Estero

La Francia riapre, tavoli pieni nei bistrot dopo 6 mesi

File nei cinema fin dalle 9 del mattino, Macron è andato a prendersi il caffè al bar

Si festeggia nei dehors parigini (Keystone)
19 maggio 2021
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Dopo l'inverno più lungo, sei mesi di chiusura di tutti i ristoranti, i bistrot, i bar, i cinema, i musei, i teatri, le sale di spettacolo, la Francia ha riaperto. Il Paese, e in particolare la sua capitale Parigi, città simbolo dei bistrot, si è svegliata in preda a una febbre di riconquista del tempo perduto. File già dalle 9 a Les Halles, dove i cinema propongono film in matinée, per i più appassionati costretti a rinunciare alle proiezioni in sala. Prenotazioni esaurite da giorni per la prima sera di libertà ai tavolini dei ristoranti, anche se ci si è dovuti limitare per ora a quelli esterni (per mangiare all'interno bisognerà aspettare giugno). Incurante degli improvvisi acquazzoni che hanno imperversato tutto il giorno, una moltitudine di parigini di ogni età si è seduta, ha invitato gli amici, ha scattato un numero incalcolabile di selfie seduta al tavolino o con il bicchiere in mano, per salutare la fine del tunnel.

Dal celebre "Flore" di Saint-Germain ai baretti di Montparnasse, dal Montmartre al Café Français della Bastiglia, i parigini si sono messi ordinatamente in fila per conquistare un tavolo. Nella stessa giornata di oggi, il coprifuoco è stato posticipato di due ore, dalle 19 alle 21, ma nonostante la prenotazione per la cena, all'aperto con la pioggia, fosse al massimo per le 19 (calcolando un paio d'ore per essere a casa), non ci sono tavoli liberi. Chi ne aveva pochi, ha ottenuto dal Comune la possibilità della "terrazza effimera", il permesso per occupare soltanto per questa fase di riapertura anche i posti destinati al parcheggio, riempite di tavolini. Riaperti anche negozi "non essenziali", chiusi da un paio di mesi, e tutti gli impianti sportivi per gli studenti e i ragazzi.

"La priorità del Paese - ha detto Macron che si è fatto intervistare e fotografare stamattina al tavolo di un bar mentre sorseggiava un caffè - è di ritrovare gradualmente una vita normale, di proteggersi con i vaccini, di ritrovare il nostro equilibrio di vita e di provare ad avere tutti insieme la massima benevolenza, di prendersi cura l'uno dell'altro". Il premier Jean Castex, dopo il caffè di stamattina con il presidente, è stato uno dei primi ad entrare al cinema, celebrando così la sospirata riapertura delle sale. E' andato a vedere "Slalom", un film sugli abusi sessuali nello sport, insieme con la ministra della Cultura, Roselyne Bachelot, in un cinema multisala di Montparnasse.

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