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I talebani entrano nelle case degli attivisti

Lacrimogeni e caos all'aeroporto di Kabul. Ucciso dai miliziani il parente di un reporter. La situazione nella capitale si sta stabilizzando

Talebani pattugliano Kabul (Keystone)
20 agosto 2021
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Il volto del nuovo dominio talebano in Afghanistan si mostra in tutto il suo drammatico terrore. Un terrore diffuso casa per casa, dove gli islamisti vanno a 'visitare' ex attivisti, artisti e persone che si erano schierate in passato contro il regime. "Notizie ufficiose" riportate dall'ong italiana Emergency sul posto, ma non sono le prime a circolare sui talebani che vanno di porta in porta a ricordare che ora comandano loro. Comanda l'Emirato islamico che ha riportato indietro il Paese di 20 anni. E anche se la situazione è tornata stabile a Kabul, gli operatori di Emergency raccontano che le raffiche di armi semiautomatiche continuano giorno e notte nella capitale.

La speranza di partire

E cresce il caos all'aeroporto, dove da giorni gli scontri "sono una realtà ancora viva e presente" e si parla di diecimila persone che cercano di prendere voli di evacuazione. Le continue tensioni hanno spinto i militari a usare i lacrimogeni per disperdere la folla che tentava di accedere allo scalo, dopo che il Pentagono ha annunciato che le operazioni di evacuazione sarebbero state accelerate. I soldati hanno anche sparato in aria, secondo un funzionario occidentale. E mentre si recava all'aeroporto per provare a lasciare il Paese, un cittadino tedesco è stato colpito da un proiettile. Non è in pericolo di vita, e sarà presto rimpatriato.

"È un suicidio venire all'aeroporto, è come se fosse la fine del mondo", racconta un ex cooperante della Commissione Ue in un video dallo scalo di Kabul. E la ressa è tale che i governi non sanno su quali aerei si trovano i loro cittadini evacuati, ha denunciato la ministra degli Esteri olandese, Sigrid Kaag. "In questo momento non abbiamo un'immagine chiara di quale aereo abbia imbarcato la nostra gente, o i cittadini di altri paesi europei o alleati della Nato, o del personale afghano. Nessun paese la ha", ha detto la funzionaria. E per descrivere il "dramma" che si vive nei pressi dello scalo, la ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha raccontato che una persona evacuata su un aereo spagnolo ha perso il contatto con una delle figlie, che "è rimasta a Kabul".


Rifugiati afghani (Keystone)

In ogni caso, lo scalo della capitale è "l'unico posto in cui continua a esserci caos e tensione", mentre la situazione nella città di Kabul "è in continuo miglioramento in termini di feriti di guerra", ha spiegato in un briefing con la stampa Alberto Zanin, coordinatore medico del Centro per feriti di guerra di Emergency nella capitale afghana. "Alcune attività stanno riaprendo, come ristoranti, una palestra e un laboratorio privato che si trovano proprio di fronte al nostro ospedale".

Calma apparente

Una calma apparente, visto che nello stesso tempo, crescono le denunce degli islamisti che minacciano la popolazione, andando porta per porta a. "I talebani entrerebbero nelle case di privati per cercare armi e documenti, che possono rovinare la loro reputazione", ha riferito Zanin. Tra gli individui presi di mira ci sono i giornalisti: l'emittente tedesca Deutsche Welle ha denunciato che i talebani alla ricerca di un loro reporter hanno ucciso un membro della sua famiglia e ne hanno ferito gravemente un altro, mentre i miliziani andavano di casa in casa per cercarlo.

Con i talebani che si avvicinano alla loro prima settimana di nuovo dominio in Afghanistan, continuano i negoziati per la formazione di un governo "inclusivo". Gli islamisti "includeranno tutti gli afghani" nel futuro esecutivo, ha detto il negoziatore islamista Soheil Shahin. "Si stanno selezionando le figure politiche tra quelle disponibili", ha aggiunto, "poi arriverà l'annuncio ufficiale". Intanto, gli occhi sono puntati sulla regione del Panshir, l'unica in cui i talebani non hanno messo piede e dove si prevedono tensioni nel futuro. "In questo momento in quella zona non ci sono scontri: c'è una sorta di guerra fredda tra gli abitanti e i talebani, che non entrano nella valle. Ci aspettiamo possibili scontri nei prossimi giorni", ha riferito Zanin.

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