Estero

M5S, tutto da rifare: il tribunale annulla l’elezione di Conte

Accolto il ricorso di un gruppo di attivisti. Sospese le modifiche allo Statuto che creavano la carica di presidente e l’elezione ad essa dell’ex premier

(Keystone)
7 febbraio 2022
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Il Movimento Cinque Stelle si ritrova di colpo “decapitato”: Il Tribunale civile di Napoli ha sospeso in via cautelare l’efficacia delle delibere con le quali lo scorso agosto veniva modificato lo statuto ed eletto come presidente l’ex premier Giuseppe Conte. La decisione accoglie il ricorso di tre militanti in rappresentanza di centinaia di iscritti. Il provvedimento del tribunale, scrive la stampa italiana, ha evidenziato “gravi vizi decisionali” nel processo che ha portato prima alla creazione nello Statuto della carica di presidente, e poi all’elezione di Conte.

In particolare, il tribunale ha rilevato come le modifiche allo Statuto siano state approvate da un’assemblea dalla quale erano stati illegittimamente esclusi circa 80’000 votanti in quanto iscritti da meno di sei mesi: ciò che ha comportato che alla votazione hanno partecipato meno persone di quelle richieste dallo stesso Statuto per la validità delle deliberazioni. In sostanza, quindi, a deliberare per l’elezione di Conte a presidente del Movimento doveva essere la maggioranza non dei votanti ma degli iscritti. Contestato, inoltre, anche il fatto che Conte al momento dell’elezione non fosse iscritto al Movimento.

Ora, secondo il legale Lorenzo Borré che ha assistito i tre militanti, con la sospensione delle modifiche torna in vigore il vecchio Statuto: la parola, insomma, ritorna al fondatore e Garante Beppe Grillo e andrà nominato nuovamente il comitato direttivo.

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