Estero

Accoltella sei persone in Nuova Zelanda, ‘era dell’Isis’

L’uomo, di origine srilankese e monitorato dalla polizia, è entrato in azione in un supermercato di Auckland. La premier Ardern: ‘È un attacco terroristico’

L’atto di un lupo solitario, ha detto la premier Ardern
(Keystone)
3 settembre 2021
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Roma – Sessanta secondi di terrore, sei feriti quattro dei quali gravi e l'ombra dell'Isis. Un tranquillo centro commerciale alla periferia di Auckland, in Nuova Zelanda, si è trasformato in una scena da film horror quando un uomo si è impossessato di un coltello esposto in vetrina e ha iniziato a colpire a caso mentre i passanti fuggivano terrorizzati urlando. Immediato l'intervento degli agenti nel Countdown supermarket del LynnMall che hanno sparato uccidendolo sul colpo ed evitando una strage.

La gente "correva fuori, istericamente, gridando", ha raccontato un testimone, citato dalla Bbc. "Ho visto un uomo anziano steso a terra, accoltellato". Il personale dell'ospedale dove sono ricoverati i feriti sta facendo il possibile per salvare le loro vite, ha assicurato il sindaco di Auckland Phil Goff parlando con l'emittente britannica.

Schedato come sospetto terrorista

L'aggressore, originario dello Sri Lanka e in Nuova Zelanda dal 2011, si era radicalizzato nel 2016. Ma l'inserimento in una lista di sospetti terroristi e il fatto che fosse sotto costante monitoraggio non gli ha impedito di portare a termine il suo piano, sia pure spargendo meno sangue di quanto probabilmente aveva preventivato.

"È un attacco terroristico", ha detto scioccata la premier Jacinta Ardern, forse ricordando i drammatici momenti degli attentati di Christchurch del marzo 2019, quando un suprematista aprì il fuoco contro i fedeli di una moschea e di un centro islamico uccidendo 51 persone e ferendone decine. "Quanto accaduto oggi è stato spregevole, odioso, sbagliato" e "siamo tutti inorriditi da quello che è successo. Ma la giustizia è arrivata abbastanza rapidamente per l'aggressore", ha scandito Ardern, che ha voluto precisare come l'atto sia "stato realizzato da un individuo, non da una fede, non da una cultura, non da un'etnia", ma non trascurando di dire che dietro l'attacco c'è "un'ideologia violenta e ispirata dall'Isis".

Precedenti

Una vicenda che riporta in primo piano in Nuova Zelanda il dibattito sulle misure cautelari nei confronti di chi è schedato come sospetto terrorista. Secondo i media locali, l'uomo, 32 anni, era stato accusato l'anno scorso di aver pianificato un attacco da lupo solitario all'arma bianca: un atto che secondo la legge non è di per sé un reato, e quindi non esistono i presupposti legali per aprire le porte del carcere. Il cingalese era stato invece riconosciuto colpevole di reati minori come il possesso di materiale propagandistico a sostegno dello Stato Islamico e condannato a un anno di inutile sorveglianza.

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