Estero

La Commissione Ue propone allentamenti sui viaggi per turismo

Bruxelles propone agli Stati membri di consentire l'ingresso nell'Ue dai Paesi terzi a persone vaccinate o provenienti da aree a basso rischio epidemiologico

(Keystone)
3 maggio 2021
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La Commissione Ue propone agli Stati membri di allentare le attuali restrizioni sui viaggi non essenziali (come quelli per turismo) nell'Unione europea, tenendo conto dei progressi delle campagne di vaccinazione e degli sviluppi della situazione epidemiologica a livello mondiale.

Bruxelles propone di consentire l'ingresso nell'Ue per motivi non essenziali non solo a tutte le persone provenienti da Paesi con una buona situazione epidemiologica, ma anche a tutte le persone che hanno ricevuto l'ultima dose raccomandata di un vaccino autorizzato dall'Ue. Si legge in una nota dell'Esecutivo comunitario.

Tuttavia, prosegue il comunicato, "visto che l'emergere di varianti preoccupanti del coronavirus richiede una vigilanza continua. Come contro-bilanciamento alla proposta di allentare le restrizioni per i viaggi non essenziali, la Commissione europea propone un nuovo meccanismo di "freno di emergenza", da coordinare a livello Ue e che limiterebbe il rischio che tali varianti entrino nell'Unione".

La proposta della Commissione Ue prevede l'ingresso nell'Ue per i turisti in arrivo da quei Paesi Terzi che hanno un tasso di notifica di 100 su 14 giorni, su 100 mila persone. Tra i criteri che verranno analizzati anche le percentuali dei test condotti, i tassi di positività e le tendenze. Sulla base di questi elementi sarà stilata una lista. Lo spiegano fonti Ue, che sottolineano come per entrare nell'Ue saranno ancora richiesti test ed eventuali periodi di quarantena.

Il provvedimento dell'Esecutivo comunitario sarà presentato mercoledì agli ambasciatori dei 27 Paesi Ue. Bruxelles spera di arrivare ad un via libera del Consiglio per fine mese. A quel punto la Commissione punta ad includere nell'elenco dell'allentamento delle restrizioni un congruo numero di Paesi. Sicuramente vi rientrerà Israele, e probabilmente anche Regno Unito e Stati Uniti, che tuttavia ad ora continuano a destare alcuni interrogativi.

L'ingresso nell'Ue, secondo la proposta della Commissione europea, sarà permesso anche a quanti sono stati pienamente vaccinati con sieri riconosciuti dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema) o elencati nella lista di emergenza dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L'immunizzante russo Sputnik non figura tra questi, chiariscono le stesse fonti. Gli Stati membri non potranno riconoscere a loro discrezione vaccini che non rientrano negli elenchi dell'Ema o dell'Oms.

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