Estero

Francia: giovedì si decide sul nuovo allestimento di Notre-Dame

L’ambizione è dare alla cattedrale una nuova giovinezza in vista della riapertura prevista per il 2024. Ma non mancano le polemiche

(Keystone)
6 dicembre 2021
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Street art e arte contemporanea a Notre-Dame-de-Paris? Dopo due anni di attesa, gli esperti francesi della Commission Nationale du Patrimoine et de l’Architecture (CNPA) sono chiamati giovedì a decidere sulle grandi linee del futuro allestimento della celebre cattedrale nel cuore di Parigi, parzialmente distrutta dall’incendio del 2019.

L’ambizione è dare alla cattedrale una nuova giovinezza in vista della riapertura prevista per il 2024. Ma non mancano le polemiche, incluse quelle della stampa internazionale.

Il reporter d’inchiesta italiano, Matteo Ghisalberti, su FiedMedia.com lancia l’allarme sul rischio che il gioiello gotico venga “sfigurato” dal nuovo allestimento, mentre il giornale britannico The Telegraph nei giorni scorsi si è spinto fino a parlare di un nuovo ‘Disneyland politicamente corretto’.

Artisti contemporanei come lo street artist Ernest Pignon-Ernest, ma anche Anselm Kiefer o Louise Bourgeois potrebbero vedere le loro opere messe in “dialogo” con quelle di antichi maestri come i fratelli Le Nain o Charles Le Brun, ha scritto di recente il quotidiano Le Monde, in un lungo articolo intitolato ‘Cris de nef à Notre-Dame’. Informazioni confermate alla France Presse dal Ministero della cultura che non è affatto contrario ad una tale ipotesi.

Tra le opzioni, anche banchi a rotelle in alluminio al posto delle vecchie sedie in legno e la proiezione di estratti biblici sulle mura secolari della cattedrale. Quando Notre-Dame verrà riaperta, turisti e fedeli potranno accedere dal grande portone centrale e non più dalle porte laterali, per beneficiare di un percorso più spazioso intorno ad un asse totalmente rivisto. “Il lato positivo del dramma è che si potrà riscoprire Notre-Dame in un altro modo”, dice il senatore Albéric de Montgolfier, presidente della commissione responsabile, parlando di una visione che “corrisponde maggiormente a ciò che era in origine”.

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