Estero

Certificati e pass Covid, la situazione nei Paesi confinanti

Tutti i nostri ‘vicini’ hanno adottato un sistema di certificazione Covid-19. L’Italia sta valutando un’ulteriore estensione

Il Green Pass italiano (Keystone)
8 settembre 2021
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Tutti i Paesi confinanti con la Svizzera hanno introdotto quest'estate un sistema di certificato Covid-19. L'Italia sta valutando se estenderne ulteriormente l'uso.

La presentazione di un "pass sanitario" è obbligatoria dall'inizio di agosto nella vicina Penisola per mangiare al chiuso nei ristoranti, accedere ai musei o alle palestre, così come per gli operatori sanitari. Dallo scorso 1° settembre l'obbligo è stato esteso ai docenti così come ai passeggeri di treni, navi, aerei e autobus a lunga percorrenza. Il presidente del Consiglio Mario Draghi intende allargarne l'uso ad altri settori.

In Francia, il documento deve essere presentato nei bar, nei ristoranti, sui trasporti a lunga distanza e negli ospedali. Il 30 agosto è diventato obbligatorio anche per i dipendenti a contatto con il pubblico in ristoranti, cinema, musei e sui treni a lunga percorrenza.

La Germania ha introdotto la regola delle 3G: dal 23 agosto solo le persone vaccinate (geimpft), guarite (genesen) o testate (getestet) hanno accesso a ospedali, case per anziani, impianti sportivi, piscine, parrucchieri, alberghi, ristoranti ed eventi. La regola può essere sospesa a seconda dell'incidenza della malattia in ogni Land. Il numero di ricoveri ospedalieri è fondamentale in questo senso.

Anche l'Austria applica la regola delle 3G. L'accesso a tutti i luoghi in cui un gran numero di persone si riunisce in uno spazio chiuso – ristoranti, alberghi, teatri, parrucchieri, impianti sportivi, piscine, eccetera – ma anche a eventi all'aperto come partite di calcio o concerti, è soggetto alla presentazione di un documento appropriato.

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