Estero

Nuovo sequestro in Nigeria, rapiti 140 studenti

Un gruppo armato è entrato di notte nel dormitorio di un liceo. In 25 sono riusciti a fuggire, ma degli altri non c'è traccia

Una delle scuole in cui ci sono stati rapimenti negli ultimi mesi (Keystone)
5 luglio 2021
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Ancora terrore e violenza in una scuola della Nigeria nord occidentale: 140 studenti sono stati rapiti da un gruppo di uomini armati che li hanno trascinati via nella foresta. Almeno 25 sono riusciti a fuggire, degli altri non c'è traccia. Secondo una tecnica collaudata i sequestratori sono arrivati in piena notte nel dormitorio della scuola secondaria Bethel, nella città di Chikun, mentre i ragazzi stavano dormendo, e hanno "scavalcato la recinzione per entrare all'interno", ha raccontato il professor Emmanuel Paul, precisando che nella scuola, cristiana protestante, erano presenti 165 studenti.

Secondo fonti della polizia citate dalla Bbc, il gruppo ha "sopraffatto gli uomini della vigilanza della scuola". L'obiettivo, affermano varie fonti locali, è quello di ottenere un riscatto. Si tratta del terzo attacco nello Stato di Kaduna negli ultimi tre giorni. Otto dipendenti di un centro medico sono stati rapiti ieri, sempre nella stessa area, riferisce la polizia, mentre fonti locali indicano che potrebbero essere di più.

Un folto gruppo di uomini armati non identificati ha attaccato il Saye Tuberculosis and Leprosy Health Center dello stato di Kaduna e, dopo un "pesante scontro a fuoco", ha detto il portavoce della polizia locale Mohammed Jalige, "otto persone sono state rapite", presumibilmente allo scopo di ottenere un riscatto. Fonti locali riferiscono che ad essere state rapite sarebbero 15 persone, tra cui due infermieri e il loro bambino.

La dinamica

Gli agenti a guardia del Centro sarebbero stati indotti alla fuga dagli aggressori, che avrebbero attaccato la stazione di polizia forse come diversivo mentre un altro gruppo penetrava nei dormitori del centro sanitario. Sempre domenica sette persone sono state uccise in attacchi sporadici nelle città vicine. E nel nord della Nigeria la situazione della sicurezza è fuori controllo tra terroristi islamici di Boko Haram, jihadisti di vari gruppi, criminali comuni e bande armate organizzate che attaccano villaggi, rubano bestiame e rapiscono persone per ottenere un riscatto operando praticamente indisturbati da basi nascoste nella foresta di Rugu, che abbraccia gli stati nigeriani di Zamfara, Katsina, Kaduna e Niger.

Più di 1.000 bambini, adolescenti e studenti sono stati rapiti da dicembre e alcuni, almeno 200, sono ancora nelle mani dei rapitori. Dopo il sequestro nel 2014 di 276 studentesse nella scuola secondaria di Chibok, nello stato di Borno, da parte di militanti islamisti di Boko Haram, un miriade di gruppi armati ha fatto ricorso a rapimenti di massa soprattutto a scopo di estorsione.

Il governatore dello Stato di Kaduna, Nasir Ahmad El-Rufai, a differenza di alcuni dei suoi omologhi degli Stati vicini, si rifiuta di negoziare e di pagare riscatti e ha minacciato misure contro chiunque paghi per trovare i propri parenti, in modo da non incoraggiare i rapimenti. Una posizione "ferma" che altri governatori della regione stanno emulando, ha commentato con l'Afp Idayat Hassan, direttore del Centro per la democrazia e lo sviluppo. Ma ora il governatore "è considerato un nemico che deve essere punito", e questo spiega almeno in parte il numero crescente di attacchi su larga scala in questo stato.

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