Stati Uniti

Omicidio Floyd: tre ex agenti colpevoli di inazione

Giudicati responsabili di non aver fornito assistenza medica e di non aver fermato Derek Chauvin, l’agente che uccise Floyd, rischiano l’ergastolo

(Keystone)
25 febbraio 2022
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Tre ex agenti della polizia di Minneapolis sono stati riconosciuti colpevoli da una giuria di aver violato i diritti civili di George Floyd per non essere intervenuti mentre un loro collega stava soffocando l’afroamericano tenendo il ginocchio sul suo collo per nove minuti.

Si tratta di Tou Thao, 36 anni, J. Alexander Kueng (28) e Thomas Lane (38). Tutti responsabili di non aver fornito assistenza medica e, i primi due, di non aver fermato Derek Chauvin, l’agente che uccise Floyd. Rischiano una pena sino all’ergastolo.

"Continuarono a guardare mentre Floyd soffriva una morte lenta e straziante", "scelsero di non fare nulla e guardarono un uomo morire", aveva sostenuto l’accusa durante il processo.

I tre erano accusati di aver mostrato "una deliberata indifferenza verso le gravi necessità mediche di Floyd" e, i primi due, di non essere intervenuti per fermare l’uso di una "forza irragionevole" da parte di Chauvin (nel frattempo già condannato). La procuratrice Samantha Trepel ha denunciato che gli imputati ignorarono le regole apprese nell’addestramento e gli appelli dei passanti.

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