Estero

Mein Kampf e armi in casa di un aggressore di Macron

Le perquisizioni dopo l'episodio dello schiaffo al presidente francese durante un bagno di folla nel sud-est della Francia

Macron circondato dalla folla (Keystone)
9 giugno 2021
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In casa di Arthur, l'amico dello schiaffeggiatore che ha colpito ieri il presidente della repubblica Emmanuel Macron, gli inquirenti hanno trovato diverse armi da fuoco e una copia del 'Mein Kampf' di Adolf Hitler, secondo quanto reso noto dall'emittente CNews. Sia il colpevole dello schiaffo, Damien Tarel, sia l'amico Arthur, che stava filmando la scena, sono sempre interrogati in stato di fermo. Si cerca di scavare nelle loro vite per comprendere l'origine del gesto.

Tarel, secondo quanto trapela dalla procura di Valence - incensurato come l'amico - era attratto dall'estrema destra. Su YouTube era abbonato ad influencer come "Papacito", l'autore di un video in cui si spiega come uccidere un militante di sinistra, che nei giorni scorsi ha creato polemiche. Seguiva anche Julien Rochedy, ex presidente dei giovani del Front National, oltre che un gruppo affiliato ai cosiddetti "suprematisti bianchi". Inoltre, lo "schiaffeggiatore" - che ha accompagnato la sua aggressione gridando il motto usato in battaglia dagli antichi cavalieri Capetingi ("Monjoie! Saint-Denis!") - è risultato essere presidente di un'associazione di arti marziali antiche nel suo paese, Saint-Vallier.

Una sua foto su Instagram lo immortala vestito da antico cavaliere, con una lunga spada al fianco. Stando a fonti vicine all'inchiesta, Tarel vive a casa della madre "in una specie di mondo parallelo fatto di giochi di ruolo e simulazioni di battaglie medievali". Insieme all'amico Arthur, vengono descritti come "emarginati", "disoccupati" ed "entrambi in stato di ebbrezza al momento dei fatti".

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