utilizzati per creare armi biologiche: lo ha confermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Lo riporta la Bbc.

"Non sorprende" che la Casa Bianca lo neghi e che l'Ue e l'Onu abbiano affermato che non ci sono prove che ciò stia accadendo, perché gli americani agiscono in "profonda segretezza", ha sottolineato il capo della diplomazia russa.

12:10

Le sirene antiaereo tornano a suonare a Kiev

Le sirene antiaereo sono tornate a suonare a Kiev. Lo annuncia il municipio sul suo canale Telegram, invitando i cittadini a nascondersi nei rifugi.

11:12

Concluso l'incontro Lavrov-Kuleba in Turchia durato un'ora e mezza

Si è concluso dopo circa un'ora e mezza l'incontro nella località turca di Antalya tra il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e l'omologo russo Serghei Lavrov a cui ha partecipato anche il capo della diplomazia di Ankara Mevlut Cavusoglu.

"Non abbiamo fatto progressi rispetto al cessate il fuoco" ha affermato Kuleba durante una conferenza stampa a conclusione dell'incontro, che ha definito "difficile", e ha fatto sapere "siamo pronti per incontrarci di nuovo in questo formato se ci saranno prospettive per trovare una soluzione".

10:25
In corso il colloquio Lavrov-KulebaÈ in corso l’incontro, in Turchia, sotto l’egida e la mediazione del premier Recep Tayyip Erdogan, dei ministri degli esteri, di Russia e Ucraina, Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba. È il primo faccia a faccia tra i due governi a questo livello dall’inizio del conflitto. E sempre in Turchia è in arrivo il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Rafael Grossi ha spiegato di essere stato invitato dal ministro degli Esteri turco: “Abbiamo bisogno di agire ora”. Discuterà “della questione urgente di garantire la sicurezza e la salvaguardia degli impianti nucleari in Ucraina”.
09:56

Diversi quartieri di Mariupol sotto controllo russo

Il ministero della Difesa russo ha detto che le forze armate del Paese hanno preso il controllo di diversi quartieri di Mariupol. Lo riporta l'agenzia Interfax.

"L'operazione per liberare la città di Mariupol dai nazionalisti sta continuando. Le unità della milizia popolare della Repubblica di Donetsk hanno preso il controllo dei quartieri di Azovsky, Naidenivka, Lyapyne e Vynohradar e si sono avvicinate alla fabbrica della Azovstal. Il quartiere occidentale della città è stato liberato", ha affermato il portavoce del ministero, Igor Konashenkov.
 
 

09:18

La Russia lascia il Consiglio d'Europa

La Russia lascia il Consiglio d'Europa. Lo rende noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Tass.

"Il corso degli eventi è diventato irreversibile - si legge in una nota - e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall'Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti".

La decisione della Russia, ha detto il ministro degli Esteri in una nota, è stata presa a causa del comportamento ostile dei Paesi europei e della Nato nei confronti della Russia, continuando "nel solco della distruzione del Consiglio d'Europa e dello spazio giuridico e umanitario in Europa".

"I membri dell'Unione Europea e della Nato, che sono ostili nei confronti della Russia - si legge nella nota - stanno abusando della loro assoluta maggioranza nel comitato dei ministri del Consiglio d'Europa. La Russia non prenderà parte al tentativo di Nato e Ue nel trasformare la più antica organizzazione europea in un altro luogo dove vengono esaltati i mantra della supremazia e del narcisismo dell'Occidente. Lasciamo che si divertano tra loro senza la compagnia della Russia".

Lo scorso 25 febbraio, subito dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, il Comitato dei Ministri aveva deciso di sospendere, con effetto immediato, la Federazione russa dai suoi diritti di rappresentanza nel Comitato dei Ministri e nell'Assemblea Parlamentare.

08:39

Incontro in Turchia Kuleba-Lavrov alle 8.45

L'incontro tra il ministro degli esteri Serghei Lavrov e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba in Turchia, ad Antalya - primo vertice tra ministri di Russia e Ucraina da quando Mosca ha invaso l'Ucraina - è in programma per le 10:45 ora locale (le 8.45 in Svizzera).

Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu in un messaggio su Twitter. Anche Cavusoglu parteciperà al vertice.

08:11

4 morti in bombardamento vicino Kharkiv, 2 bimbi

Un bombardamento nella notte da parte della forze armate russe ha colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. Lo riferisce la Bbc citando i Servizi di emergenza statale dell'Ucraina.

L'attacco ha colpito il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese. I Servizi di emergenza statale fanno sapere anche che nell'attacco è stata ferita una bambina di 5 anni, portata d'urgenza all'ospedale. I soccorritori continuano le operazioni di ricerca per estrarre i corpi dalle macerie.

07:36
Gli Usa: rischio che Mosca usi armi chimiche

Entra nella sua terza settimana il conflitto in Ucraina e lo fa con un monito tanto estremo quanto inquietante, quello della Casa Bianca secondo cui non è da escludere il rischio che la Russia “usi armi chimiche” in Ucraina.

In un post su Twitter nel quale respingeva come “falsità” le affermazioni del ministero degli Esteri russo secondo cui gli Usa stanno sviluppando armi chimiche e biologiche in Ucraina al confine con la Russia, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha infatti sottolineato che “tutti dovremmo stare allerta rispetto all’uso di armi chimiche da parte della Russia o aspettarci che Mosca le usi per creare un pretesto, è uno schema chiaro”.

Intanto continuano da più parti i tentativi di riportare il conflitto sui binari della diplomazia e del negoziato, così oggi è la volta dell’incontro fra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il suo omologo ucraino Dmitry Kuleba a margine del Forum sulla diplomazia ad Antalya, in Turchia: è il primo faccia a faccia fra i due dall’inizio del conflitto ed è stato fortemente voluto - e tessuto - dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan che tenta il ruolo di mediatore, al punto che è già prevista una telefonata fra questo e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel primo pomeriggio ora svizzera.

L’Ucraina però continua a bruciare e dopo il bombardamento dell’ospedale pediatrico a Mariupol il presidente Volodymyr Zelensky torna a urlare la sua rabbia: “È un crimine di guerra“, dice, "è la prova definitiva che è in corso il genocidio degli ucraini” incalza; quindi si rivolge ancora una volta agli europei e ammonisce: "Non potrete dire di non aver visto cosa è accaduto agli ucraini, cosa è accaduto ai residenti di Mariupol!”.

Anche questa notte sono cadute le bombe, con aerei russi hanno condotto raid sul nord-est dell’Ucraina, in particolare sulla città di Okhtyrka, nella regione di Sumy, dove si contano almeno tre morti, un 13enne e due donne. Così Zelensky spera nei corridoi umanitari, ricorda che sono circa 35mila i civili evacuati nella giornata di ieri e auspica che le operazioni di evacuazione possano proseguire anche oggi, con l’apertura di altri tre corridoi umanitari: da Mariupol, assediata da nove giorni, da Volnovakha nel sud-est e da Izioum nell’est.

Giorno dopo giorno poi va ancora allungandosi la lista delle aziende che lasciano la Russia in reazione all’operazione militare lanciata da Mosca in Ucraina ormai oltre due settimane fa e gli ultimi marchi in ordine di tempo sono conosciutissimi: le giapponesi Sony e Nintendo, ma anche le birre Carlsberg e Heineken, fino agli scavatori di Caterpillar. In fine al Congresso degli Stati Uniti la Camera dei rappresentanti ha adottato un nuovo bilancio che include un’enorme dotazione di quasi 14 miliardi di dollari per la crisi ucraina.