Estero

Hong Kong, fischi all'inno cinese, polizia apre indagine

Alla premiazione di Cheung, storico oro nel fioretto a Tokyo 2020

30 luglio 2021
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La polizia di Hong Kong ha dichiarato di aver avviato un'indagine sui fan locali colpevoli di aver fischiato l'inno nazionale cinese, soffocandolo con i canti durante la visione collettiva in un centro commerciale della premiazione di Edgar Cheung, storico oro nel fioretto individuale alle olimpiadi di Tokyo, grazie al successo in finale contro l'azzurro Daniele Garozzo. Il successo sportivo del'ex colonia, che annovera finora anche i due argenti nel nuoto di Siobhan Haughey, è maturato in un momento politicamente turbolento quando la Cina sta muovendo per reprimere il consenso in risposta alle grandi manifestazioni antigovernative e pro-democrazia, scoppiate nel 2019. Centinaia di tifosi si sono riuniti in un centro commerciale lunedì sera per guardare la finale di fioretto, dando sfogo all'entusiasmo per la vittoria di Cheung. Alla successiva cerimonia di premiazione, tuttavia, il clima è cambiato e alcuni hanno inizialmente fischiato l'inno nazionale cinese che ha accompagnato la premiazione essendo Hong Kong parte della Cina, e poi hanno cantato "We are Hong Kong", spesso usato dagli appassionati di calcio locali, a rivendicare l'identità della città e della sua cultura cantonese rispetto alla Cina, che è principalmente di lingua mandarina. L'indagine della polizia fa leva su una controversa legge approvata dal parlamentino locale che punisce anche con il carcere il mancato rispetto verso l'inno e la bandiera cinesi. (ANSA).

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