Estero

Le fiamme devastano un palazzo a Torino, sfollate cento persone

Esplose numerose bombole di gas. L'incendio si è propagato ad attici e mansarde di un edificio alla stazione di Porta Nuova

Palazzo ‘Lagrange’ (foto Vigili del Fuoco)
3 settembre 2021
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Fiamme, esplosioni e un denso fumo nero nel centro di Torino per un violento incendio scoppiato nella mattinata tra gli attici e le mansarde di un elegante edificio davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova. Il rogo ha seminato il terrore tra gli abitanti, si è poi esteso a un altro condominio nello stesso isolato. Una trentina di vigili del fuoco al lavoro, l'incendio nel tardo pomeriggio non era ancora spento.

"L'incendio è stato bloccato ma non si può ancora dire che sia stato spento. Le operazioni proseguiranno per tutta la serata per spegnere gli ultimi focolai e per rimuovere la copertura", dicono i soccorritori. L'incendio ha bruciato 1'800 metri quadri.

Le fiamme hanno prima coinvolto gli attici del palazzo 'Lagrange', ma con il passare delle ore hanno avvolto anche le soffitte e il quarto piano di un altro condominio con finiture più vecchie. Molte le esplosioni di bombole a gas raggiunte dal fuoco. L'intera zona è stata isolata e sono stati un centinaio gli sfollati da appartamenti, uffici e negozi.

Cinque le persone soccorse dai sanitari del 118: sono state curate sul posto e non hanno avuto bisogno di essere trasportate in ospedale. Si tratta di due proprietari delle abitazioni coinvolte nell'incendio, che hanno avuto malori per lo spavento, due agenti di polizia e un operaio, medicati per delle escoriazioni. Evacuati e chiusi anche i negozi, mentre alcuni palazzi del vicino isolato sono rimasti al buio e le auto sono state spostate dai parcheggi.

Le fiamme hanno continuato nel pomeriggio ad avanzare sui lati di piazzetta Lagrange e via Lagrange, mentre l'aria fino a via Roma è diventata irrespirabile. Sul posto oltre ai vigili del fuoco anche polizia e carabinieri che si sono adoperati a mettere in sicurezza le vie e ad evacuare le persone, mentre la polizia municipale ha chiuso un tratto di corso Vittorio Emanuele, deviando il traffico. Una situazione che il comandante provinciale dei vigili del fuoco Agatino Carrolo ha definito "critica", mentre i suoi uomini erano impegnati, come ha spiegato "a creare uno sbarramento con gli idranti" per fermare il fuoco che correva.

Scene di disperazione in strada dove c'è chi tra le fiamme ha perso tutto, come ripete in lacrime una donna che, testa in su, osserva la sua mansarda bruciare: "Adesso come faccio - dice mentre il figlio l'abbraccia - non riescono a spegnerlo. Perché è capitato tutto questo?".

Secondo i primi accertamenti "anche se siamo ancora nel campo dell'ipotesi", precisano gli investigatori, le fiamme sarebbero state causate da alcune scintille scaturite da una saldatrice usata da un fabbro per collocare una cassaforte in un attico, e avrebbero incendiato la coibentazione inserita nell'intercapedine della parete. L'edificio era interessato da lavori di ristrutturazione di cui si stava occupando la ditta Fiammengo Srl, specializzata in coperture dei tetti, ma, come ha specificato Gian Luca Vigna per l'azienda, il fabbro non lavora per loro, "ma era stato chiamato dalla proprietaria".

Il rogo si è propagato rapidamente aggredendo le travi di legno, alcune di queste ancora originali del 1800. Sul posto anche la sindaca Chiara Appendino e l'assessore alla Protezione Civile Alberto Unia che hanno incontrato l'amministratore dei due condomini in fiamme, Paolo Tibiletti. Una postazione mobile della protezione civile è stata allestita nell'area, per offrire assistenza e generi di prima necessità. "Un vero e proprio disastro. Domani cercheremo di capire dagli ingegneri strutturisti come si dovrà procedere", dice Tibiletti.


 
 

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