Estero

Abusi sessuali: accordo tra il principe Andrea e l’accusatrice

Il figlio di Elisabetta II si è impegnato a pagare una somma che per ora rimane riservata

Il principe Andrea (Keystone)
15 febbraio 2022
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Il principe Andrea ha raggiunto un accordo nella causa civile per le accuse di abuso sessuale da parte di Virginia Giuffre e si è impegnato a pagare una somma rimasta riservata. Il reale intende anche fare una “donazione sostanziale” a una organizzazione di beneficenza “in supporto dei diritti delle vittime” degli abusi. Lo scrive il New York Times.

La somma che il principe Andrea sborserà nell’ambito del patteggiamento non è stata resa nota. Nella lettera che annuncia l’accordo si parla infatti solo di una “donazione sostanziale” all’associazione di Virginia Giuffre a sostegno delle vittime di violenze sessuali. La missiva ammette anche che Giuffre ha “sofferto come vittima di abuso e anche di ingiusti attacchi pubblici.

È noto che Jeffrey Epstein ha portato avanti per anni il traffico di giovani ragazze. Il principe Andrea rimpiange la sua associazione con Epstein e loda il coraggio di Giuffre e delle altre che si sono fatte avanti. Il principe si impegna a dimostrare il suo rimpianto per la sua associazione a Epstein sostenendo la battaglia contro i trafficanti sessuali e sostenendone le vittime”. L’accordo precede di alcune settimane l’attesa deposizione del principe Andrea, che avrebbe dovuto essere sentito sotto giuramento dai legali di Giuffre.


L’accusatrice Veronica Giuffre (Keystone)

No comment da Buckingham Palace

Scontato silenzio da Buckingham Palace. Il palazzo, che ha sempre rifiutato di commentare le faccende legali del duca di York, ha mantenuto un stretto riserbo ufficiale anche in queste ore; mentre gli avvocati di Andrea come quelli della Giuffre si attengono a loro volta all’impegno di non entrare nei dettagli di un accordo che secondo uno dei legali della donna “parla da sé”.

L’intesa impedirà comunque un processo pubblico estremamente imbarazzante per la corte britannica, come per il terzogenito della quasi 96enne regina Elisabetta, già sospeso in questi mesi da ogni incarico ufficiale di rappresentanza della dinastia dei Windsor e privato di recente di titoli, patronati e onori militari.

Per questo Penny Junor, nota commentatrice delle vicende reali, sottolinea come la transazione – che comporta un mea culpa di Andrea per le sue frequentazioni passate con Epstein, ma non un riconoscimento di responsabilità su accuse specifiche mosse da Giuffre – rappresenti sicuramente motivo di “enorme sollievo” a palazzo: nella speranza che i riflettori sul caso ora si spengano nel pieno di un anno segnato nel Regno Unito dalle celebrazioni del Giubileo di Platino dei 70 anni sul trono di Sua Maestà.

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