Estero

Covid, la quarta ondata attraversa l’Europa

Il Vecchio Continente è la sola regione al mondo in cui contagi e decessi aumentano costantemente, lo rileva l’Oms

Roma, un murale
(Keystone)
12 novembre 2021
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L’Europa è tornata a vivere giorni bui a causa della pandemia. È l’unica regione al mondo – rileva l’Oms – in cui sia i contagi che i decessi da Covid sono in costante aumento, per la sesta settimana consecutiva.

Su 3,1 milioni di nuovi casi a livello globale, quasi i due terzi – 1,9 milioni – sono stati segnalati nel Vecchio Continente, in aumento del 7% nell’ultima settimana. I decessi sono cresciuti del 10%, rappresentando oltre la metà dei 48’000 morti segnalati a livello globale.

Il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) stima una situazione “molto preoccupante” in 10 Paesi: Belgio, Polonia, Paesi Bassi, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria e Slovenia. Altri 10 Paesi sono considerati in una situazione “preoccupante”: Germania, Austria, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Romania e Slovacchia. L’Italia resta con Malta, Svezia e Spagna a un livello di “bassa preoccupazione”.

Ecco la mappa della situazione in Europa

GERMANIA - Gli ultimi dati certificano una media di 400 contagi per centomila abitanti rispetto ai 280 per centomila della settimana precedente. Lo stesso vale per i decessi: 2,4 per centomila rispetto a 1,6 di 7 giorni prima. Il 67% della popolazione ha ricevuto due dosi.

FRANCIA - Nell’ultima settimana l’incidenza è salita da una media di 98 a 141 contagi per centomila. La percentuale dei vaccinati (prima dose e richiamo) è del 69%. Deciso l’obbligo del booster agli over 65 per rinnovare il green pass.

REGNO UNITO - Curva in controtendenza. L’Inghilterra – dove vive l’80% della popolazione del Paese – ha fatto registrare un caso ogni 60 abitanti, contro uno ogni 50 della settimana prima. In calo anche Galles, Irlanda del Nord e Scozia. Avanza la campagna per le terze dosi, già somministrate a 12 milioni.

OLANDA - Dodicimila contagi di media nell’ultima settimana, rispetto agli ottomila dei 7 giorni precedenti, che hanno convinto il governo a ripristinare un lockdown parziale, il primo in Europa da mesi. Vaccinato il 72% della popolazione.

AUSTRIA - Dai 6’600 nuovi casi settimanali al 5 novembre, si è passati a una media di 9’600. Che porteranno il Paese a stringere il cerchio intorno ai no vax, imponendo loro il lockdown. Vaccinato il 63% della popolazione.

BELGIO - In una settimana i contagi sono impennati del 42%, i ricoveri del 20%. La percentuale dei vaccinati è al 74%.

SPAGNA - L’incidenza dei contagi cresce ancora, anche se con una tendenza meno accentuata rispetto ad altri. Su 14 giorni è di 67 casi ogni 100’000 abitanti. Quasi l’89% della popolazione over 12 ha completato il ciclo di vaccinazione e oltre 2 milioni tra fragili e over 70 hanno ricevuto una terza dose.

EUROPA ORIENTALE - È la situazione peggiore in tutto il continente, soprattutto per le basse percentuali di vaccinati. La Romania (solo 40% immunizzato), è da bollino rosso, con cinquemila contagi per centomila abitanti nelle ultime 2 settimane. In difficoltà, anche sul fronte dei ricoveri, Croazia, Serbia e Bulgaria. Nella Repubblica Ceca la curva è schizzata da fine ottobre, passando da una media di 2mila contagi a 8’500.

RUSSIA - Si viaggia a una media di oltre 40mila contagi al giorno, e nelle ultime settimane sono stati bruciati record su record di decessi, fino ad arrivare a 1’239 in 24 ore. Molto bassa la copertura vaccinale, poco meno del 35%.

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