Estero

Nella Gran Bretagna senza restrizioni calano i decessi per Covid

A livello settimanale il calo è del 9%, con cifre vicine ai livelli pre-pandemia. In tutto il Regno Unito meno di 400 persone in ventilazione assistita

(Keystone)
15 febbraio 2022
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Calo della mortalità fra i pazienti contagiati da Covid confermato nel Regno Unito anche dopo la fine di ogni restrizione sostanziale e la revoca dell’obbligo di mascherina decisa ovunque dal governo di Boris Johnson in Inghilterra sull’onda di una scommessa giocata negli ultimi tempi sulla relativa minor gravità della variante Omicron e la diffusione di massa della 3ª dose booster dei vaccini.

Lo testimoniano non solo i dati giornalieri ufficiali, ma anche l’elaborazione settimanale dell’Office for National Statistics (Ons, equivalente britannico dell’Istat), secondo cui nella prima settimana di febbraio il totale di morti censiti nel Paese è stato pari a 13’472, il 9% meno dei sette giorni precedenti, includendo i 1’390 legati come causa o come concausa al Covid: un totale che torna a essere inferiore addirittura alla media pre-pandemia dei decessi nazionali registrati settimanalmente negli ultimi 5 anni anche in assenza di coronavirus.

Quanto ai numeri quotidiani, l’isola fa registrare oggi 46’186 nuovi contagi calcolati nelle 24 ore (meno 27,6% rispetto a martedì scorso) su circa 900’000 tamponi; 234 morti (appesantiti dal recupero statistico di dati in parte riferiti al weekend, ma comunque in discesa del 35,5% da martedì 8); e una somma di persone ricoverate in ospedale ridotta a quota 12’000 circa, con meno di 400 pazienti Covid sottoposti al momento a ventilazione assistita in tutti i reparti di terapia intensiva dell’isola.

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