Estero

Ancora sangue e razzi a Gaza, Israele non si ferma

Nuova strage di bambini nella Striscia. Netanyahu: ‘Non abbiamo finito’

Un palestinese porta via un pupazzo da una casa bombardata a Gaza (Keystone)
16 maggio 2021
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Altra notte di sangue a Gaza e di razzi in Israele. Il conflitto si avvita sempre di più in uno dei suoi passaggi più duri, mentre appare per ora lontana la tregua invocata da più parti, Onu in testa. "L'operazione a Gaza richiederà ancora tempo", ha annunciato il premier Benyamin Netanyahu al termine della riunione del Gabinetto di sicurezza del governo quando al Palazzo di Vetro a New York si aprivano i lavori del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul conflitto nella Striscia.

Il premier ha subito sottolineato in un messaggio diretto che Israele ha dalla sua "il sostegno degli Usa" di Joe Biden e l'operazione Guardiano delle Mura "continuerà quanto necessario per riportare la calma". E la situazione sul campo lo conferma: dall'inizio del conflitto le vittime a Gaza sono arrivate a 192 e di queste 58 sono bambini e 34 donne, 1.235 i feriti. Nella nottata - dopo la forte ondata di razzi dalla Striscia su Tel Aviv e il centro del paese - in un attacco dell'aviazione israeliana (circa 90 gli obiettivi colpiti) in una via centrale di Gaza City sono rimaste uccise 33 persone, di cui 12 donne e 8 bambini con l'intera famiglia al-Athab distrutta. E le vittime potrebbero essere maggiori visto che si scava ancora tra le macerie.


L'esercito israeliano attacca Gaza (Keystone)

Obiettivo Hamas

Nella Striscia è sempre più "emergenza umanitaria", visto che mancano l'acqua, l'elettricità e la benzina per i generatori e le fila dei profughi si ingrossano. L'esercito israeliano ha più volte ribadito che "Hamas deliberatamente pone obiettivi militari in mezzo alla popolazione civile, esponendola ai pericoli". Israele punta direttamente anche ai capi dell'organizzazione: è stata centrata, ad esempio, la casa del capo politico di Hamas Yahia Sinwar, ma anche quella del fratello Muhammad capo del dipartimento logistico. Poi tra le case colpite ci sono quelle del numero 2 di Hamas Halil al Aya o di Tawfik Abu Naim capo della polizia. Da Gaza - da inizio conflitto - sono arrivati circa 3.000 razzi (1.500 intercettati), superando quelli lanciati nello scontro del 2019 e anche quelli del 2006 tirati dagli Hezbollah del Libano. I morti sono 10: un bilancio che sarebbe potuto essere molto maggiore se non ci fosse stato il sistema di difesa dell'Iron Dome. Il sud e il centro del paese sono costantemente sotto lancio dei razzi (oggi circa 190), in particolare Ashkelon ma anche Ashdod, Beer Sheva, Sderot e la cinta delle comunità israeliane attorno alla Striscia con la popolazione che in pratica vive nei rifugi.

"L'esercito - ha spiegato Netanyahu che nella conferenza stampa aveva accanto a sè il ministro della difesa Benny Gant e il capo di stato maggiore Aviv Kochavi - ha colpito oltre 1.000 obiettivi a Gaza con un duro prezzo per Hamas, inclusa la sua rete sotterranea". "Nessun terrorista è al sicuro", ha spiegato sottolineando che l'esercito "ha messo fuori uso le Torri del terrore" in riferimento ai grattacieli buttati giù dall'aviazione, tra cui quello che ospitava media internazionali come Associated Press e al-Jazeera. "Quello - ha insistito - era un obiettivo perfettamente legittimo". In un'intervista alla Cbs il premier ha detto che le prove della presenza nella Torre dei media di "un ufficio dell'intelligence" di Hamas - che "ordisce e organizza attacchi terroristici contro civili israeliani" - è "stata passata" agli Usa attraverso l'intelligence. Gantz ha rilevato che "Israele ha conseguito un successo strategico con colpi decisivi al sistema dei tunnel". Kochavi ha sottolineato che "Hamas ha fatto un grave errore ad attaccare Israele".


Manifestazione pro-Israele a Bucarest, in Romania (Keystone)

Ma nel Paese non c'e' solo il conflitto con Gaza, nato lunedì scorso dopo gli incidenti sulla Spianata delle Moschee e i primi razzi su Gerusalemme. Oggi a Sheikh Jarrah - il quartiere delle case contese fra ebrei e arabi nella parte est della città - un palestinese ha lanciato la sua auto contro agenti israeliani, ferendone almeno 6 e poi è stato "neutralizzato". La polizia ha subito sigillato il quartiere nel timore che possano riprendere gli incidenti delle settimane passate.

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