stati uniti

Primo soldato Usa con il turbante Sikh

Svolta nei marines. Non era mai accaduto in 246 anni di storia, il militare aveva minacciato una causa

Marines americani all'opera (Keystone)
26 settembre 2021
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Svolta nei Marines: per la prima volta in 246 anni è stato permesso a un soldato di origini Sikh di indossare il tradizionale turbante. Un precedente che potrebbe aprire la strada a una vera e propria rivoluzione nel corpo più di elite delle forze armate americane, ma per questo da sempre il più chiuso e intransigente verso i cambiamenti. Non è stata facile la battaglia portata avanti dal tenente Sukhbir Toor, 26 anni, che per mesi si è dovuto duramente confrontare con i suoi superiori a rischio di mettere in pericolo la sua promozione al grado di capitano. Una battaglia condotta in nome della libertà religiosa e che in altre branche delle forze armate Usa e in altri Paesi come Regno Unito, Canada e Australia è già stata vinta da tempo, che si tratti di un turbante, di un hijab o di pettinature afro. E sono un centinaio i militari di origine Sikh che prestano servizio nell’esercito americano indossando senza problemi il turbante e sfoggiando una folta barba.

Uniformità e libertà

Ma per i Marines l’uniformità tra i suoi ranghi conta più che altrove e più di ogni altra cosa, è il simbolo di un legame e di uno spirito di corpo che non può cedere il passo nemmeno a quelle libertà costituzionali che i suoi uomini sono chiamati a difendere. È per questo motivo che sono stati l’ultimo corpo dell’esercito Usa a permettere anche agli afroamericani di arruolarsi, o che più di recente ha detto ancora una volta no alle donne soldato in combattimento. Così la prima risposta data alla domanda di Toor di indossare il turbante Sikh e di farsi crescere la barba era stata negativa. La motivazione: le espressioni individuali, anche religiose, possono logorare la necessaria disciplina, erodere la fiducia verso il corpo e soprattutto minare l’efficacia nei combattimenti. In poche parole - fu la risposta dei vertici dei Marines - “può costare vite umane, e il fallimento sul campo di battaglia è un rischio inaccettabile”.

Solo dopo che Toor ha minacciato di fare causa la posizione dei superiori si è ammorbidita: il tenente ora potrà indossare il turbante ma solo durante il servizio di ordinaria amministrazione in caserma, ma non in cerimonie ufficiali o in zone di combattimento. Una vittoria ancora a metà, dunque: “Non è abbastanza - afferma Toor al New York Times -. Il corpo dei Marines deve dimostrare di credere davvero nella forza della diversità, e nel fatto che che non importa come appari ma come fai il tuo lavoro”. La speranza che il muro dei Marines si sgretoli è in quelle immagini della scorsa primavera all’Accademia di West Point, quando per la prima volta nella storia un cadetto di religione Sikh ha potuto giurare e sfilare in alta uniforme col suo turbante che spiccava in un mare di berretti bianchi.

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