Estero

Accuse di plagio, lascia una ministra tedesca

Un nuovo caso in Germania, la titolare del dicastero della Famiglia avrebbe copiato la tesi del suo dottorato di ricerca

L'ex ministro Franziska Giffey (Keystone)
19 maggio 2021
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La ministra tedesca Franziska Giffey lascia il suo incarico al dicastero della Famiglia, dopo essere stata accusata di aver copiato la tesi del dottorato di ricerca nel 2010. Gioca dunque d'anticipo l'esponente dei socialdemocratici e ancora prima di ricevere l'esito del secondo procedimento di verifica da parte della Freie Universitaet di Berlino che le ha conferito il titolo, lascia il posto alla guida del ministero della Famiglia, anziani, donne e giovani conservando invece la candidatura a sindaco di Berlino, il posto che le sta più a cuore.

"Negli ultimi giorni si sono rinnovate le discussioni sulla mia dissertazione del 2010" ha detto Giffey su Facebook aggiungendo che "i membri del governo, il partito e l'opinione pubblica chiedono chiarezza. Quindi ho deciso di rimettere il mio mandato come ministra". La politica 43enne ha sottolineato di non aver più utilizzato il titolo da tempo - l'Università le ha già ritirato il dottorato - e di essere pronta ad accettare la decisione che prenderà l'ateneo. Nel merito però Giffey torna a ribadire "di avere scritto la mia tesi al meglio delle mie conoscenze e convinzioni", e che la scelta delle dimissioni rientra nel trarre "le conseguenze di un procedimento in corso che sta provocando danni". Non intende invece arretrare rispetto alla candidatura a sindaco di Berlino per i socialdemocratici. "L'Spd berlinese e i berlinesi possono contare su di me perché io ci sono" ha detto la ex ministra che ha assunto l'incarico nel 2018, dopo essere stata presidente del municipio multietnico berlinese di Neukoelln.

Le reazioni

"Sono molto dispiaciuto della sua decisione" ha commentato il vicecancelliere Olaf Scholz al Bundestag "ma dimostra anche che Franziska Giffey non è solo una politica di successo che ha fatto molto per i bambini e per le famiglie in questo Paese ma è anche una politica di cuore e con la spina dorsale" ha aggiunto il candidato alla cancelleria per l'Spd. Di un tenore simile sono anche le parole con cui la cancelliera Angela Merkel ha commentato la notizia delle dimissioni di Giffey dicendo di prendere "con molto rispetto ma anche con molto dispiacere" la decisione della sua ex ministra. "Ho sempre lavorato molto bene e con fiducia" con lei, ha aggiunto la Cancelliera. Giffey ha deciso di non attendere la fine della seconda tranche di verifiche (nel 2019 una prima indagine si era conclusa con un rimprovero), richieste da Cdu e Afd, e attese per fine giugno.

Tra i commentatori c'è però anche chi sostiene che il passo indietro rispetto al ruolo di ministra sia stato finalizzato a sgombrare il campo per rafforzare la candidatura al voto di Berlino, che si terrà lo stesso giorno delle elezioni federali il 26 settembre. Ma l'opposizione non le renderà la vita facile: "Non è solo inadatta come ministra, ma anche come sindaco di Berlino" ha detto Kristin Brinker dell'Afd locale, aggiungendo che "la capitale tedesca è troppo importante per servire da rifugio per politici falliti". In passato è già accaduto che ministri accusati di aver copiato la tesi di dottorato siano stati invitati a lasciare gli incarichi nel governo Merkel. E' stato il caso della ministra dell'Istruzione, Annette Schavan (Cdu) nel 2013, e del ministro della Difesa, Karl Theodor zu Guttenberg, della Csu bavarese, nel 2011.

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