Estero

Olandesi in lockdown in fuga in Germania per Natale

Record di casi in Francia e Gran Bretagna. Le autorità britanniche: rischio di ricovero inferiore del 70% rispetto a Delta.

120mila casi in un giorno in Gran Bretagna
(Keystone)
23 dicembre 2021
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Bruxelles – “Non andate in Germania a fare shopping o a pranzo”. È dovuto intervenire il premier Mark Rutte per provare a scoraggiare gli olandesi dalla fuga dal lockdown nella vicina Germania. Già, perché nel Paese dei tulipani da qualche giorno sono in vigore durissime misure anti-Covid, con la chiusura di tutte le attività non essenziali. E allora perché non andare al ristorante o comprare gli ultimi regali di Natale nel confinante Land della Renania settentrionale-Vestfalia? Del resto, si tratta di una fuga perfettamente legale visto che i confini sono aperti e ad Amsterdam e dintorni non vige il coprifuoco.

Ma il potenziale arrivo in massa degli olandesi potrebbe creare qualche grattacapo alle autorità tedesche. Da qui l’invito di Rutte, rilanciato anche sul profilo Twitter del primo ministro e condiviso con il governatore del popoloso Land tedesco, Hendrik Wuest. “Ora che la variante Omicron sta avanzando nei nostri Paesi, è ancora più importante limitare i nostri contatti. Da buoni vicini e amici, vi invitiamo a gestire le nostre frontiere aperte in modo responsabile”, si legge nel documento co-firmato con la Renania Settentrionale-Vestfalia e rilanciato da Rutte.

Rischio di ricovero con Omicron inferiore del 70% rispetto a Delta

Pochi giorni fa era toccato alle autorità della città belga di Anversa protestare per la corsa degli olandesi al cosiddetto ‘border-shopping’. Ma quello dei viaggi oltre confine è diventato un problema per un numero crescente di Paesi europei. Sulla scia delle misure introdotte da Italia, Portogallo e Grecia anche Repubblica Ceca e Danimarca hanno annunciato l’obbligo del test anti-Covid (tampone molecolare per Praga, test Pcr o antigenico per Copenaghen) per tutti i non residenti in entrata, anche se vaccinati.

La morsa di Omicron sull’Europa intanto non si allenta. La Gran Bretagna ha registrato l’ennesimo record di contagi: 120mila casi nelle ultime 24 ore (119.789), con 147 decessi. Ma da Londra nelle stesse ore è arrivata anche una prima buona notizia: il rischio di ricovero con Omicron, secondo l’agenzia sanitaria britannica, è fino al 70% inferiore rispetto a Delta.

Francia verso il Super Green pass

Il dilagare della nuova variante, però, continua ad obbligare i governi dell’Ue a misure via via più rigorose. In Catalogna, dove i contagi sono costantemente in aumento da giorni, da venerdì e per due settimane sarà in vigore il coprifuoco dall’una alle ore 6. Mentre la Francia è costretta ad affrontare il record assoluto di contagi, più di 90mila in 24 ore, e corre verso l’introduzione del Super Green Pass dal 15 gennaio. Ma al momento la proposta di legge che sarà esaminata dall’Assemblea Nazionale sembra escludere i lavoratori dipendenti dall’obbligo.

“Una grande, veloce ondata di Covid in Germania ancora non c’è. Ma questo cambierà all’inizio del nuovo anno e nelle prime settimane di gennaio”, è stato invece l’avvertimento del ministro della Salute di Berlino Karl Lauterbach. E in Germania il Covid ha decimato anche i piloti disponibili della Lufthansa: la compagnia di bandiera ha cancellato una dozzina di voli per le feste di Natale visto l’elevato numero di dipendenti in malattia.

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