Estero

Toscana, accusato di sequestro nel Cile di Pinochet, resta in cella

Sul 75enne pendeva un mandato di cattura internazionale per crimini commessi in Sudamerica. Rimane in cella in attesa di estradizione.

(foto printscreen)
30 settembre 2021
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Un pensionato tedesco in vacanza in Versilia, apparentemente un turista come tanti, ma sul quale pendeva un mandato di cattura internazionale per crimini commessi nel Cile di Pinochet. Reinhard Doring Falkenberg, 75 anni, è stato arrestato dalla polizia in un hotel di Forte dei Marmi (Lucca).

Questo perché nel 2005 era stato condannato in Cile per un sequestro di persona avvenuto negli anni ‘70, quando viveva all’interno della ’Colonia Dignidad’, enclave cilena di nazisti tedeschi in fuga dalla Germania.

Oggi la decisione della corte di appello di Firenze: se liberato Falkenberg potrebbe fuggire, e quindi rimarrà in carcere fino all’udienza, ancora da fissare, che dovrà decidere sulla sua estradizione.

Quando è stato bloccato, il 22 settembre, il 75enne era appena arrivato in hotel con una comitiva di pensionati provenienti da Gronau, la città tedesca dove si era trasferito a vivere con la moglie. La polizia lo ha intercettato grazie al sistema di allarme che trasmette i nominativi degli ospiti delle strutture alberghiere alla banca dati della questura.

Con gli agenti sarebbe stato sempre calmo e collaborativo. Durante le fasi dell’identificazione non avrebbe mostrato alcun segno di nervosismo, e neppure dopo, in carcere.

“Non sapeva di essere ricercato, viveva in Germania da tanti anni – afferma il suo legale, l’avvocato Simona Selvanetti –. Adesso sta bene, è tranquillo e attende la decisione delle autorità italiane”.

Nel 2005 in Cile è stato condannato per il sequestro del fotografo italo cileno Juan Maino Canales, militante del Mapu, partito politico della sinistra cilena. Maino, come riporta la stampa cilena, fu sequestrato a 27 anni insieme a due colleghi e amici, Antonio Ormaechea ed Elizabeth Rekas, dagli agenti della Dina, la polizia segreta cilena. I tre non fecero più ritorno.

Dopo il rapimento il fotografo fu trasferito nella ‘Colonia Dignidad’, conosciuta anche come ‘Villa Baviera’ e trasformata ai tempi di Pinochet in un centro di tortura e sterminio degli oppositori politici. In questo periodo Falkenberg sarebbe stato uno dei dirigenti della Colonia, e sarebbe stato uno dei pochi a essere in contatto diretto con agenti della polizia segreta cilena.

L’insediamento era stato fondato nel 1961 da emigrati tedeschi guidati da Paul Schaefer, ex medico delle SS, accusato di aver creato una setta: formalmente era una colonia agricola, ma nei fatti era un luogo dove si commettevano omicidi e abusi di ogni tipo, anche su minori. Negli anni della dittatura militare cilena (1973-1990), all’interno della colonia furono tenute prigioniere e torturate diverse persone.

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