Estero

Regno Unito, il killer di Plymouth si è suicidato

L'autore della strage è stato identificato in Jake Davison, 23 anni. Si sarebbe tolto la vita dopo aver ucciso cinque persone fra cui un bambino di 10 anni

(Keystone)
13 agosto 2021
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Si precisa il contorno di un raptus di follia violenta dietro la sparatoria che ieri ha insanguinato la città inglese di Plymouth, nel sud-ovest dell'isola, causando sei morti incluso il killer. L'autore della strage è stato identificato dalla polizia come Jake Davison, 23 anni, che tuttavia - a differenza di quanto circolato sui media nell'immediatezza dei fatti - non è stato abbattuto, bensì si è suicidato prima di poter essere intercettato.

Le vittime che non ce l'hanno fatta sono cinque, "tre di sesso femminile e due di sesso maschile", ha puntualizzato ancora la Devon and Cornwall Police locale, incluso un bambino di meno di 10 anni: quattro sono morti sul posto, una donna in ospedale per la gravità delle lesioni riportate. SkyNews ha confermato - citando i deputati dei due collegi dell'area metropolitana di Plymouth, il conservatore Johnny Mercer e il laburista Luke Pollard - che "alcune altre persone" risultano essere state ferite.

L'episodio, avvenuto nell'area residenziale operaia di Keyham, a ridosso del porto di Plymouth, ha suscitato sgomento fra tutte le forze del mondo politico britannico come nell'opinione pubblica, a cominciare dal primo ministro Boris Johnson. Si tratta del più grave fatto di sangue mai avvenuto nella città in epoca moderna. Mentre per rintracciare una strage analoga nel Regno Unito bisogna tornare indietro di 11 anni: quando nel 2010 in una sparatoria indiscriminata 13 persone furono uccise in Cumbria, nel nord dell'Inghilterra.

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