Estero

I 100 giorni di Biden, il ‘patriota progressista’

Il professor Del Pero: ‘Accelerata su salario minimo e armi. A una crisi così profonda poteva rispondere solo in modo radicale e lo sta facendo’

Joe Biden con Kamala Harris e Nancy Pelosi (Keystone)
29 aprile 2021
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Il “new new deal” del nuovo presidente più vecchio della storia degli Stati Uniti è in marcia. Se avrà la forza e la dirompenza di quello originale, firmato Franklin Delano Roosevelt, è davvero troppo presto per dirlo. Di sicuro Joe l’addormentato, com’era stata ribattezzato in campagna elettorale, si è svegliato e ha un’agenda piena, per sé e per l’America che ha in mente. Il suo discorso dei 100 giorni al Congresso “è una summa, nei toni, nell’approccio e nel tipo di retorica, del patriottismo progressista che sembra voler essere la cifra di Biden presidente”, spiega Mario Del Pero, professore di Storia degli Stati Uniti a SciencesPo a Parigi. “Biden dice: abbiamo gli strumenti per avere crescita e sviluppo e possiamo farlo promuovendo una crescita aggressiva di investimenti federali rivendicando un ruolo forte per il pubblico, in funzione di sviluppo, crescita e modernizzazione. Per questo ha messo molta enfasi sulle infrastrutture. E ancor di più sui principi di equità e redistribuzione, sulle politiche di sostegno alla famiglia e all’istruzione pubblica. Una retorica, la sua, molto patriottica, nazionalista, progressista”.

Tasse ai più ricchi

Biden, pur sapendo cha la strada è in salita, crede nel suo piano da 2,3 miliardi di dollari per le infrastrutture e quello da 1,8 miliardi di dollari per le famiglie, difendendo la sua intenzione di alzare le tasse sull'1% della popolazione. "Non imporrò alcun aumento sulle persone che guadagnano meno di 400 mila dollari. È invece ora che le grandi aziende e i più ricchi paghino la loro giusta quota. Solo quello che è giusto”, ha ribadito il presidente.

A Del Pero pare chiaro che l’asse politico americano si sia spostata verso sinistra, anche grazie alle istanze avanzate da Bernie Sanders. Ma soprattutto in seguito “al lungo lascito della crisi del 2008, che ha fatto saltare certi assunti e ha generato la rabbia di un pezzo di Paese che chiede forme di tutela e protezione sociale. Una richiesta che anche Trump, a suo modo, ha cavalcato. Ma l’eredità di Obama è importante: in un’epoca diversa creò uno stimulus economico massiccio e una riforma sanitaria che ha comunque aumentato di 10-12 milioni le persone coperte dalla sanità pubblica, una riforma popolare anche tra elettori di destra”.

Il lascito di Obama

Insomma, Biden può costruire sul lascito di Obama, “dall’ambiente alla sanità, allo stesso salario minimo, all’immigrazione. Tutti pezzi che Biden prende e rende più ambiziosi nei contenuti. Ma se Obama cercò di tendere la mano alla controparte, Biden va avanti a colpi di ordini esecutivi e di forzatura delle procedure congressuali. Con grandi idee e un piano infrastrutturale con l’alta velocità che arriva finalmente in America, un Paese dove prendere un treno è un’odissea. Sono piani che devono ancora essere approvati dal Congresso e sappiamo che saranno ridimensionati. La forma è ambiziosa, ma governare senza legiferare si può fare solo fino a un certo punto”.

Del Pero spiega che “Biden governa senza guardare ai repubblicani, che hanno portato Trump alla Casa Bianca e sono responsabili di quel che è accaduto. Sente di non avere alcun obbligo politico verso di loro. Siamo nel mezzo di una crisi sanitaria, politica, economica, con un Paese diviso e le istituzioni delegittimate e financo assaltate. O dai una risposta radicale, anche estrema, o non fai nulla”. Ritmi accelerati e forza simbolica, quindi: “L’America ha un ciclo elettorale permanente, e nel 2022 i democratici non possono permettersi di perdere nemmeno un seggio. Ma oltre ai contenuti c’è anche una simbologia molto forte, che include le due donne sedute accanto a lui, Kamala Harris e Nancy Pelosi”.

La questione armi

Sulle armi, il tema più caldo, la risposta c'è: “Ha fatto un ordine esecutivo con provvedimenti mirati, ad esempio sulle armi fantasma, ovvero la compravendita online di pezzi che assemblati che diventano armi non tracciabili. Far passare una legge molto limitante sulle armi sarà difficilissimo, ci sarà un forte ostruzionismo. E dove i repubblicani potranno far valere il loro peso, lo faranno”.

Biden, quindi, non riuscirà a far passare una legislazione a livello federale, ma la popolazione oggi è con lui, “quindi lancia il messaggio che a livello municipale e statale si può fare tanto. Negli ultimi dieci anni tantissimi Stati e città hanno introdotto misure restrittive. E l’attivismo degli Stati di fatto può bilanciare, in parte, la lentezza federale”. L’obiettivo di Biden è usare la politica come strumento pedagogico per fare in modo che almeno a livello locale si cambi passo. “Una situazione simile c’è stata col salario minimo. Obama ci provò a livello federale e non riuscì, ma tra il 2010 e il 2020, 55 città americane hanno introdotto un salario minimo municipale. Perché certi servizi fondamentali, ma sottopagati come le pulizie, devono funzionare e quelle persone non potevano essere più ignorate”.

I nemici: Russia, Cina, Trump

Biden ha poi presentato Cina e Russia in modo esplicito. “Li ha quasi ostentati come nemici, e questo è il controcanto del patriottismo progressista. Fuori dai confini americani si traduce in un lessico molto distante dal globalismo di Clinton e di Obama. Le relazioni internazionali vengono presentate in modo antagonista, d’altronde oggi la Cina è fortemente impopolare negli Stati Uniti”.

Trump, quindi, è già il passato? “Un’indicazione forte l’avremo con le elezioni di midterm, sia nei toni della campagna che nei risultati. Ma in effetti esiste una possibilità di avere tra quattro anni un’altra sfida Trump-Biden”. Ulteriormente invecchiati.

“Negli ultimi anni c’è stato un grande ricambio nella politica, con molti giovani emergenti sia su scala nazionale che a livello di sindaci - conclude Del Pero -. Per paradosso forse queste figure di bianchi della East Coast avanti con l’età, che pesano demograficamente sempre meno, riescono a essere figure di sintesi più di altre. Molto più, ad esempio, di un ispanico del Nevada”. E Biden (come Trump) non si farà da parte facilmente: “Ha appena presentato il suo New Deal e ha bisogno di otto anni per portarlo a termine”.

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