Italia

Uragano mediterraneo sulla Sicilia, è stato di emergenza

Dopo l’alluvione a Catania, previsto per domani l’arrivo di un ‘MediCane’, la tempesta con potenza pari a un uragano di grado 1 della scala Saffir

(Keystone)
27 ottobre 2021
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Si è appena conclusa al Palaregione di Catania la riunione del governo regionale, convocata dal presidente Nello Musumeci in seduta straordinaria e urgente, per deliberare lo stato di emergenza regionale a causa del maltempo che sta imperversando sulla Sicilia e chiedere al governo centrale il riconoscimento dello stato di calamità nazionale. Alla riunione del governo ha partecipato anche il capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina, che ha relazionato sull’ondata di maltempo che da alcuni giorni sta devastando la Sicilia orientale.

La ricognizione dei danni – per la quale sono già stati attivati gli uffici regionali della Protezione civile, del Genio civile e degli Ispettorati agrari – sarà possibile solo dopo il cessato stato di allerta, che purtroppo potrebbe protrarsi fino a domenica, dice la Regione. Il presidente della Regione ha anche avuto un colloquio con il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che ha partecipato a Catania a un vertice in Prefettura. Nello Musumeci ha evidenziato al dirigente dello Stato la necessità di seguire a Roma procedure assai celeri per dare le necessarie risposte al territorio e alle aziende così pesantemente colpite.

Notte meteorologica di ‘tregua’ a Catania, dove il cielo è coperto, ma non piove. Nella notte è caduta poca acqua, mentre il vento continua a soffiare con una certa costanza. Ma si teme sia una ‘pausa’ per il ventilato arrivo, da domani, di un ciclone in formazione tra la Sicilia e Malta che si teme possa assumere caratteristiche tropicali diventando un uragano mediterraneo, mediaticamente chiamato ‘MediCane’. Secondo informazioni della Protezione civile, la tempesta assumerebbe le caratteristiche di un uragano del grado 1 della scala Saffir-Simpson, con venti fino a 120 km/h: si temono frane, esondazioni e in generale danni causati dal dissesto idrogeologico che affligge l’Isola da tempo.

Lo scenario è al centro del vertice in corso nella Prefettura di Catania presieduto dal capodipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Il nubifragio ha già fatto registrare due vittime: un 53enne annegato ieri dopo essere sceso dall’auto a Gravina di Catania, e un 67enne, tre giorni fa a Scordia. La moglie di quest’ultimo è ancora dispersa, e le ricerche ancora continuano. Tutti e tre sono stati travolti dalla furia dell’acqua in strada. Nella tarda serata di ieri personale della Protezione civile regionale ha recuperato 200 persone che erano rimaste bloccate ai Mercati agricoli di Catania, per partecipare a un concorso, poi sospeso e per liberare da detriti e acqua l’ingresso dell’ospedale Garibaldi Nesima. Per tutta la notte personale del Comune ha lavorato per liberare le strade e mettere in sicurezza la viabilità in città. Restano ancora criticità nella zona sud di Catania. Chiuse le scuole e tutte le attività commerciali non essenziali.

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