stati uniti

Primo sì al maxi-piano per welfare e clima di Biden

Un progetto da 500 miliardi di dollari che rilancia le ambizioni del presidente americano. Operato in anestesia, Harris è stata presidente per un’ora

Joe Biden e Kamala Harris (Keystone)
19 novembre 2021
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“Il voto è un passo da gigante”. Esulta Joe Biden dall‘ospedale, dopo aver ceduto i poteri a Kamala Harris durante l’anestesia per la colonscopia del suo primo check-up presidenziale, consentendole di diventare la prima donna a guidare il Paese, anche se solo per un’ora e 25 minuti. “Un voto storico, monumentale”, gli fa eco una Nancy Pelosi quasi in lacrime. È alle stelle l’entusiasmo dei democratici dopo che la Camera ha approvato la legge ’Build Back Better’, il gigantesco piano decennale da 1850 miliardi del presidente per welfare, educazione e clima: asili nido gratis per tutti, riduzione dei costi delle materne, allargamento della copertura sanitaria e taglio del costo dei farmaci per gli anziani, congedi medici e parentali retribuiti, investimenti per ridurre i gas serra. È la maggiore spesa sociale degli ultimi 50 anni e comprende anche il più grande investimento americano contro il climate change: oltre 500 miliardi di dollari.

L’ok arriva a tre giorni dalla firma del colossale piano da 1250 miliardi per le infrastrutture, il più grande programma di lavori pubblici in Usa dagli anni Cinquanta. Facile capire perché ora i media americani evochino paragoni col New Deal di Franklin Delano Roosevelt o con le riforme sociali della Great Society di Lyndon Johnson. Per l’approvazione definitiva della seconda ‘gamba’ del piano di rilancio di Biden è necessario però attendere il Senato, dove i due senatori dem centristi, Joe Manchin e Kyrsten Sinema, non si sono ancora impegnati a votare il pacchetto, mettendo in dubbio la maggioranza del partito alla Camera alta, dove solo il voto di Kamala Harris spezza la parità di 50 a 50.

Ci saranno modifiche

Probabili alcune modifiche, forse sui congedi parentali e sul capitolo immigrazione, che consente al governo di concedere permessi di lavoro e protezione a milioni di immigrati. In tal caso la legge dovrà tornare alla Camera, tra dicembre e gennaio. Ma non c’è dubbio che si tratti di una svolta per Biden e per i democratici, che alla House hanno votato compatti (perdendo solo un voto) dopo mesi di logoranti negoziati tra l’ala radicale e quella moderata, che probabilmente sono costati anche la sconfitta elettorale in Virginia.

L’approvazione del piano alla Camera è stato accolto da applausi e cori “Build Back Better” ma anche “Nancy, Nancy”, per celebrare un successo che potrebbe suggellare la carriera dell’81enne speaker italo-americana. Il voto è slittato a venerdì a causa dell’ostruzionismo del leader della minoranza repubblicana alla Camera Kevin McCarthy, che con il suo intervento maratona di 8 ore e 32 minuti ha battuto il record di Pelosi (8 ore e 7 muniti nel 2018), ammonendo sui pericoli di una deriva socialista.

A spianare la strada alla votazione era stato lo studio del Congressional Budget Office (Cbo), richiesto dai dem centristi per il timore dell’impatto della manovra sul deficit federale. Le conclusioni di questo organismo indipendente che fornisce analisi economiche al Congresso sono che la legge aumenterà il deficit di 367 miliardi in 10 anni. Ma l’ufficio ha stimato separatamente che investire 80 miliardi per rafforzare il fisco consentirà di incassare 270 miliardi, riducendo il deficit di 160 miliardi (contro i 400 previsti dalla Casa Bianca). Wall Street però ha reagito con prudenza, anche per il timore che i piani di spesa aumentino una inflazione già galoppante.

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