Estero

L’Europa approva l’accordo sulla Brexit

Dopo una lunga fase di stallo arriva il via libera: ‘Vigileremo affinché vengano rispettati i termini dell’intesa con Londra’

Bruxelles ripone per sempre la bandiera britannica (Keystone)
28 aprile 2021
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Con un voto a larga maggioranza il Parlamento europeo ha chiuso il lungo ed estenuante capitolo della Brexit ratificando l'accordo commerciale e di cooperazione tra l'Unione europea e il Regno Unito. Un voto decisivo che arriva in un un momento in cui le relazioni fra le due sponde della Manica sono tornate a un livello critico, in particolare sul dossier dell'Irlanda del Nord, sconvolta nelle ultime ore da un terremoto politico con le dimissioni della First minister Arlena Foster.

A fare da sfondo i disordini scatenatisi nei giorni passati in varie città, alimentati in parte dai timori delle comunità unioniste sulle possibili conseguenze del dopo Brexit. Il via libera dall'Eurocamera - con 660 sì, 5 contrari e 32 astenuti - è arrivato ai tempi supplementari, ma entro comunque il 30 aprile, termine ultimo in cui scade l'applicazione provvisoria. L'ok al testo dopo un dibattito parlamentare di diverse ore, accompagnato anche dal voto di una risoluzione non vincolante in cui gli eurodeputati hanno qualificato la Brexit come "un errore storico".

I punti critici

I co-legislatori hanno comunque accolto positivamente l'accordo commerciale a zero quote e zero tariffe e le garanzie sulle regole per la concorrenza leale, che potrebbero servire come modello per futuri accordi commerciali. Il Parlamento inoltre si è detto d'accordo con le disposizioni riguardanti, tra l'altro, la pesca, i consumatori, il traffico aereo, l'energia e la protezione dei dati. Tuttavia, nel testo si deplora che il Regno Unito non abbia voluto che l'accordo si estendesse alla politica estera, di sicurezza e di sviluppo e che Londra non abbia voluto confermare la propria partecipazione al programma Erasmus+. L'accordo era stato chiuso, dopo intensi mesi di duri negoziati, lo scorso Natale.

L'intesa siglata con il terzo partner commerciale dell'Unione fornisce il quadro per le nuove e future relazioni tra Londra e i 27 stati membri. "E' il passo finale d'un lungo viaggio", ha sottolineato il premier Boris Johnson. Soddisfazione anche dai presidenti delle tre istituzioni europee, Consiglio, Commissione e Parlamento, Charles Michel, Ursula von der Leyen e David Sassoli, che hanno parlato dell'inizio di una nuova era. "Per la prima volta un'intesa del genere con un ex membro della famiglia Ue. A maggior ragione dovremo impegnarci perché sia rispettata", ha avvertito il commissario europeo Paolo Gentiloni. Londra è avvisata, l'Unione non starà a guardare.

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