Estero

Nel mondo oltre 5 milioni le vittime del Covid

Secondo la John Hopkins University. L’Australia riapre i suoi confini

Keystone
1 novembre 2021
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Salgono a 5 milioni le vittime del Covid nel mondo. Un dato che arriva in un momento di luci e ombre nell’andamento della pandemia, con la Grecia che registra un numero record di nuovi casi e l’Australia che riapre le sue frontiere dopo quasi due anni, mentre la Cina blinda il parco Disneyland a Shanghai per un solo contagio.

Secondo i dati della Johns Hopkins University, che ormai da due anni tiene i conti della diffusione del coronavirus nel mondo, i morti sono 5.003.021 e i casi 246.889.661, con gli Stati Uniti tristi capofila sia per quanto riguarda le vittime (746.021), sia per quanto riguarda i contagi (45.979.056).

In Europa, l’allarme arriva dalla Grecia dove nelle ultime 24 ore ha registrato 5.449 positivi al Covid, un numero spaventoso se si considera che il Paese ha una popolazione di soli 11 milioni di abitanti. Il governo di Atene preme per un’accelerazione della campagna vaccinale, solo il 60,5% della popolazione ha ricevuto il siero contro il coronavirus, ma non si decide a imporre regole più rigide come l’obbligo della mascherina.

A causa di un solo nuovo contagio Disneyland Shanghai ha richiuso i battenti a tempo indeterminato per stroncare sul nascere un possibile nuovo focolaio del virus. Il parco ha proceduto allo screening del personale e dei visitatori con oltre 40.000 persone sottoposte al test del Covid.

In un video diffuso dai media ufficiali, si possono vedere dipendenti in tute protettive che testano i visitatori tra i fuochi d’artificio sopra l’iconico castello di Disneyland. Tutti i test sono risultati negativi, ma adulti e bambini che hanno visitato il parco negli ultimi giorni dovranno comunque astenersi dall’andare a scuola o al lavoro per almeno 48 ore e sottoporsi a ulteriori test.

Le autorità cinesi continuano a perseguire l’obiettivo zero contagi adottando misure severe a fronte di 92 nuovi casi rilevati sabato nel Paese, il numero più alto da settembre, anche in vista delle Olimpiadi invernali di Pechino del prossimo febbraio.

Buone notizie, invece, dall’Australia che dopo quasi due anni (600 giorni) ha riaperto i suoi confini. Sono diventate virali sul web le immagini strazianti di amici e parenti in lacrime che si abbracciavano all’aeroporto di Sidney, tra commozione e gioia.

Il 20 marzo 2020 il Paese aveva disposto una delle chiusure delle frontiere più rigide al mondo per proteggersi dalla pandemia di Covid-19. Decine di migliaia di australiani che vivono all’estero non sono potuti rientrare in patria per oltre un anno e mezzo con pochissime eccezioni, condizionate dall’obbligo di una costosa quarantena di 14 giorni in hotel.

Le due più grandi città del paese, Sydney e Melbourne, hanno deciso di allentare quelle misure e di consentire agli australiani completamente vaccinati di viaggiare senza obbligo di quarantena.

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