Estero

Stretta a Hong Kong: cantante rischia 7 anni

Anthony Wong dal palco sostenne il candidato pro-democrazia, arrestato. Prosegue il pugno duro di Pechino

Anthony Wong durante uno dei suoi concerti pro-democrazia (Keystone)
2 agosto 2021
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Il cantante pop di Hong Kong Anthony Wong Yiu-ming è l'ultimo bersaglio della stretta sugli attivisti pro-democrazia e dell'opposizione di Hong Kong. L'artista, 59 anni, è stato arrestato dopo che la Commissione indipendente contro la corruzione (Icac) ha contestato la sua esibizione, corredata da due canzoni, fatta a un raduno della campagna elettorale del 3 marzo 2018 a favore del candidato del Partito democratico Au Nok-hin, 34 anni, violando l'ordinanza che vieta a chiunque di fornire cibo, bevande o intrattenimento per influenzare gli elettori.

La vicenda

L'evento, a Edinburgh Place in Central, si tenne per due ore a una settimana dalle suppletive del Consiglio Legislativo (LegCo), il parlamentino locale che vedeva Au, ora in prigione e al quale è stato notificata un provvedimento di custodia cautelare per la vicenda, come candidato (e risultato poi vincitore). "Alla fine dello spettacolo, fece appello ai partecipanti al raduno affinché votassero per Au alle elezioni", ha detto in una nota l'Icac, l'organismo anticorruzione dell'ex colonia che fa capo istituzionalmente alla governatrice Carrie Lam.

Un video dell'evento fu successivamente condiviso sull'account dei social media di Au, rendendo esplicita la irregolarità. "Offrire ad altri rinfreschi e intrattenimento durante un'elezione è una condotta corrotta e un reato grave", ha rimarcato la nota. Wong e Au compariranno il 5 agosto davanti alla Eastern Magistrates' Court di Hong Kong per l'udienza di convalida, a conclusione di un'indagine avviata dall'Icac dopo aver ricevuto un reclamo relativo alla manifestazione del 3 marzo 2018.

A dicembre 2019, tuttavia, Au perse il seggio alla LegCo dopo che un'altra candidata pro-democrazia, Agnes Chow, ribaltò il risultato elettorale in tribunale. Au è attualmente in carcere per una delle proteste pro-democrazia del 2019 ed è anche tra i 47 attivisti di punta accusati in base alla legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina sull'ex colonia per le primarie tenute l'anno scorso prima del rinnovo del parlamentino, il cui voto era atteso agli inizi di settembre 2020, ma poi fu rinviato di un anno per i timori sul Covid-19 e, successivamente, ancora una volta a causa del riordino della riforma elettorale dell'ex colonia voluta da Pechino.

Il caso Benny Tai

La scorsa settimana, l'Icac ha accusato il co-fondatore del movimento Occupy, Benny Tai, e altri due attivisti di aver intrattenuto comportamenti illegali su annunci pubblicati sui giornali prima delle elezioni alla LegCo nel 2016. Gli arresti sono maturati quando le autorità della città hanno avviato una vasta repressione del dissenso a seguito delle enormi manifestazioni pro-democrazia del 2020, spesso accompagnate da violenti proteste. Il reato contesto può portare fino a sette anni di carcere e a una multa di 26.000 dollari: Wong, come bersaglio, assume una sua particolarità perché è tra le poche celebrità di Hong Kong disposte a criticare Pechino e a sostenere la democrazia.

La Cina, del resto, sta rimodellando a Hong Kong la propria immagine autoritaria, utilizzando sia una legge sulla sicurezza nazionale sia una campagna per sradicare chiunque sia ritenuto non patriottico. La maggior parte dei più importanti attivisti per la democrazia della città, inclusi alcuni dei principali attivisti LGTBQ, sono stati arrestati, squalificati o fuggiti all'estero. Wong, anche sotto questo aspetto, è diventato famoso negli anni '80, come una delle prime celebrità locali a rivelare pubblicamente il suo stato Lgbtq nel 2012.

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