Estero

Germania, dito medio al radar: la multa passa da 20 a 1’200 euro

L’autore del gesto è stato condannato penalmente per insulto all’autorità pubblica. Ma c’è chi ha stabilito un vero e proprio record di gestacci al radar

(Polizia di Mettmann)
11 febbraio 2022
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Costerà molto caro a un automobilista tedesco un gesto beffardo nei confronti delle forze dell’ordine. L’uomo, colto da un radar nei pressi di Düsseldorf a 10 km in più rispetto al limite di velocità (60 km/h anziché 50), è stato immortalato dall’apparecchio mentre esibisce il classico gesto del dito medio. Lo riporta oggi il Blick.

Uno sfogo, o uno sfottò, che però cambia le carte in tavola dal punto di vista della sanzione: se infatti l’eccesso lieve di velocità sarebbe stato punito con soli 20 euro di multa, il gestaccio ha comportato l’aggiunta dell’accusa di insulto all’autorità pubblica. Risultato: una condanna da parte del Tribunale distrettuale di Ratingen a una multa di 1’200 euro. Oltre il danno, la beffa: le autorità hanno pubblicato la foto utilizzandola come esempio per stigmatizzare la crescente mancanza di rispetto verso le forze dell’ordine. “Meglio non imitarlo - piede su dall’acceleratore e mani sul volante!” scrive la polizia di Mettmann su Twitter.

Il caso non è il primo nel suo genere: nel 2018 un motociclista francese ha collezionato, probabilmente, il record di “gesti eroici” di questo tipo, facendosi volutamente immortalare dal radar con il dito medio in vista per ben 125 volte in 7 mesi, nascondendo la targa. Dopo mesi di indagini, è stato infine rintracciato e condannato a una multa da 20’000 euro e a un anno di sospensione della patente.

Intervistato dal Blick sulla possibilità di una multa simile anche in Svizzera, Hans Giger, avvocato e direttore della rivista “Circulation routière”, ha dichiarato che probabilmente un automobilista colto in un gesto analogo non sarebbe perseguito penalmente o multato. L’unica eccezione è nel caso in cui dietro al radar si trovi fisicamente un agente di polizia: in quel caso l’insulto sarebbe considerato rivolto direttamente all’agente e non a un apparecchio fotografico, con la possibilità di essere dunque multati.

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